COEVOLVERS. Il parco cagliaritano è uno dei sette laboratori europei di educazione ambientale - rivolto a scuole, bambini, adolescenti e adulti - per studiare con associazioni e istituzioni la progettazione e adozione di soluzioni ‘’Nature-based’’. I dettagli illustrati dai professori Ferdinando Fornara e Roberta Fadda (dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia) durante il recente workshop di presentazione delle attività previste per il progetto “Coevolutionary approach to unlock the transformative potential of nature-based solutions for more inclusive and resilient communities”
15 April 2023
Alcune suggestive immagini del Parco di Molentargius

WORKSHOP. Nella sede del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, il 30 marzo scorso si è tenuta la presentazione delle attività da portare avanti nel territorio del parco per il progetto Coevolvers, in collaborazione con l’Università di Cagliari, l’Ente Parco (con il Ceas, Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità) e l’Associazione per il Parco, all'interno del Protocollo d’Intesa recentemente stipulato tra l’Ente Parco e l’Università di Cagliari. Al workshop, organizzato e condotto da Ferdinando Fornara (ordinario di Psicologia sociale) e Roberta Fadda (associata di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione), hanno preso parte vari rappresentanti locali di istituzioni, associazioni e scuole. Tra loro il vicesindaco del Comune di Cagliari, Giorgio Angius, il presidente dell’Associazione per il Parco Molentargius-Saline-Poetto, Vincenzo Tiana, e Luisanna Massa del settore Ambiente dell’Ente Parco.

Le iniziative che si svolgeranno nel parco di Molentargius sono state pensate per sviluppare il senso di appartenenza al territorio e alla Natura. Consisteranno in attività creative, animazioni e giochi mirati a conoscere le specie di piante e di animali. Previsti incontri di meditazione e di confronto sulla gestione sostenibile dei luoghi 

"Il mondo è una comunità unica"

Il concetto è stato recentemente ribadito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma in pratica non si è ancora stati in grado di indirizzare e sostenere una giusta trasformazione delle abitudini collettive in direzione della sostenibilità. Allo stesso modo non si riscontra un livello di informazione, di condivisione e coinvolgimento tale da includere e rendere protagonisti la maggior parte degli stessi beneficiari del cambiamento. Tutti noi, in particolare gli individui marginali e vulnerabili, ma anche l’intero pianeta, popolazioni animali e vegetali comprese. 

Il progetto Coevolvers - di durata quadriennale (2022-2026) - vuole superare questa situazione introducendo un approccio “co-evolutivo” per offrire una visione radicalmente nuova riguardo alla progettazione e all'implementazione delle soluzioni basate sulla natura (Nbs, Nature.Based Solution), da trattare come interfaccia tra sfera tecnologica e biologica e considerando la piena co-creazione come un'interazione non solo tra le parti interessate, ma anche tra attori umani e non umani. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto europeo esplora, attraverso sette Living Labs (LL), le condizioni relative alla socio-politica della progettazione e dell'implementazione delle Nbs.

L'OBIETTIVO è modificare le condizioni socio-ecologiche, fornire modelli e tecniche di governance, offrire pratiche di motivazione. In programma nel Parco attività che coinvolgeranno scolaresche, sodalizi, enti e cittadini di varie età, con metodologie interdisciplinari, partecipative e digitali. Verrà sostenuta la crescita di nuove sensibilità, ma anche l'imprenditorialità e la capacità di rinnovamento per una giusta transizione da parte dei responsabili politici e decisionali.

Il logo di Coevolvers
Il logo di Coevolvers

Integrare la conoscenza con le strutture di governance e decisionali per la riconfigurazione e lo sviluppo di modelli, tecniche e strumenti

Spiegano i coordinatori del progetto del parco di Molentargius. 

Ferdinando Fornara:  Per “soluzioni basate sulla natura” si intendono tecniche e modelli di governance in grado di apportare benefici diretti ed economici sia alla natura che alle persone. Nonostante i progressi nella progettazione e nella sfida socio-politica per l'attuazione di tali soluzioni, è invece vero che le Nbs sono spesso pensate a misura di un pubblico privilegiato, già sensibile e impegnato su questo genere di tematiche, peraltro con vari ostacoli, come inerzie istituzionali, ritardi amministrativi e superficiale interesse diffuso. L’obiettivo generale è quello di ottenere soluzioni basate sulla natura più inclusive e comunità resilienti.

Roberta Fadda: Il progetto ha una serie di scopi, tra cui l’esplorazione di nuovi tipi di pratiche e modelli di governance; la messa a punto di soluzioni basate sulla natura; l’incremento della consapevolezza sui problemi legati all’uso e alla manutenzione del territorio; la promozione del rispetto dell’ambiente e del senso di appartenenza al luogo-parco.

Un momento della presentazione, da sinistra a destra: Roberta Fadda, Giorgio Angius, Ferdinando Fornara e  Vincenzo Tiana
Un momento della presentazione, da sinistra a destra: Roberta Fadda, Giorgio Angius, Ferdinando Fornara e Vincenzo Tiana

Previste attività congiunte e di scambio tra i gruppi delle diverse nazioni europee partecipanti al progetto

UNDICI PARTNER. Il progetto Coevolvers è finanziato dal Programma Horizon Europe della Commissione europea (Call: Horizon-CL6-2022-Communities-01 Project: 101084220, 2022-2026, Principal Investigator: LUKE-National Resources Institute, Finlandia) ed è il frutto della partnership di undici organizzazioni, tra cui una unità di ricerca del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia di UniCa. Accanto a UniCa e al LUKE-National Resources Institute (Finlandia, capofila), ci sono le Università di Erfurt (Germania) e Tartu (Estonia), lo James Hutton Institute (Scozia, Regno Unito), l’IFE SAS  - Institute of Forest Ecology della Slovak Academy od Science (Slovacchia), l’Ente no-profit ESSRG (Ungheria), il CTFC  - Consorci Centre de Ciencia i Tecnologia Forestal de Catalunya (Spagna), il network CETIP (Repubblica Ceca), il Comune di Turku (Finlandia) e l’Associazione Maghaz (Ungheria).

Unione Europea
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