L’intervento del prof. Melis nell’ambito dell’indagine, avviata dalla VII Commissione, sul rapporto Università-imprese
13 February 2010
 
Cagliari, 13 febbraio 2010 - La “terza missione” e la nuova Governance degli atenei sono stati nei giorni scorsi al centro dell’intervento del Rettore dell’Università di Cagliari davanti alla VII Commissione permanente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata sulla comunicazione della Commissione europea recante “Dialogo università-imprese”. All’audizione erano presenti anche Corrado Petrocelli, rettore dell’Università di Bari, Paolo Boccardelli, docente di Economia e gestione delle imprese alla Luiss di Roma, e  alcuni rappresentanti di Confindustria.
 
Nell’intervento introduttivo, il Rettore Melis ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover ed i criteri utilizzati per la premialità stanno generando nella funzionalità degli Atenei. In particolare, ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento negli organici e nelle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto ai condizionamenti specifici dovuti all’insularità, penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio. Nella definizione dei parametri per misurare la produttività degli Atenei non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento (reddito medio regionale, tessuto produttivo e infrastrutture) al fine di garantire pari opportunità nella competizione.
 
Sulla Governance degli Atenei, il Rettore ha detto con forza che “occorre fare chiarezza ed evitare confusioni”. Riferendosi alla configurazione degli organi di governo previsti nei provvedimenti di riforma, il prof. Melis ha richiamato la necessità di distinguere i compiti strategici “da riservare al Senato Accademico - ha detto - da quelli gestionali. Serve un consiglio d’amministrazione che abbia la responsabilità operativa della gestione e risponda allo stesso Senato: in questo quadro si giustifica anche la presenza di competenze manageriali esterne”.
 
 “Il rapporto con il territorio è una missione difficile – ha detto il prof. Giovanni Melis ai componenti della Commissione Cultura – perché si tratta di compiere un salto culturale importante”.
 
Il Rettore ha ricordato ai parlamentari la fragilità del tessuto imprenditoriale sardo: “Con il nostro apporto contribuiamo ad attrarre risorse, come accade con i fondi comunitari – ha spiegato – Stiamo realizzando la Rete dell’innovazione e delle competenze. Cerchiamo di costruire occasioni di crescita per i nostri giovani attraverso i tirocini formativi. In particolare la Rete delle competenze, in collaborazione con l’Ateneo Sassarese e Sardegna Ricerche consentirà agli imprenditori di conoscere meglio le potenzialità scientifiche presenti nel territorio.
 
Il prof. Melis ha quindi espresso forte preoccupazione per “il flusso di giovani laureati che trovano impiego al Nord e nel resto del mondo, impoverendo il tessuto produttivo. E’ un problema, che però dimostra che sono bravi e preparati anche perché hanno saputo affrontare un percorso formativo spesso ad ostacoli”. Tra le difficoltà citate, i doppi turni delle scuole superiori, il pendolarismo ed il livello della preparazione in ingresso: “Per questo stiamo realizzando un potenziamento dell’orientamento e forme di sostegno alle carenze nella preparazione di base”.
 
Nella seconda parte del suo intervento, il Magnifico si è detto d’accordo sull’estensione del Programma Erasmus, ma ha sottolineato la difficoltà connessa alle continue variazioni dei corsi di laurea: “Consentiteci – ha detto – di mantenere stabile l’offerta formativa senza continue modifiche normative”.
 
(Ufficio Stampa e redazione web)
LA NOTIZIA SULLA STAMPA

 
UNIVERSITA’ CAGLIARI: AUDIZIONE RETTORE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
(AGI) - Cagliari, 13 feb. - La "terza missione" e la nuova Governance degli atenei sono stati nei giorni scorsi al centro dell’intervento del Rettore dell’Universita’ di Cagliari davanti alla VII Commissione permanente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata sulla comunicazione della Commissione europea recante "Dialogo universita’-imprese". All’audizione erano presenti anche Corrado Petrocelli, rettore dell’Universita’ di Bari, Paolo Boccardelli, docente di Economia e gestione delle imprese alla Luiss di Roma, e alcuni rappresentanti di Confindustria.
Nell’intervento introduttivo, - si legge in una nota - il rettore ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover ed i criteri utilizzati per la premialita’ stanno generando nella funzionalita’ degli Atenei. In particolare, ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento negli organici e nelle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto ai condizionamenti specifici dovuti all’insularita’, penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio. Nella definizione dei parametri per misurare la produttivita’ degli Atenei non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento (reddito medio regionale, tessuto produttivo e infrastrutture) al fine di garantire pari opportunita’ nella competizione.
Sulla governance degli Atenei, il rettore ha detto con forza che "occorre fare chiarezza ed evitare confusioni". Riferendosi alla configurazione degli organi di governo previsti nei provvedimenti di riforma, Melis ha richiamato la necessita’ di distinguere i compiti strategici "da riservare al Senato accademico - ha detto - da quelli gestionali. Serve un consiglio d’amministrazione che abbia la responsabilita’ operativa della gestione e risponda allo stesso Senato: in questo quadro si giustifica anche la presenza di competenze manageriali esterne". (AGI) Com-Cog (Segue)
 
