Secondo l’assessore regionale alla pubblica istruzione
08 January 2010

“Nessuna discriminazione nel bando per l’attribuzione degli assegni di merito, ma solo misure puntuali e a favore dei giovani studenti meritevoli”. Lo ha precisato l’assessore della Pubblica istruzione Maria Lucia Baire sottolineando come il bando, pubblicato il 31 dicembre scorso, preveda disposizioni e criteri a vantaggio esclusivamente del merito e, quindi, del regolare andamento negli studi all’Università.
“Il requisito dei 25 anni al momento della 1^ immatricolazione punta proprio a sostenere lo studio dei giovani sardi, diversamente da quanto accaduto con il bando precedente, pubblicato nel luglio del 2008, con cui il beneficio, in alcuni casi, è stato erogato anche ad adulti, peraltro già inseriti nel mondo del lavoro”, ha puntualizzato l’assessore.
“Trovo, inoltre, pretestuose le lamentele sollevate dai consiglieri regionali del Partito Democratico sia per l’adozione della media aritmetica che per la rinuncia alla borsa di studio concessa dall’Ersu”. Per l’assessore Baire, la media semplice, scelta sulla base di analisi statistiche, risponde alla necessità di non discriminare quegli studenti che, iscritti in alcune facoltà, sostengono ancora gli esami in annualità senza la previsione dei crediti formativi (CFU), escludendo così la possibilità di applicazione della media ponderata, la cui reintroduzione è stata, invece, sollecitata dal gruppo consiliare del Pd.
“Riguardo, infine, la restituzione della borsa di studio rilasciata dall’Ersu”, ha puntualizzato l’assessore, “si è portata avanti una vera e propria “azione di salvataggio” degli studenti esclusi dal beneficio per l’incompatibilità tra la borsa Ersu e gli assegni di merito, scartando dunque l’ipotesi di adottare il sistema del conguaglio. Il vincolo di opzione tra i due contributi scaturiva, infatti, dalle prescrizioni comunitarie del Por 2000-2006, fonte di finanziamento del bando per i diplomati nell’anno scolastico 2007-2008. Con l’ultimo bando, essendo nel frattempo venuta meno l’incompatibilità tra le due tipologie di sostegno agli studi, è stato nuovamente previsto il meccanismo dell’erogazione a differenza”.

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