Venerdì 28 maggio alle 10, Aula Magna di Giurisprudenza: anche l’economista Tito Boeri alla presentazione della ricerca
26 May 2010
Cagliari, 26 maggio 2010 (Ufficio stampa e web - SN) - Ci sarà anche l’economista Tito Boeri tra le personalità che commenteranno il 17.mo Rapporto sull’economia della Sardegna del Crenos, il Centro ricerche economiche Nord Sud delle università di Cagliari e Sassari.
 
L’ormai tradizionale iniziativa di presentazione dell’autorevole ricerca è fissata per venerdì 28 maggio alle 10 nell’aula magna di Giurisprudenza, in via Nicolodi 102 (parte alta di viale Sant’Ignazio).
 
Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, e del presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru, il ricercatore Rinaldo Brau (che ha coordinato quest’anno il gruppo di ricerca) presenterà il Rapporto.
 
A seguire, gli interventi di Tito Boeri, del presidente della Confindustria sarda Massimo Putzu, e di Giorgio La Spisa, assessore regionale alla Programmazione. Presiede i lavori Stefano Usai, direttore del CRENoS.
 
Chi è Tito Boeri. Ph.D. in Economia alla New York University, per 10 anni è stato senior economist all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, poi consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell’Ufficio Internazionale del Lavoro. Oggi è professore ordinario all’Economia Bocconi, dove ha progettato e diretto il primo corso di laurea interamente in lingua inglese. E’ Direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, responsabile scientifico del festival dell’economia di Trento e collabora con La Repubblica. E’ cofondatore della rivista on line lavoce.info. I suoi saggi e articoli possono essere letti su www.igier.uni-bocconi.it.
 
Copertina 17° Rapporto Crenos - clicca per la LOCANDINAIl CRENoS. Il Centro Ricerche Economiche Nord Sud è un centro di ricerca istituito nel 1993 che fa capo alle Università di Cagliari e Sassari ed è attualmente diretto dal prof. Stefano Usai. Si propone di contribuire a migliorare le conoscenze sul divario economico tra aree integrate e fornire utili indicazioni di intervento. Particolare attenzione è dedicata al ruolo che le istituzioni, il progresso tecnologico e la diffusione dell’innovazione svolgono nel processo di convergenza o divergenza tra aree economiche. Il Centro si propone inoltre di studiare la compatibilità fra tali processi e la salvaguardia delle risorse ambientali, sia globali sia locali: realizza ricerche teoriche e applicate; organizza convegni, seminari ed iniziative di formazione. I risultati delle ricerche sono diffusi attraverso i Contributi di Ricerca CRENoS e la Newsletter, disponibili nel sito web.
 
 www.crenos.it
 

LA NOTIZIA SULLA STAMPA
RAPPORTO CRENOS: PRESENTAZIONE VENERDI’ CON TITO BOERI
(AGI) - Cagliari, 26 mag. - Interverra’ anche l’economista Tito Boeri alla presentazione del 17.mo rapporto sull’economia della Sardegna del Crenos, il Centro ricerche economiche Nord Sud delle universita’ di Cagliari e Sassari. L’iniziativa e’ fissata per venerdi’ prossimo alle 10 nell’aula magna di Giurisprudenza a Cagliari. Dopo i saluti del rettore dell’Universita’ di Cagliari, Giovanni Melis, e del presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru, il ricercatore Rinaldo Brau (che ha coordinato quest’anno il gruppo di ricerca) presentera’ il rapporto. A seguire, gli interventi di Tito Boeri, del presidente della Confindustria sarda Massimo Putzu, e di Giorgio La Spisa, assessore regionale alla Programmazione. Presiede i lavori Stefano Usai, direttore del CRENoS.
   Il Centro Ricerche Economiche Nord Sud e’ un centro di ricerca istituito nel 1993 che fa capo alle Universita’ di Cagliari e Sassari ed e’ attualmente diretto dal prof. Stefano Usai. Si propone di contribuire a migliorare le conoscenze sul divario economico tra aree integrate e fornire utili indicazioni di intervento. Particolare attenzione e’ dedicata al ruolo che le istituzioni, il progresso tecnologico e la diffusione dell’innovazione svolgono nel processo di convergenza o divergenza tra aree economiche. Il Centro si propone inoltre di studiare la compatibilita’ fra tali processi e la salvaguardia delle risorse ambientali, sia globali sia locali: realizza ricerche teoriche e applicate; organizza convegni, seminari ed iniziative di formazione. (AGI) Com
 

Tito Boeri all´Università di Cagliari
 
CAGLIARI - Ci sarà anche l'economista Tito Boeri tra le personalità che commenteranno il 17.mo Rapporto sull’economia della Sardegna del Crenos, il Centro ricerche economiche Nord Sud delle università di Cagliari e Sassari. L’ormai tradizionale iniziativa di presentazione dell’autorevole ricerca è fissata per venerdì 28 maggio alle 10 nell'aula magna di Giurisprudenza, in via Nicolodi 102.
 
