Al team dell’Università di Cagliari il premio della statunitense Tourette Syndrome Association
22 March 2010
Cagliari, 22 marzo 2010 - Ancora un riconoscimento internazionale per la ricerca cagliaritana sulla sindrome di Tourette. La Tourette Syndrome Association (TSA) statunitense, in considerazione dell’originalità del progetto e della consistenza dei risultati ottenuti, ha deciso di finanziare nuovamente le ricerche condotte dai dott. Paola Devoto (ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Cagliari), Marco Bortolato (Research Assistant Professor alla USC di Los Angeles) e dall’equipe del prof. Francesco Marrosu. La prestigiosa Associazione aveva già premiato le ricerche del team cagliaritano lo scorso anno.
 
La dott.ssa Devoto precisa che non si tratta del proseguimento del finanziamento precedente, ma di un nuovo progetto, sullo stesso filone di ricerca: "Un secondo finanziamento da parte dei referees della TSA è un evento abbastanza raro, siamo orgogliosi di averli convinti della efficacia delle nostre ricerche". Il gruppo di ricercatori cagliaritani conduce una sperimentazione parallela in laboratorio e in clinica. Il Prof. Marrosu sottolinea che questo è uno dei punti di forza del team: sinergia e collaborazione, continuo scambio di informazioni e risultati, e questo aspetto è stato colto e valutato in modo molto favorevole dagli esperti statunitensi.
 
I dati ottenuti sull’animale da esperimento finora hanno dimostrato un alto valore traslazionale, sono stati pubblicati nelle riviste specializzate e stanno ottenendo la conferma dai miglioramenti della sintomatologia prodotti sull’uomo. "Il nostro Centro Tourette sta attirando pazienti da molte parti del Centro-Sud - conclude il Prof. Marrosu - ed anche i Centri storici del Nord hanno ormai collaborazioni privilegiate con noi".
 
La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984 finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e per la comprensione delle cause della sindrome di Tourette, una sindrome che in Italia affligge circa 250mila pazienti, principalmente di età infantile e sesso maschile. I suoi sintomi più caratteristici sono i tic, motori e vocali, che possono raggiungere una intensità tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti.
 

LA NOTIZIA SULLA STAMPA

ATENEO CAGLIARI: SINDROME TOURETTE, NUOVI FINANZIAMENTI A RICERCA
(AGI) - Cagliari, 22 mar. - Per il secondo anno la Tourette Syndrome Association (Tsa) statunitense ha premiato per il secondo la ricerca cagliaritana su questa malattia, in considerazione dell’originalita’ del progetto e della consistenza dei risultati ottenuti. Saranno finanziate ancora le ricerche condotte da Paola Devoto (ricercatrice del dipartimento di Neuroscienze dell’universita’ di Cagliari), Marco Bortolato (sesearch assistant Professor alla USC di Los Angeles) e dall’equipe del profesor Francesco Marrosu. Devoto precisa che non si tratta del proseguimento del finanziamento precedente, ma di un nuovo progetto, sullo stesso filone di ricerca: "Un secondo finanziamento da parte dei referees della TSA e’ un evento abbastanza raro, siamo orgogliosi di averli convinti della efficacia delle nostre ricerche". Il gruppo di ricercatori cagliaritani conduce una sperimentazione parallela in laboratorio e in clinica. I dati ottenuti sull’animale da esperimento sono stati pubblicati nelle riviste specializzate e stanno ottenendo la conferma dai miglioramenti della sintomatologia prodotti sull’uomo. "Il nostro Centro Tourette sta attirando pazienti da molte parti del Centro-Sud - spiega Marrosu - e anche i Centri storici del Nord hanno ormai collaborazioni privilegiate con noi". La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984 finanzia i progetti ritenuti piu’ promettenti per la terapia e per la comprensione delle cause della sindrome di Tourette, una sindrome che in Italia affligge circa 250mila pazienti, principalmente di eta’ infantile e sesso maschile. I suoi sintomi piu’ caratteristici sono i tic, motori e vocali, che possono raggiungere una intensita’ tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti. (AGI) Red-Cog

 


 

L’Unione Sarda di martedì 23 marzo 2010
Cagliari e Provincia Pagina 17
Sindrome di Tourette, premio Usa per la ricerca
Università. Un nuovo riconoscimento per Paola Devoto e Marco Bortolato
 
