Cagliari, 24 ottobre 2011 – “La parola è la chiave fatata che apre ogni porta”: Sandro Catani ha citato anche don Lorenzo Milani (dalla Lettera a Ettore Bernabei) nella prolusione tenuta durante l’inaugurazione dell’Anno accademico della Facoltà di Lingue guidata dal prof. Giuseppe Marci (nella foto).

 

Catani, consulente per il capitale umano di numerose aziende, ha descritto la difficile condizione giovanile: “Il 28% dei ragazzi italiani tra i 16 e i 24 anni appartiene alla categoria dei NEET, coloro che non studiano, non lavorano né cercano occupazione: un dato preoccupante, specie se confrontato con l’età media, piuttosto elevata, dei leader della nostra società. E’ sbagliato ritirarsi, non bisogna dire che è difficile: occorre comprendere le nuove regole del gioco e avere un progetto, una mèta da perseguire”.

 

D’accordo con l’analisi il Rettore dell’Ateneo, prof. Giovanni Melis: “Il futuro dei giovani è lo stesso della nostra società, che risente delle scelte sbagliate compiute dalla politica negli ultimi vent’anni. Il problema del mantenimento degli attuali livelli di welfare è infatti legato alla capacità di produrre ricchezza: bisogna investire in tecnologia e conquistare nuovi settori, ma la ricerca di una occupazione è drammaticamente più difficile per chi non si laurea”.

 

“Se c’è un progetto di vita, una prospettiva – ha aggiunto Melis – si riesce meglio. Nel nostro ateneo, il tasso di abbandoni è calato nell’ultimo anno perché in tutte le facoltà è stato introdotto il test d’accesso obbligatorio per tutti. Questo ha diminuito gli errori nella scelta del corso di studi”. Anche il preside della facoltà ha rivolto agli studenti un messaggio di ottimismo, “e un invito ad essere positivi nel percorso che vi attende”.

 

Presente all’incontro – introdotto dall’intervento di Pinuccio Sciola, che ha esposto alcune delle sue pietre sonore - anche l’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, Enrica Puggioni, che ha confermato la volontà di proseguire sulla strada della collaborazione già avviata dalla Giunta Zedda.