UNIVERSITA’ CAGLIARI: AUDIZIONE RETTORE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI (2)
(AGI) - Cagliari, 13 feb. - "Il rapporto con il territorio e’ una missione difficile - ha detto Giovanni Melis ai componenti della Commissione Cultura - perche’ si tratta di compiere un salto culturale importante". Il rettore ha ricordato ai parlamentari la fragilita’ del tessuto imprenditoriale sardo: "Con il nostro apporto contribuiamo ad attrarre risorse, come accade con i fondi comunitari", ha spiegato. "Stiamo realizzando la Rete dell’innovazione e delle competenze. Cerchiamo di costruire occasioni di crescita per i nostri giovani attraverso i tirocini formativi. In particolare la Rete delle competenze, in collaborazione con l’Ateneo aassarese e Sardegna Ricerche consentira’ agli imprenditori di conoscere meglio le potenzialita’ scientifiche presenti nel territorio.
Melis ha quindi espresso forte preoccupazione per "il flusso di giovani laureati che trovano impiego al Nord e nel resto del mondo, impoverendo il tessuto produttivo. E’ un problema, che pero’ dimostra che sono bravi e preparati anche perche’ hanno saputo affrontare un percorso formativo spesso ad ostacoli". Tra le difficolta’ citate, i doppi turni delle scuole superiori, il pendolarismo ed il livello della preparazione in ingresso: "Per questo stiamo realizzando un potenziamento dell’orientamento e forme di sostegno alle carenze nella preparazione di base".
Nella seconda parte del suo intervento, il rettore si e’ detto d’accordo sull’estensione del Programma Erasmus, ma ha sottolineato la difficolta’ connessa alle continue variazioni dei corsi di laurea: "Consentiteci - ha detto - di mantenere stabile l’offerta formativa senza continue modifiche normative". (AGI) Com-Cog

L’Unione Sarda di domenica 14 febbraio 2010
Cronaca di Cagliari – pagina 18
«Più fondi per evitare la fuga dei cervelli»
Università. Il rettore dell’ateneo cagliaritano ascoltato dalla commissione Cultura della Camera
 
La missione degli atenei sardi e i nuovi organismi di gestione delle università sono stati nei giorni scorsi al centro dell’intervento del rettore dell’Università davanti alla commissione Cultura della Camera dei deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione europea sul dialogo tra università e imprese. All’audizione erano presenti anche Corrado Petrocelli, rettore dell’Università di Bari, Paolo Boccardelli, docente di Economia e gestione delle imprese alla Luiss di Roma, e alcuni esponenti di Confindustria.
I TAGLI Giovanni Melis, davanti ai deputati, ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover e i criteri utilizzati per la premialità stanno generando nell’operatività degli Atenei. In particolare, il rettore dell’università sarda ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento degli organici e delle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto alla specificità sarda dovuta all’insularità, «penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio». Nella definizione dei parametri per misurare la produttività degli atenei, inoltre, Melis ha spiegato che «non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento (reddito medio regionale, tessuto produttivo e infrastrutture) al fine di garantire pari opportunità nella competizione». Melis ha ricordato ai parlamentari la fragilità del tessuto imprenditoriale sardo: «Con il nostro apporto contribuiamo ad attrarre risorse, come accade con i fondi comunitari», ha spiegato, «e cerchiamo di costruire occasioni di crescita per i giovani con i tirocini formativi. In particolare la Rete delle competenze, in collaborazione con l’ateneo sassarese e Sardegna Ricerche consentirà agli imprenditori di conoscere meglio le potenzialità scientifiche presenti nel territorio».
L’ISOLA Melis, peraltro, ha anche espresso forte preoccupazione per «il flusso di giovani laureati che trovano impiego al Nord e nel resto del mondo, impoverendo il tessuto produttivo. È un problema, che però dimostra che sono bravi e preparati anche perché hanno saputo affrontare un percorso formativo spesso ad ostacoli». Tra le difficoltà citate, i doppi turni delle scuole superiori, il pendolarismo e il livello della preparazione in ingresso.
LA RIFORMA Sugli organismi di gestione degli Atenei, Melis ha detto che «occorre fare chiarezza ed evitare confusioni», riferendosi alla riforma. Secondo il rettore, è necessario distinguere i compiti strategici «da riservare al Senato Accademico da quelli gestionali. Serve un consiglio d’amministrazione, magari anche con competenze manageriali esterne, che abbia la responsabilità operativa della gestione e risponda allo stesso Senato».

La Nuova Sardegna di domenica 14 febbraio 2010
Pagina 1 - Cagliari
Il rettore in Parlamento per spiegare i guai dell’università sarda sotto riforma
 
CAGLIARI. La «terza missione» e la nuova governance degli atenei sono stati al centro dell’intervento del rettore Melis davanti alla VII Commissione della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata per incarico dell’Ue.
 Tema dell’indagine, il «Dialogo università-imprese». Il rettore ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover ed i criteri utilizzati per la premialità stanno generando nella funzionalità degli atenei. In particolare, ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento negli organici e nelle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto ai condizionamenti specifici dovuti all’insularità, penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio. Nella definizione dei parametri per misurare la produttività degli Atenei non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento al fine di garantire pari opportunità nella competizione. Sulla governance degli Atenei, il rettore ha detto con forza che «occorre fare chiarezza ed evitare confusioni». Riferendosi alla configurazione degli organi di governo previsti nella riforma, Melis ha richiamato la necessità di distinguere i compiti strategici «da riservare al Senato accademico - ha detto - da quelli gestionali». Il rettore ha ricordato ai parlamentari la fragilità del tessuto imprenditoriale sardo.

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