L'analisi durante l'incontro-dibattito "Tunisia. La rivoluzione dei gelsomini?" in facoltà di Scienze politiche - aggiunti contributi video
26 January 2011

 

 

 

 

 
Cagliari, 26 gennaio 2011 (Ufficio stampa – SN) - La rete e facebook hanno agevolato la rivoluzione tunisina che ha costretto il dittatore ben ‘Ali alla fuga. Lo ha detto Awatef Abiadh, giovane biologa dell’Università di Tunisi durante l’incontro di ieri pomeriggio nell’Aula magna della facoltà di Scienze politiche. La studiosa, che si occupa delle specie infestanti presenti nelle piccole isole, è intervenuta al dibattito con altri colleghi grazie ad una connessione via skype.
 
“La sensazione – ha detto tra l’altro – è quella di essere cresciuta in uno stato di polizia, in assenza di libertà e costantemente spiati. I media di regime non hanno dato alcuna visibilità a quanto stava accadendo, solo via web si è riusciti a far circolare le immagini delle prime proteste realizzate con i telefonini. Ora la gente vuole ritrovare la propria normalità, la vita di tutti i giorni, mentre i più giovani non vogliono fermarsi”.
 
Quello realizzato ieri a Scienze politiche è un interessante modello di scambio via web, tra docenti dell’Ateneo cagliaritano e ricercatori e intellettuali tunisini. “Il popolo tunisino – ha detto Patrizia Manduchi (nella foto a sinistra), professore associato di Storia dei paesi islamici, aprendo l’incontro – ha mostrato grande sensibilità nel battersi per i diritti umani, in un Paese che ha tutti gli strumenti per diventare un modello per le popolazioni degli stati vicini. E’ la prima volta che in un Paese arabo ci si ribella ad un regime, rimasto al potere solo grazie ad una dittatura che ha usato la repressione e si è giovata anche della paura del contagio algerino e dell’11 settembre”.
 
Abdelfeth Kassah, geografo dell’Università di Sfax, ha confermato l’analisi: “E’ un cambiamento che ha sorpreso tutti, pensavamo di essere sotto un regime eterno. Ora non siamo preparati a questa nuova situazione: non c’è un programma politico, né un’idea per sostituire il dittatore. Siamo liberi e non sappiamo cosa ci aspetta. Hanno contribuito i sindacati, gli avvocati, i giovani e le nuove tecnologie”. Proprio quelle sfruttate da Giovanni Sistu (nella foto a destra), ricercatore di Geografia tra gli organizzatori dell’incontro. “I giovani dicono – ha concluso Kassah – che la rivoluzione non deve fermarsi, è cominciato un processo che deve andare avanti”.
 
Dello stesso avviso Messaoud Yamoun, geografo tunisino e figura significativa del dissenso degli ultimi 30 anni: “Aspettavo questo momento dalla salita al potere di ben Alì – ha spiegato, ricordando che il regime gli ha sequestrato per vent’anni il passaporto come rappresaglia per le sue battaglie ecologiste – Siamo davanti ad un bivio: o il turismo crolla per la sensazione di insicurezza generata, oppure il Paese decide di puntare su un modello diverso”.
 
All’incontro – occasione di incontro e riflessione anche per tanti professionisti tunisini che vivono in città – sono intervenuti anche il presidente dell’Associazione Stampa Sarda Francesco Birocchi e l’avvocato libanese Hamze Jammoul. Quest’ultimo, elencando i Paesi arabi “a rischio”, ha ripetuto che “la rivoluzione tunisina può contagiare altri popoli oppressi”.

 

 


Cagliari, 24 gennaio 2011 (Ufficio stampa - SN) - La Facoltà di Scienze Politiche organizza un incontro-dibattito sulla fine dell’epoca ben ’Ali dal titolo “Tunisia. La rivoluzione dei gelsomini?”.
 
L’incontro, di scottante attualità, si terrà nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze politiche martedì 25 gennaio 2011 alle ore 16,30.
 
Ne discutono: Francesco Birocchi, Raffaele Cattedra, Hamze Jammoul, Patrizia Manduchi, Giovanni Sistu
 
Previsto, durante i lavori, un collegamento dalla Tunisia: parleranno Abdelfeth Kassah, Awatef Abiadh, Daouda Sow, Messaoud Yamoun.

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LA NOTIZIA SULLA STAMPA


L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 25 gennaio 2011
Cronaca di Cagliari – pagina 19
Scienze politiche
Caos in Tunisia, incontro-dibattito
 
La facoltà di Scienze Politiche ha organizzato per oggi un incontro-dibattito sulla fine dell’epoca Ben Ali dal titolo “Tunisia. La rivoluzione dei gelsomini?”.
L’incontro, di scottante attualità, si terrà nell’aula magna della facoltà alle 16,30. Ne discutono Francesco Birocchi, Raffaele Cattedra, Hamze Jammoul, Patrizia Manduchi, Giovanni Sistu. Previsto, durante i lavori, un collegamento dalla Tunisia: parleranno gli studiosi Abdelfeth Kassah, Awatef Abiadh, Daouda Sow, Messaoud Yamoun.
Il presidente Ben Ali è fuggito in Arabia saudita dieci giorni fa dopo 23 anni di regime, dopo le sommosse nel paese, le fughe di massa dalle carceri, i saccheggi e le devastazioni. Il presidente del Parlamento Foued Mebazaa ha assunto temporaneamente i poteri presidenziali.

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