Tour MedEau: partner il Crenos, il comune di Villasimius e l’Ente Acque della Sardegna. In collaborazione con Tunisia e Marocco
24 June 2010
Cagliari, 24 giugno 2010 (Ufficio stampa e web – SN) - Durerà 24 mesi, con un costo di quasi 510 mila euro, Tour Med Eau, il progetto di gestione sostenibile delle acque nei territori del Mediterraneo.
 
Partner dell’iniziativa sono il comune di Villasimius, l’Ente acque della Sardegna e il Crenos – il Centro Ricerche economiche Nord Sud, in cui collaborano ricercatori dei due atenei dell’Isola -, che lavoreranno insieme a Tunisia e Marocco, con scambi di esperienze e la progettazione di depuratori per il massimo riutilizzo delle acque reflue.
 
Villasimius, comune capofila per la Sardegna, lavorerà con la Municipalitè de Ajiim e L’ecole Nationale d’Ingenieurs de Sfax, Department de Geoenivironnement, per la Tunisia, e con la Municipalite’ de El Hoceima e l’Universite’ Moulay Ismail De Meknes per il Marocco.  “Si tratta - ha spiegato questa mattina, Giovanni Sistu (nella foto a sinistra),  professore associato di Geografia economico-politica e consigliere di amministrazione dell’Enas, nel corso di una conferenza stampa - di realtà che hanno molto in comune. Villasimius rappresenta l’esempio di cittadina con vocazione turistica che ha saputo gestire il difficile rapporto tra le aumentate esigenze idriche nei mesi di forte presenza turistica e la scarsità di acqua in una regione generalmente siccitosa”.
 
Villasimius ha costruito due acquedotti, uno tradizionale e il secondo che sfrutta al massimo le acque reflue, dopo averle depurate con una particolare tecnica: “Esportiamo - ha spiegato Remo Ghiani, tecnico del comune - la nostra esperienza, aiutando la cittadina di Ajiim, in Tunisia, con il miglioramento dell’attuale impianto di depurazione, e conseguente diminuzione dei consumi energetici, e la realizzazione di un modello di gestione idrica simile al nostro”.
 
Il progetto Tour Med Eau rientra nel programma europeo Ciudad (Cooperation in urban development and dialogue), che ha finanziato due progetti sardi: oltre a quello sulle acque, anche un progetto della Provincia di Cagliari sul turismo culturale, che ha ottenuto altri 500 mila euro. Sono previsti, inoltre, dal Tour Med seminari di informazione, forum tematici e seminari di presentazione tra esperti italiani, tunisini e marocchini, per un confronto sui risultati delle attività di studio.
 

 
SUL WEB
 
 
 

 SULLA STAMPA
 
L’Unione Sarda di venerdì 25 giugno 2010
Provincia di Cagliari Pagina 27
Villasimius Seminari in Tunisia e Marocco
Acqua, il Comune fa scuola in Nord Africa
 
 Gestire in maniera sostenibile la risorsa idrica nei territori che si affacciano sul Mediterraneo. È il progetto sperimentale che per due anni vedrà impegnati l’Ente acque della Sardegna (Enas), il Comune di Villasimius ed il Crenos: ideare e realizzare una serie di depuratori per il recupero dei reflui in Tunisia e Marocco. Si chiama Tour Med Eau l’iniziativa costata poco più di mezzo milione di euro (per la precisione 510 mila euro stanziati dalla Comunità europea) che punta a creare degli scambi di esperienze e competenze tra i tecnici sardi e quelli delle due nazioni nordafricane. Assieme a Villasimus, che del progetto è capofila, ci saranno anche per la Tunisia la Municipalitè de Ajiim e L’ecole nationale d’Ingenieurs de Sfax, Department de Geoenivironnement, mentre per il Marocco la Municipalitè de El Hoceima e l’Universitè Moulay Ismail De Meknes.
«Il comune di VIllasimius», dice Giovanni Sistu, consigliere di amministrazione dell’Enas, «rappresenta l’esempio di una cittadina con un’incredibile vocazione turistica che ha saputo gestire il rapporto tra le esigenze idriche e la scarsità di acqua nei mesi estivi, quando conta il maggior numero di abitanti. Un esempio che può essere esportato». Due sono gli acquedotti in uso al Comune sardo che ha una fortissima capacità di recupero e sfruttamento delle acque reflue raccolte e depurate per poi essere riutilizzate. «Un’esperienza che vogliamo esportare», assicura Remo Ghiani, tecnico comunale responsabile del settore, «così sarà possibile aiutare la città tunisina di Ajiim, migliorando il loro impianto di depurazione. Si punta a ridurre i consumi energetici e realizzare un modello di gestione simile a quello che abbiamo a Villasimius».
Inserito nel programma europeo Ciudad assieme al progetto della Provincia sul turismo culturale (per cui sono in arrivo altri 500 mila euro), il Tour Med prevede anche seminari informativi, forum tematici e scambi tra esperti italiani, tunisini e marocchini. Saranno impegnati anche gli esperti del Centro ricerche economiche nord-sud delle Università di Cagliari e Sassari.
FRANCESCO PINNA 

La Nuova Sardegna di venerdì 25 giugno 2010
Pagina 3 - Cagliari
Il progetto esportato a Djerba e Ajim, finanziamenti Ue 
Sistema idrico sostenibile, Villasimius arriva in Tunisia 
 
VILLASIMIUS. Depurare le acque reflue per l’irrigazione in agricoltura, campi da golf, giardini privati e pubblici, strutture alberghiere: è quanto avviene nel comune di Villasimius che ora «esporta» il suo modello di gestione sostenibile a Djerba e Ajim in Tunisia e ad Al Hoceima in Marocco, grazie ad un progetto finanziato con mezzo milione di euro dall’Ue. L’iniziativa nasce nell’ambito di Ciudad, il nuovo programma di cooperazione dell’Ue con i Paesi partner dell’Europa dell’Est e del Mediterraneo. Il Comune di Villasimius, l’Ente acque della Sardegna (Enas) e il Centro ricerche economiche nord-sud delle Università di Cagliari e Sassari (Crenos) - è stato spiegato ieri in una conferenza stampa - lavoreranno assieme a Tunisia e Marocco nel progetto Tour Med Eau. Il problema per queste località mediterranee è quello del forte impatto del turismo che porta ad una penuria del prezioso «oro blu». «A Villasimius - ha spiegato il sindaco Tore Sanna - la popolazione passa da tremila ai trentamila abitanti durante l’estate, con punte di cinquantamila ad agosto. Si parla di 34 strutture alberghiere e 36 chilometri di costa». Da qui l’esigenza di gestire la risorsa in maniera più sostenibile: «Villasimius - ha aggiunto Remo Ghiani, responsabile Ambiente del comune - negli anni Novanta ha pensato di avviare questo sistema di trattamento delle acque reflue, quando non c’era ancora una normativa. L’impianto è stato inaugurato nel 1998 e ogni anno Villasimius reimpiega 700mila metri cubi di acqua, l’equivalente di quella potabile consumata da una città di 25mila persone in un anno». A Villasimius esistono due acquedotti: il primo per l’apporto delle acque a uso civile (igiene personale, cucina), l’altro, che usa 30 chilometri di speciali condotte, in cui vengono convogliate le acque depurate utilizzate per innaffiare giardini o per rigenerare le aree umide. Il progetto durerà 24 mesi con Villasimius capofila.

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