I ricercatori cagliaritani continuano a riscuotere successo oltreoceano mentre in Italia la categoria che rappresenta il cuore pulsante dell’Università attraversa una fase segnata da non poche difficoltà. L’ultimo esempio è un nuovo riconoscimento internazionale per la ricerca sulla sindrome di Tourette, portata avanti nei laboratori dell’Ateneo cagliaritano.
PREMIO È il secondo anno che l’associazione statunitense (“Tourette Syndrome Association”), in considerazione dell’originalità del progetto e della consistenza dei risultati ottenuti, finanzia il lavoro dei ricercatori Paola Devoto (Dipartimento di Neuroscienze) e Marco Bortolato (Research assistant professor alla Usc di Los Angeles), messo a punto in collaborazione con l’équipe del professor Francesco Marrosu, che dirige il Centro sindrome di Tourette della facoltà di Medicina. «Non si tratta del proseguimento del finanziamento precedente ma di un nuovo progetto, sullo stesso filone di ricerca - precisa la Devoto, docente della scuola di specializzazione in Farmacologia e nel corso di dottorato in Neuroscienze - un secondo finanziamento da parte dei referees della Tsa è un evento abbastanza raro, siamo orgogliosi di averli convinti dell’efficacia delle nostre ricerche».
TERAPIA Il finanziamento ricevuto - 68mila dollari per il primo anno - permetterà lo studio dei meccanismi molecolari alla base di questa terapia sperimentale. I due studiosi hanno scoperto una cura basata sui farmaci che inibiscono l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di steroidi neuroattivi nel cervello. I risultati sono molto promettenti: nei primi 7 pazienti affetti da sindrome di Tourette seguiti dal professor Marrosu la terapia ha dato risultati eccellenti, soprattutto nel contenimento dei tic. La malattia, che colpisce in Italia circa 250 mila persone (principalmente in età infantile e maschi), si manifesta infatti con tic, motori e vocali, che possono raggiungere un’intensità tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti.
CENTRO TOURETTE La Tourette Syndrome Association dal 1984 finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e la comprensione delle cause della sindrome di Tourette. Il gruppo di ricercatori cagliaritani conduce una sperimentazione parallela in laboratorio e in clinica. «Il nostro Centro Tourette sta attirando pazienti da molte parti del Centro-Sud - ha spiegato il professor Marrosu - e anche i Centri storici del Nord hanno ormai collaborazioni privilegiate con noi».

La Nuova Sardegna di martedì 23 marzo 2010

Pagina 1 - Cagliari
Nuovo finanziamento al progetto
Sindrome di Tourette, gli Usa premiano la ricerca cagliaritana 
 
CAGLIARI.Per il secondo anno la Tourette syndrome association (Tsa) statunitense ha premiato la ricerca cagliaritana su questa malattia, in considerazione dell’originalità del progetto e della consistenza dei risultati ottenuti. Saranno finanziate ancora le ricerche condotte da Paola Devoto (ricercatrice del dipartimento di Neuroscienze dell’università di Cagliari), Marco Bortolato (sesearch assistant Professor alla USC di Los Angeles) e dall’equipe del profesor Francesco Marrosu. Si tratta del finanziamento di un nuovo progetto, sullo stesso filone di ricerca. «Un secondo finanziamento da parte dei referees della TSA è un evento abbastanza raro», dice Paola Devoto. «Siamo orgogliosi di averli convinti della efficacia delle nostre ricerche». Il gruppo di ricercatori cagliaritani conduce una sperimentazione parallela in laboratorio e in clinica. «Il nostro Centro Tourette sta attirando pazienti da molte parti del Centro-Sud - spiega Marrosu - e anche i Centri storici del Nord hanno ormai collaborazioni privilegiate con noi». La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984 finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e per la comprensione delle cause della sindrome di Tourette, i cui sintomi sono i tic, motori e vocali, che possono raggiungere una intensità tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale.
L’Unione Sarda di venerdì 26 marzo 2010
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Sindrome di Tourette, la ricerca vince
Devoto: così ci apprezzano all’estero e otteniamo i fondi
Università. Parla la ricercatrice cagliaritana premiata per i suoi studi: la sfida continua
 
