Si sono conclusi il 7 marzo i lavori di valutazione, da parte di un ente esterno qualificato, che hanno portato al rinnovo della certificazione di qualità (per il triennio 2023-2026) dei Servizi per l’Inclusione e l’Apprendimento (SIA) dell’Ateneo di Cagliari, che si occupano del supporto agli studenti e alle studentesse con disabilità.
L’ateneo di Cagliari è una grande comunità, sempre attenta a garantire il diritto allo studio e ad essere inclusiva e di supporto attivo per tutti i suoi studenti e studentesse. Il rinnovo della certificazione di qualità, che la nostra università è stata tra le prime in Italia a richiedere, attesta che lo staff SIA sta lavorando molto bene ed è continuamente impegnato a migliorare i servizi. Attualmente ne usufruiscono oltre mille studenti - più della metà con disturbi specifici di apprendimento, oltre 400 con varie disabilità - per un servizio in cui si è sempre in prima linea e viene portato avanti con tutor specializzate e anche grazie alla collaborazione di una sessantina di studenti “senior”, con compiti di supporto alle attività didattiche.
Viva soddisfazione è stata espressa dal rettore dell’ateneo cagliaritano, Francesco Mola: “Il risultato raggiunto conferma l’attenzione e l’impegno costante del team del SIA e dell’ateneo per il superamento di ogni barriera e favorire l’inclusione”
In particolare, i Servizi per l’inclusione e per l’apprendimento sono curati da un’equipe multidisciplinare, composta da tutor specializzate nell’ambito della disabilità e della dislessia (psicologhe, pedagogiste, tecniche della riabilitazione psichiatrica). Ne fanno parte Silvia Vinci, funzionario tecnico psicologo, e altre otto professioniste, che operano nell’ambito della Direzione comunicazione, servizi agli studenti e servizi generali (dirigente Roberto Alba), con il coordinamento amministrativo di Fabrizio Mattana e operativo della professoressa Donatella Rita Petretto, delegata del rettore in materia di integrazione sociale e diritti delle persone con disabilità.
Il team ha il compito di garantire il diritto allo studio, così come previsto dalle leggi 17/1999 e 170/2010, attraverso l’utilizzo di sussidi tecnici e didattici specifici e l’attivazione di specifici supporti in tutte le fasi del percorso accademico
Durante l’orientamento in ingresso, ad esempio, supportano nella scelta consapevole del percorso secondo le proprie caratteristiche e i propri specifici interessi. Ma la loro competenza spazia in diversi ambiti. Monitorano l’accessibilità ai materiali didattici e agli ambienti fisici. Valutano le richieste di tempi aggiuntivi e di ausili per lo svolgimento dei test d’accesso. Attivano al bisogno i servizi di “prendiappunti”, di “aiuto allo studio” e di trasporto per gli studenti e le studentesse con disabilità motoria e visiva. Garantiscono anche l’intermediazione tra studenti e docenti, oppure con gli uffici universitari, per l’individuazione di specifici ausili per lo svolgimento degli esami di profitto. Facilitano la comunicazione anche attraverso l’utilizzo della lingua italiana dei segni.
L’equipe SIA coordina 60 studenti e studentesse “senior”, già esperti e impiegati grazie al bando delle Collaborazioni studentesche, per il supporto pratico nelle attività didattiche e nella mobilità interna
Un lavoro complesso e delicato che si rivolge ad un’utenza, eterogenea nelle caratteristiche e nei bisogni, di oltre mille studenti e studentesse. Ad oggi, infatti, usufruiscono costantemente dei servizi oltre 400 studenti/esse con disabilità motoria, sensoriale visiva, uditiva, psichica, oltre 500 con dislessia e altri disturbi specifici dell’apprendimento e oltre 100 con altri bisogni educativi speciali “Bes”, che impattano significativamente con gli apprendimenti (es.: difficoltà di natura linguistica o socioeconomica).
Dal 2014 il SIA di UniCa è tra i primi servizi certificati nell’ambito del supporto ai percorsi accademici in Italia
Tenendo conto delle ultime rilevazioni dei bisogni, di recente sono stati avviati nuovi servizi per migliorare l’accessibilità ai materiali didattici attraverso l’acquisto di specifici dispositivi e l’attivazione della convenzione con l’Istituto dei ciechi della Sardegna “Maurizio Falqui”, che effettuerà la trasformazione dei testi di studio in differenti formati accessibili per ipovedenti, non vedenti o altre difficoltà nella lettura su stampa (ad esempio in formato digitale, con ingrandimento del testo, con contrasto o stampa Braille).
La professoressa Donatella Rita Petretto conferma l’importanza del riconoscimento ottenuto con la certificazione rilasciata da SGS Italia: “Il percorso di certificazione di qualità rappresenta una sfida importante nella promozione dell'inclusione e di supporto della progettualità accademica delle persone con disabilità: contemperare principi come personalizzazione e individualizzazione con l'importanza di definire procedure e processi. L'attenzione del nostro Ateneo alla cultura dell'inclusione ed il quotidiano lavoro dei professionisti e delle professioniste del SIA, nonché il coinvolgimento diretto degli studenti e delle studentesse come protagonisti, consente di affrontare queste sfide con armonia e con la prospettiva del miglioramento continuo”.
La certificazione di qualità attesta un lavoro improntato al continuo miglioramento, all’analisi e alla risposta dei bisogni degli studenti/esse con disabilità, Dsa e Bes, con la progettazione e attuazione di interventi specifici per ciascun individuo
Le norme UNI EN ISO 9001:2015 prevedono l’implementazione di un sistema di gestione condiviso, programmato e verificato che consenta di monitorare i processi messi in atto, con particolare attenzione al soddisfacimento dell’utenza.
D’altra parte la qualità dei servizi erogati dal SIA è riconosciuta soprattutto dagli studenti e dalle studentesse che ne usufruiscono. Da qui una delle ragioni di grande orgoglio per chi ci lavora: “Tante sono le manifestazioni di apprezzamento che ci pervengono via email, telefonicamente e personalmente. Tra queste ricordiamo con affetto e orgoglio la dedica che uno studente ha voluto inserire nella sua tesi di laurea: “Doverosi i ringraziamenti anche all’Ufficio SIA, in questi anni mi hanno aiutato e supportato, senza di loro non credo che ce l’avrei mai fatta…”.
DSA e BES
La sigla DSA sta per disturbi specifici dell'apprendimento, mentre BES per bisogni educativi speciali.
Dsa. Nella categoria rientrano tutti i disagi contemplati dalla Legge 170/2010, vale a dire discalculia, dislessia, disortografia e disgrafia in forma lieve, moderata o grave. Al rilevamento dei DSA provvedono le équipe dei centri clinici specializzati sul campo, previo colloquio con i genitori e valutazione su un test sul quoziente intellettivo. Quest'ultimo è fondamentale per definire correttamente la casistica: nei disturbi dell'apprendimento, infatti, rientrano soltanto i soggetti con QI nella fascia media.
Bes. Bisogni educativi speciali è un'espressione generica, che include molte realtà, anche solo transitorie, per cui necessiti una didattica su misura, con l'applicazione di metodi a elevata specificità o alternativi a quelli usuali. Rientrano in questa tipologia, ad esempio, soggetti con difficoltà psichiche e fisiche, in situazioni di oggettivo svantaggio, disabilità, con disturbi specifici del linguaggio o deficit nelle attività non verbali.
pubbl. 09/03/2023 (IC)
ult. agg.to 10/03/2023