Boeri è uno dei nomi più influenti tra gli economisti italiani nell'ambito internazionale. Ha insegnato alla New York University, per 10 anni è stato senior economist all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, poi consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell'Ufficio Internazionale del Lavoro. Oggi è professore ordinario all'Economia Bocconi e collabora con La Repubblica.
 
Saranno presenti alla discussione: il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis; il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru; il ricercatore Rinaldo Brau che ha coordinato quest’anno il gruppo di ricerca e che presenterà il Rapporto. Interverrà anche Giorgio La Spisa, assessore regionale alla Programmazione e Stefano Usai, direttore del Crenos.
 

L’Unione Sarda di sabato 22 maggio 2010 (scarica il pdf)
Economia e Finanza – pagina 13
Rapporto Crenos. Arrivi a quota 2,4 milioni in linea con il 2008. A picco Grecia (-20%) e Spagna (-9%)
Turismo, la crisi non fa paura
Nel 2009 boom di stranieri in Sardegna: +38%
 
Secondo il Crenos gli arrivi di turisti in Sardegna non hanno perso quota a differenza dei concorrenti come Grecia e Spagna.
Il turismo sardo non teme crisi. Nel 2009, l’urto della recessione non ha scalfito il bilancio della stagione. Nell’Isola gli arrivi (2,45 milioni) e le presenze (12,3 milioni) si sono mantenuti in linea con il 2008. Il risultato è ancora più brillante nel confronto con altre mete concorrenti. La Grecia, sugli arrivi, ha perso il 20% in un anno, Cipro l’11%, la Spagna il 9%, così come Malta e Portogallo. Sono questi i dati che emergono dalla diciassettesima edizione del rapporto Crenos “Economia della Sardegna”, che verrà presentato venerdì prossimo, alle 10, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.
L’ANALISI «Ormai si può considerare consolidato un andamento iniziato nel 2005, quando le presenze raggiunsero il picco negativo di 10.200.000 unità», spiega Rinaldo Brau, ricercatore e curatore dell’indagine. «Da allora, le presenze degli italiani sono cresciute del 14%, ma ancora maggiore è stato il contributo della componente straniera: +38%». In ogni caso, precisa Brau, si tratta di presenze ufficiali. «Ci risulta che l’80% degli italiani che arriva in Sardegna non venga registrata. Considerando il sommerso, quindi, le presenze supererebbero abbondantemente quota 30 milioni». Ma quali sono le ragioni di questo exploit ?
LE RAGIONI «Dato che non siamo competitivi rispetto a queste destinazioni sul fronte dei prezzi, evidentemente hanno inciso altri fattori», risponde Brau. «Le coste della Sardegna, per esempio, sono percepite come un prodotto diverso dal resto dell’area mediterranea». Secondo Brau, la sostenibilità ambientale del turismo sardo è stata «la chiave per la nostra differenziazione rispetto agli altri mercati. Infatti», aggiunge, «se l’integrità del territorio può aver rallentato i processi di sviluppo dal lato dell’offerta di ricettività, ha comunque ripagato in termini di incremento della domanda».
I TRASPORTI C’è poi da considerare l’effetto dei voli low-cost: «I nuovi collegamenti internazionali a basso costo», prosegue Brau, «hanno di certo avuto un ruolo in questi anni, ma la tenuta del 2009 sembra aver interessato anche destinazioni come l’area gallurese nella quale, in quell’anno, non si sono registrati significativi incrementi nelle nuove rotte, come invece è accaduto per Cagliari».
L’ECONOMIA Il rapporto del Crenos ha poi affrontato la crisi in generale dell’economia isolana: sia dal punto di vista del Pil che del lavoro. Proprio sull’occupazione il bilancio non è roseo. «Sull’anno appena trascorso», sottolinea il ricercatore, «evidenziamo andamenti molto preoccupanti del mercato, che collocano la Sardegna fra le regioni con un più elevato tasso di disoccupazione». Infine, per quanto riguarda la crescita, il rapporto Crenos si concentra soprattutto su approfondimenti di medio periodo «e dunque», conclude Brau, «non si sbilancia a dire, in termini quantitativi, se negli ultimi dodici mesi l’economia della Sardegna sia andata peggio o meglio del catastrofico -5,1% registrato nel resto del Paese».
LANFRANCO OLIVIERI

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