South east archeritage: anche il prorettore per la ricerca, Francesco Pigliaru, alla presentazione giovedì 8 luglio a Palazzo Regio
06 July 2010
Cagliari, 6 luglio 2010 (Ufficio stampa e web - SN) - Sarà presentato giovedì 8 luglio, a partire dalle ore 9.30, nel palazzo Regio di Cagliari il progetto “SOUTH EAST ArcHeritage - Roman Empire Common Heritage in Southern and Eastern ENPI Countries”, (v. servizio in basso) che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo socio-economico di aree rurali e urbane “simili”, accomunate da un patrimonio storico-culturale determinato dalla presenza nel passato dell’Impero Romano.
 
Il progetto coinvolge la Provincia di Cagliari, la Contea di Hunedoara in Romania, Cape Bon e Nabeul in Tunisia, la regione di Krasnodar e il distretto Temryuk nella Federazione Russa.
 
L’idea di fondo del progetto consiste nel recupero di processi produttivi, metodi e materiali utilizzati dagli antichi Romani e nella loro trasformazione in prodotti facenti parte dell’offerta turistica locale.
 
 “Turismo culturale, Sviluppo locale e Politiche di cooperazione in Europa e nei Paesi Vicini” è il titolo dell’intervento del Prorettore per la ricerca, Francesco Pigliaru, mentre di buone pratiche di turismo culturale a livello internazionale parlerà Jordi Tresserras, Università di Barcellona; sulle “Politiche Europee di Cooperazione e Vicinato: programmi e strumenti” si soffermerà Frank Samol, Commissione Europea - CIUDAD Supporting Mechanism.
 
Durante i lavori della mattinata è previsto anche l’intervento di Antonio Corda, del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche, in una tavola rotonda coordinata da Giovanni Sistu, del CRENoS.
 
All’incontro interverranno tra gli altri Cristiano Erriu, Direttore Centro Servizi per le Imprese – Camera di Commercio di Cagliari, Piero Comandini, assessore provinciale al Turismo e Naim Ghali, Università di Manouba – Dipartimento di Geografia, Facoltà di Lettere, Arti e Culture, Tunisia.
 
Di pomeriggio i partners dell’iniziativa si sposteranno a Ortacesus dove visiteranno  la Necropoli Romana “Mitza de Siddi”, e il “Museo del Grano”.
 
 

Cagliari, 5 luglio 2010 (Ufficio stampa e web – SN) - South east archeritage è il nome di un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Ciudad - Cooperation In Urban Development And Dialogue - che ha l’obiettivo di promuovere il turismo sostenibile  e le strategie di pianificazione territoriale attraverso la valorizzazione dei siti archeologici dell’Impero Romano.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina dai principali protagonisti, tra cui figurano il Crenos, Centro Ricerche Economiche Nord-Sud, e il Dipartimento di Scienze Archeologiche, Storiche e Artistiche dell’Università di Cagliari.
 
L’ente capofila è la Provincia di Cagliari e l’intervento sarà realizzato grazie ad uno stanziamento di oltre 617 mila euro, di cui 493 mila finanziati dall’Unione Europea. Tra le attività previste figurano la ricerca e l’analisi del patrimonio archeologico e culturale, l’individuazione degli elementi da valorizzare a fini turistici, l’organizzazione di workshop e meeting nazionali e internazionali per il rafforzamento dei rapporti tra gli enti istituzionali coinvolti e seminari informativi e formativi rivolti alle pubbliche amministrazioni e agli operatori turistici sui temi archeologici e culturali.
 
