Inaugurate con una conferenza stampa del Rettore le Giornate di Orientamento 2011. Numeri aggiornati sul ruolo dell'Ateneo nella società sarda
15 April 2011

 

Cagliari, 15 aprile 2011 (Ufficio stampa – SN) - Oltre l’86% dei laureati dell’Università di Cagliari nel 2007 lavora entro tre anni dal conseguimento del titolo, il 48,3% era già occupato dopo un anno dalla laurea. I tassi più elevati di occupazione riguardano i laureati in Medicina, Ingegneria, Scienze della formazione. La quasi totalità ha trovato lavoro in Sardegna (279 ad un anno dalla laurea, 276 a tre anni), pochi all’estero (18), 82 nella Penisola. I dati sono stati forniti stamane dal Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, in occasione della presentazione delle Giornate dell’Orientamento 2011, la tradizionale iniziativa in cui l’Ateneo presenta l’offerta formativa.
 
“L’Ateneo deve offrire qualità formativa – ha spiegato il Magnifico - adeguata opportunità di scelta, chiarezza sui contenuti dei corsi ed indicazioni sulle tendenze in atto nelle possibilità di occupazione. La qualità dell’alta formazione è strettamente collegata con lo standing scientifico della ricerca sul piano nazionale ed internazionale”.
 
E’ in aumento anche la percentuale di laureati che consegue un titolo superiore a quello dei genitori (definito dal rettore "ascensore sociale"): quasi il 42% dei laureati tra gennaio e agosto 2010 ha genitori con titolo di scuole media inferiore o senza titolo di studio, il 39,7% con titolo di scuola media superiore, per l’11% uno dei due genitori ha la laurea, solo nel 6,3% dei casi entrambi sono laureati.
"Il nostro", ha dettagliato il rettore, “rientra tra gli atenei virtuosi, anche grazie al contributo arrivato dalla Regione Sardegna. Rispetto allo scorso anno, si colloca al 21mo posto nella classifica per la qualità della didattica e della ricerca guadagnando tre posti rispetto all’anno scorso, offrendo una “vasta gamma di corsi che danno ai giovani sardi l’opportunità di fronteggiare i vincoli dell’insularità". Da ricordare anche il numero di studenti (5mila) che non pagano le tasse per il basso reddito dichiarato. “Le nostre tasse sono tra le più basse d’Italia”.
 
“E’ necessario che i nostri ragazzi si laureino più in fretta, e bene. Il segreto – ha quindi specificato il prof. Melis – è trovare settori con grandi potenzialità di sviluppo e concludere gli studi nei tempi previsti. E’ evidente che, 23 anni, è più facile trovare un’occupazione”.
Il rettore ha quindi sottolineato l’importanza della collaborazione tra università e istituzioni, in un periodo difficile in cui la disoccupazione giovanile ha assunto valori drammatici.
 
Quindi ha lanciato un appello alla prossima amministrazione comunale cagliaritana a riaprire il discorso sul nuovo campus universitario: “E’ assurdo che non si riesca a sbloccare la situazione. Ci aspettiamo che la nuova giunta comunale ci coinvolga di più”.
e chiesto maggiore attenzione rispetto al passato verso i 30 mila studenti che gravitano su Cagliari. Critiche anche per l’Ersu. “La criticità è che da 10 anni non costruisce né case né mense. Dà 5mila assegni, a fronte di 20mila studenti non cagliaritani. Andare fuori corso diventa più probabile, quando lo studio non è agevolato da sostegni adeguati e il sistema dei trasporti non è efficiente", ha concluso il rettore.

LE FOTOGRAFIE SONO DI FRANCESCO COGOTTI

 

 

 

 

 

 

 

 

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