Il gol della facoltà di medicina: il corso “Medical Development in Europe”
16 January 2012

Il gol della facoltà di medicina guidata da Mario Piga: si è chiuso con successo il corso “Medical Development in Europe”. Ai lavori, coordinati da Amedeo Columbano, hanno preso parte 40 studenti. Tra questi, 18 di Cracovia, 12 di Stoccolma e 10 di Cagliari
 
foto di gruppo
 
Competenze mediche e sanitarie a confronto. In ambito internazionale, con dinamiche e metodiche in continua evoluzione. La facoltà di medicina dell’ateneo di Cagliari mette a segno un bel colpo. Si è infatti chiuso in città con una perfomance positiva l’ultimo modulo del corso internazionale “Medical Development in Europe”. Organizzato dalla facoltà cagliaritana in collaborazione con il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia) e la facoltà di medicina Jagiellonska di Cracovia (Polonia), il corso è volto al futuro. Tra integrazione e professionalità in divenire. Con un percorso formativo rafforzato e mirato alla creazione di figure ad alto valore aggiunto. Si va dall’idea complessiva del sistema e della legislazione sanitaria alle problematiche cliniche. E ha avuto per oggetto sia argomenti appartenenti alla sfera medica in senso stretto, sia di carattere più generale. L’obiettivo? “Fornire agli studenti del nord, centro e sud Europa un’idea complessiva del sistema sanitario europeo e della legislazione sanitaria in vigore nelle tre diverse nazioni appartenenti all’Unione europea” spiega il preside di medicina, Mario Piga. Giunto alla quarta edizione, il corso fornisce una più ampia conoscenza degli aspetti medici a livello internazionale, in modo da favorire una rapida e completa integrazione dei laureati in medicina. “Il successo del corso è evidenziato dal numero crescente di partecipanti. Infatti, mentre alla prima edizione del 2009 hanno partecipato dodici studenti, a quella di quest’anno – aggiunge Amedeo Columbano, ordinario di Patologia generale, dipartimento di Tossicologia – c’erano 40 allievi di cui 18 di Cracovia, 12 di Stoccolma e 10 di Cagliari”. E non è tutto. A rendere ancora più transfrontaliero il corso contribuisce l’adesione di studenti norvegesi, statunitensi, canadesi e spagnoli frequentanti le facoltà di medicina di Stoccolma e di Cracovia. 
 
Nell’ambito del corso, gli studenti selezionati nelle rispettive sedi (a Cagliari la selezione ha fatto seguito al bando pubblicato sul sito della facoltà), seguono tre moduli spostandosi da una sede all’altra: dal 12 al 17 dicembre il corso si è svolto a Stoccolma, dal 18 al 22 a Cracovia, dal 12 al 15 gennaio a Cagliari. “Una modalità didattica che offre la possibilità di verificare in loco le modalità organizzative e il tipo di didattica svolta nelle diverse sedi” aggiunge il professor Columbano. I lavori di chiusura sono stati rafforzati sia da una serie di relazioni dei docenti della facoltà cagliaritana, sia con la visita ai reparti delle cliniche universitarie. “L’ultima giornata è stata dedicata all’espletamento di “supercases” nei quali gli studenti hanno affrontato problematiche cliniche, individuate dagli organizzatori, riguardanti le possibili differenze tra patologie presenti nelle tre diverse nazioni. Nelle presentazioni dei supercases, gli studenti hanno identificato e analizzato le possibili ragioni della diversa incidenza di patologie di vario genere (diabete, cancro, malattie cardiovascolari) riscontrata nell’Europa del Nord, Centro e Sud. L’esame finale che – sottolinea il professor Piga - conclude il corso è, un tentativo per capire e correggere, abitudini alimentari, stili di vita o altri possibili ragioni alla base delle differenze a volte imponenti di diverse patologie, Quali, ad esempio, il diabete tra Svezia e Italia”. E ancora. “Medical Development in Europe” è l’unico esempio, in Italia - con l’eccezione della facoltà di medicina di Firenze che con la facoltà di medicina di Kaunas (Lituania) cura un’iniziativa simile - di un corso internazionale “itinerante”. Ovvero, uno dei ponti con i quali l’ateneo supera le barriere nazionali proponendosi a livello europeo. 
 
Organizzato dai professori Hans Gillenhammer (Stoccolma), Tomasz Brzozowski (Cracovia) e Amedeo Columbano (Cagliari), il corso dà diritto a 7.5 Ects (Crediti formativi europei). E, ovviamente, gode del pieno supporto della facoltà. Non a caso, la sensibilità del preside è stata affiancata anche da numerosi docenti, responsabili delle relazioni e delle cliniche che hanno accolto gli studenti. Da citare anche l’associazione studentesca Isawo, molto attiva nel sostenere il corso. Che, come sempre capita, ha avuto anche la classica “cena di congedo”. Accompagnati dal professor Gillenhammer e dal suo staff dell’ufficio per le relazioni internazionali del Karolinska Institute, per “il terzo tempo” i ragazzi sono stati ospiti dei professori Piga e Columbano in una pizzeria del centro storico. Un incontro che, come spesso capita a tavola, ha rafforzato i legami tra gli studenti. I quali, favoriti da birra e mirto, si sono esibiti in una simpatica performance canora. La classifica? Buone le interpretazioni made in Svezia e Polonia, coraggiosa quella dei futuri medici italiani capeggiati da Mario Piga e Amedeo Columbano. Un sorriso e un brindisi che ha permesso una ancora migliore coesione del gruppo. “Crediamo fortemente che l’iniziativa contribuisca a incrementare i rapporti del nostro ateneo con qualificati partner europei e anche a far conoscere le potenzialità scientifiche e naturali della nostra città dispone. L’auspicio? Che l’iniziativa vada reiterata e ulteriormente potenziata nei prossimi anni”. 

Cagliari, 16 gennaio 2012
 
Mario Frongia

Unica.it - vedi anche comunicato del 24 gennaio 2012

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