Il programma CIUDAD, finanziato dal  European Neighourhood Partnership Instrument (ENPI), mira ad aiutare i governi locali nella regione ENPI a migliorare la loro capacità di pianificazione per uno sviluppo urbano sostenibile, integrato e di lungo periodo, nel rispetto dei principi di buon governo. Il programma promuove la comprensione reciproca, lo scambio di esperienze e la cooperazione tra gli attori locali dell’UE e dei paesi partner della regione ENPI, nella realizzazione di progetti comuni. “Si tratta di un programma – spiega il prof. Stefano Usai, direttore del Crenos – che aveva una disponibilità di 11 milioni di euro. Al suo interno, il nostro centro è coinvolto in due progetti (l’altro è Tour Med Eau) che portano in provincia di Cagliari una somma che si aggira intorno al milione di euro”.
 
In questo scenario, South east archeritage intende contribuire allo sviluppo economico sostenibile delle aree urbane dell’Unione Europea e dei paesi Enpi Sud ed Est, attraverso la creazione di relazioni stabili tra le Pubbliche Amministrazioni e gli operatori del settore del turismo sostenibile, di tipo culturale e archeologico. “Tematiche da sempre al centro dei nostri interessi scientifici – continua il prof. Usai (nella foto a sinistra)– Ancora una volta, l’Università si impegna per tradurre i propri studi in esperienze concrete, con evidenti vantaggi per il territorio. E’ quello che accadrà anche ad un piccolo centro come Ortacesus, che attraverso la valorizzazione dei propri siti sarà proiettato in una rete più grande di opportunità”.
 
I territori coinvolti dal progetto (la Provincia di Cagliari, la Contea di Hunedoara in Romania; Cape Bon e Nabeul in Tunisia, la regione di Krasnodar e il distretto Temryuk nella Federazione Russa), caratterizzati da un elevato potenziale di crescita interna, legato in parte alla loro posizione strategica, sono accomunati da un simile patrimonio storico-culturale determinato dalla presenza dell’Impero Romano nei territori.
 
Il progetto mira a costruire una rete tra questi “simili” territori al fine di individuare comuni politiche e strategie di promozione turistica in modo tale da contribuire allo sviluppo socio-economico delle aree rurali e urbane coinvolte. L’idea di fondo del progetto consiste nel recupero di processi produttivi, metodi e materiali utilizzati dagli antichi Romani e nella loro trasformazione in prodotti facenti parte dell’offerta turistica locale. Per ogni territorio coinvolto saranno identificate produzioni specifiche e verrà delineato una sorta di “itinerario” delle produzioni Romane.
 
 
In Sardegna il progetto coinvolgerà il territorio della Trexenta e in particolare il Comune di Ortacesus, che presenta diverse testimonianze del passaggio degli antichi romani (nella foto in alto, la necropoli) soprattutto in relazione alle colture cerealicole. L’iniziativa sarà presentata ufficialmente a Cagliari l’8 e il 9 luglio a Palazzo Viceregio, durante un incontro con i rappresentanti delle comunità coinvolte.
 
APPROFONDIMENTI 
 
 
 
 
 
 

LA NOTIZIA SULLA STAMPA
La Nuova Sardegna di martedì 6 luglio 2010
Pagina 2 - Cagliari
Turismo ecosostenibile, la Provincia guida un progetto sulle orme dei romani 
Tunisia, Russia e Romania con il territorio sardo unite in un programma di valorizzazione dei siti archeologici 
Disponibili poco più di 600mila euro, quasi tutti provenienti dall’Ue 
PABLO SOLE 
 