La ricercatrice cagliaritana è stata premiata assieme a Marco Bortolato per le ricerche sulla sindrome di Tourette
Più d’una volta ha festeggiato il Natale o il Capodanno con i suoi ratti, rinchiusa dentro il laboratorio di Neuroscienze per uno dei tanti esperimenti in notturna. Forse non è la cosa peggiore che potesse capitarle ma la dice lunga sulla sua passione. «Alla fine ne vale sempre la pena». Paola Devoto, 56 anni, da più di 30 nel dipartimento di Neuroscienze, già allieva dello scienziato Gessa, sa bene perché: è la ricercatrice cagliaritana premiata nei giorni scorsi per i risultati sulla sindrome di Tourette. «Non è solo merito mio», dice preoccupata che passi in secondo piano il nome dell’altro ricercatore premiato, Marco Bortolato, research assistant professor alla Usc di Los Angeles, e del professor Francesco Marrosu, direttore del Centro Tourette, che ha in cura i pazienti. I ricercatori hanno ottenuto il premio dalla Tourette Syndrome Association: 73 mila dollari che vanno ad aggiungersi ai 68 mila donati dalla stessa associazione Usa lo scorso anno e ai 20 mila euro “sardi” della Fondazione Banco di Sardegna. In sostanza sono i primi ricercatori, al mondo, ad avere scoperto che un farmaco, la finasteride, normalmente usata per tutt’altre patologie, agisce benissimo sui pazienti tourettici. Risultati che aprono una nuova frontiera nella cura di una malattia che nonostante le antiche origini (scoperta nell’800 dal neurologo francese Georges Gilles de la Tourette) presenta ancora lati oscuri.
La ricerca va avanti?
«Continuerò a studiare la finasteride per capire come funziona: è un farmaco che, interagendo con gli ormoni sessuali e in particolare col testosterone, può essere usato nei maschi adulti ma non nelle donne e nei bambini. Dobbiamo andare avanti per questi pazienti: la finasteride è solo il punto di partenza».
E il premio?
«È importantissimo, a parte l’orgoglio, è il piacere di vedere che le proprie ricerche sono apprezzate all’estero, uno dei pochi modi per poter ottenere fondi per la ricerca vista l’esiguità dei finanziamenti statali».
È la nota dolente...
«Il problema è sempre questo: ora speriamo molto nella Regione ma puntiamo anche sui progetti europei. Nel mio gruppo di ricerca lavorano brillanti giovani precari con deboli prospettive di carriera in conseguenza dei tagli e del fatto che il sistema Università non assume. Non si fanno concorsi, perdiamo teste brillanti e li mandiamo all’estero. Per questo protestiamo e ci asterremo dall’insegnamento: non cediamo di un millimetro finché il Governo non cambierà rotta».
CARLA RAGGIO
 
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Il Centro clinico
«Qui pazienti da tutta Italia»
 
 Dagli esperimenti sugli animali ai primi test sui pazienti. Il salto di qualità i ricercatori cagliaritani l’hanno compiuto, due anni fa, sperimentando i loro studi su un sardo che da anni convive con la sindrome di Tourette e i suoi tic, motori e vocali, conditi anche da parole oscene. «I risultati sono andati oltre le nostre aspettative», assicura Francesco Marrosu, direttore del centro universitario che si occupa dell’aspetto clinico di questa ricerca “triangolare”, tra Cagliari (Paola Devoto), Los Angeles (Marco Bortolato, giovane ricercatore, allievo di Marrosu, finito all’estero) e il Centro (di cui la Devoto è vice-direttore) nato proprio per lo studio e la terapia di Tourette.
LA SITUAZIONE «Così non ci sono tempi morti, dalla ricerca alla fase clinica», spiega il professore dal suo Dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche. La pubblicazione sul prestigioso Journal of american psychiatric dei risultati ottenuti con il primo paziente tourettiano ha aperto il sipario non solo sulla ricerca ma anche sul centro. «È il tam tam degli ultimi 12 mesi che sta attirando da noi pazienti da tutta Italia, attivando anche collaborazioni con altri centri - dice Marrosu - attualmente seguiamo una trentina di pazienti, in maggioranza sardi, sottoponendoli ai precisi test americani: è una malattia molto democratica, colpisce in tutto il mondo. In Italia si parla di 250 mila malati, metà bambini, ma sono sicuramente di più, tanti se ne vedono per le strade: molti non sanno di potersi curare e a chi rivolgersi».
LE PROSPETTIVE La speranza è di poter aiutare anche i “piccoli Mozart” (anche lui era malato di Tourette, come molti musicisti) e le donne, a cui la terapia a base di finasteride, non può essere applicata. «Se avremo successo e fortuna potremo dare una speranza ai malati in cura con le terapie tradizionali che hanno effetti collaterali». Il prossimo passo sarà quello di pubblicizzare i risultati sui pazienti del Centro. «Stiamo preparando due lavori clinici - annuncia il direttore - uno sui risultati ottenuti su una ventina di persone tourettiche da noi seguite, l’altro sui dati ottenuti con la Risonanza magnetica funzionale, che mostra come alcune aree del cervello di questi pazienti si illuminano in modo diverso rispetto a quanto avviene nei controlli. Quando questi risultati saranno pubblicati potremo riparlarne, vorrà dire che si è fatto un altro passo avanti. Ma intanto la nostra ambizione è dare una sede fisica al nostro centro, sparso oggi tra i nostri Dipartimenti, in modo da assicurare privacy e confort ai pazienti». (c.ra.)
 

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