18 marzo 2010 (unicaweb) - E’ dal 1994 che AlmaLaurea raccoglie dati sui laureati italiani. Dati che vengono analizzati statisticamente e pubblicati in due rapporti annuali, il primo sul “Profilo dei laureati” e il secondo sulla “Condizione occupazionale dei laureati”. Quest’ultimo aggiornamento permette alle università di fare un particolare bilancio sulla riuscita lavorativa dei propri laureati e di approfondire, quindi, questioni strategiche per la programmazione delle attività di orientamento, formazione e placement.
Ieri a Roma, nella sede Crui, da parte del direttore di AlmaLaurea Andrea Cammelli c’è stata appunto la presentazione del XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. Dello studio, che ha coinvolto oltre 210mila laureati delle 49 università italiane aderenti da almeno un anno, tra le quali l’Università di Cagliari, sono stati presentati i risultati a livello nazionale. Su Unica.it anticipiamo in questa pagina lo specifico report sintetico di AlmaLaurea che riguarda il nostro ateneo.
“L’attuale sottoutilizzazione del capitale umano migliore che esce dal sistema universitario rappresenta oggi una vera e propria emergenza” dichiara Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea e professore di Statistica dell’Università di Bologna. “E’ necessaria una riflessione di ampio respiro su questo versante, evitando i catastrofismi, ma anche la politica dello struzzo. Ciò che fa la differenza nella possibilità di uscita dalla crisi del Paese in un ruolo competitivo nel contesto internazionale è la consistenza e la qualità del capitale umano. Se è vero che ricerca è uguale a sviluppo e sviluppo è uguale a occupazione, obiettivo prioritario è investire di più in formazione e ricerca, come fanno tutti i paesi più avanzati. Occorre facilitare l’innesto nelle imprese, soprattutto medie e piccole, di alte competenze: seri studi dimostrano che un laureato di qualità può cambiare profondamente l’impresa senza intaccare il ruolo dell’imprenditore e farlo sentire espropriato”.
L’indagine ha coinvolto i 2.227 laureati di primo livello dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo di Cagliari, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è molto elevato: 93%.
Ancora oggi rimane molto complesso stabilire le tendenze del mercato del lavoro basandosi sul collettivo dei laureati di primo livello essenzialmente per due ragioni: manca la possibilità di un’analisi nel medio e lungo periodo; si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro. Quest’ultima osservazione è ancora più vera per i neolaureati di primo livello dell’Ateneo di Cagliari: 70 su cento continuano la formazione con la laurea specialistica, più della media nazionale del 57%.
Lavorano poco più di 30 neolaureati su cento, un valore inferiore alla media nazionale del 46%. Tra gli occupati, il 16,5% è dedito esclusivamente al lavoro, il 13,7% coniuga la laurea specialistica con il lavoro.
Continuano gli studi quasi 70 laureati su cento: il 56,1% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 13,7% studia e lavora.
Undici laureati di primo livello su cento - la media nazionale è del 9% - non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.
L’indagine ha coinvolto i 690 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo di Cagliari, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è, anche in questo caso, molto elevato: 92%.
Chi è occupato e chi cerca lavoro si divide quasi a metà: lavora il 39% e una quota di poco superiore (42%) invece cerca lavoro. Ma c’è anche il 19% dei laureati che continua la formazione. Nel confronto nazionale, come è stato riscontrato dalle indagini AlmaLaurea ad un anno dal conseguimento del titolo, pesa per il Mezzogiorno il contesto economico e produttivo: non sorprende dunque che il tasso di occupazione nazionale sia più elevato (57%).
Le laureate dell’Ateneo di Cagliari, come avviene a livello nazionale, risultano anche in questo caso penalizzate: guadagnano 838 euro mensili netti contro i 1.123 degli uomini.
RASSEGNA WEB
Google News,
Rapporto AlmaLaurea 2010: indice notizie online
University.it, 18.03.2010
Almalaurea, dati locali. Laureati di Torino e lavoro
IMG Press, 18.03.2010
Almalaurea, dati locali. Laureati di Messina e lavoro
Ansa, 17.03.2010 - Laureati: cresce disoccupazione
Rapporto Almalaurea, colpiti anche corsi forti come ingegneria
La Repubblica, 17.03.2010, Un anno da disoccupati
Laureati, la generazione senza prospettive
Il Sole 24 Ore, 17.03.2010
La crisi non risparmia i laureati
Virgilio Notizie, 17.03.2010
Almalaurea: sale disoccupazione ma premia laurea rispetto diploma
La crisi arriva pure all’Università: cala tasso di occupazione neolaureati
Tecnica della Scuola, 08.03.2010
Almalaurea: donne, dopo il titolo pensate ai figli