CAGLIARI. C’è una linea sottile che accomuna Ortacesus, il comune tunisino di Nabeul, la contea rumena di Nudedoara e la municipalità di Akhtanizovskaya, in Russia: è il patrimonio lasciato in eredità dal passaggio dell’impero romano. E dunque manufatti e opere architettoniche ma anche processi produttivi e materiali impiegati per trasformare il paesaggio e ricavare ricchezza dai territori conquistati. Duemila anni dopo l’obiettivo non cambia, anche se stavolta si parla di turismo culturale ecosostenibile.
L’idea di fondo del progetto “South East ArcHeritage”, promosso dalla Provincia che, quale ente capofila, ha coinvolto Tunisia, Romania e Federazione Russa, è quello di dar vita ad un sistema che sviluppi buone prassi e valorizzi in chiave turistica il comune patrimonio archeologico tra i Paesi partecipanti. A disposizione ci sono 617 mila euro, di cui 493 mila assicurati dall’Unione europea. Saranno studiati metodi e processi inerenti la gestione delle acque, la realizzazione di ceramiche come quelle recuperate in Tunisia e i metodi di coltivazione dei cereali impiegati, ad esempio, a Ortacesus. «Parliamo di un patrimonio importantissimo e di grande valore che purtroppo non è messo a sistema - ha detto ieri mattina a palazzo Viceregio l’assessore provinciale al Turismo Piero Comandini - ecco perché occorre favorire lo scambio di conoscenze e buone prassi tra i vari enti coinvolti. Con questo progetto, intendiamo valorizzare le ricchezze presenti sul territorio, coinvolgere le comunità locali e rafforzare la capacità per la pubblica amministrazione, le università, i musei e gli operatori turistici di creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo». Un tema, quest’ultimo, ripreso anche dal presidente della Provincia Graziano Milia. «L’Unione europea e gli enti locali - ha detto il capo dell’esecutivo - credono fermamente nello sviluppo locale, laddove invece il governo nazionale latita. Anche per questo dobbiamo confidare nelle nostre risorse e in quelle assicurate dalla Ue. Peraltro, al ministro dell’Economia Giulio Tremonti che accusa gli enti locali di non impiegare le risorse comunitarie, vorrei ricordare come la Provincia non abbia reso un centesimo, ma li ha impiegati interamente per realizzare una miriade di progetti». Come il “South East ArcHeritage”, che prevede la realizzazione di diverse attività, a partire dalla ricerca e dall’analisi del patrimonio archeologico e culturale dell’impero romano fino all’individuazione degli elementi da valorizzare a fini turistici, passando per l’organizzazione di workshop e meeting internazionali per il rafforzamento dei rapporti tra gli enti coinvolti e gli operatori turistici. Sono inoltre previsti vari seminari informativi e formativi, finalizzati anche allo start-up di nuove attività imprenditoriali. Nello specifico, le attività previste saranno illustrate l’otto e il nove luglio a palazzo Viceregio, durante un incontro tra tutti i partners che partecipano al “South East ArcHeritage”.
 

TURISMO: SARDEGNA E TUNISIA IN PROGETTO STORICO-CULTURALE
(ANSAmed) - CAGLIARI, 5 LUG - Contribuire allo sviluppo socio-economico di aree rurali e urbane, accomunate da un patrimonio storico-culturale legato in passato alla presenza dell’Impero Romano, e’ l’obiettivo del progetto South East Archeritage - Roman Empire Common Heritage in Southern and Eastern ENPI Countries, che coinvolge la Provincia di Cagliari (capofila), la Contea di Hunedoara in Romania, Cape Bon e Nabeul in Tunisia, la regione di Krasnodar e il distretto Temryuk nella Federazione Russa. Il progetto di valorizzazione del turismo culturale e la creazione di un unico sistema di promozione e’ stato presentato, oggi a Cagliari da, fra gli altri, il presidente della Provincia Graziano Milia. Per tutti i partner sono disponibili in totale 617.251 euro, di cui l’80%, pari a 493.801 euro, finanziati con il contributo dell’Unione Europea. Il progetto - e’ stato spiegato - consiste nel recupero di processi produttivi, metodi e materiali utilizzati dagli antichi Romani e nella loro trasformazione in prodotti per l’offerta turistica locale’’. Tra i temi studiati rientrano la gestione delle acque, le ceramiche, il cibo, le strutture termali e l’architettura. Di questi argomenti si parlera’ anche in un convegno fra tutti i partners internazionali, che si terra’ nel Palazzo Regio di Cagliari l’8 e il 9 luglio. (ANSAmed).

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