Un altro passo avanti nella "terza missione" dell’Università
09 February 2010
 
   
 
Cagliari, 9 febbraio 2010 - La formazione e la ricerca devono assumere un ruolo realmente primario negli obiettivi programmatici delle Istituzioni locali, per assegnare alla conoscenza ed al capitale umano effettivo e concreto valore strategico; università e sistema delle imprese devono attivare occasioni di confronto e condivisione sui percorsi formativi, di ricerca e di trasferimento tecnologico e favorire forme strutturate di collaborazione. Sono i principali obiettivi del Protocollo d’intesa siglato questa mattina da Università degli studi di Cagliari e Associazione Industriali delle Province della Sardegna Meridionale.
 
il rettore, prof. Giovanni Melis“E’ un accordo che segue di pochi giorni quello raggiunto con la Provincia – ha detto il Rettore, prof. Giovanni Melis – e insieme si inseriscono nella strategia dell’Ateneo che vuol mettere le sue competenze al servizio del territorio, consentendo al sistema regionale di superare l’attuale fase di crisi e realizzare condizioni infrastrutturali stabili”.
 
Alberto ScanuSi tratta, ancora una volta, di un passo avanti nella “terza missione” dell’Università, che si apre al territorio e collabora allo sviluppo. “Vogliamo diffondere la cultura del dialogo tra Università e impresa- ha detto il presidente dell’Associazione Industriali delle Province della Sardegna Meridionale, Alberto Scanu – soprattutto nei settori della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo”.
 
Le priorità sulle quali Ateneo e Associazione degli Industriali puntano sono azioni concertate su ricerca, Innovazione e trasferimento tecnologico (per favorire la nascita di nuove imprese attraverso procedure di spin off a partire dalla ricerca universitaria); formazione tecnica e manageriale e sostegno all’auto imprenditorialità (promuovendo la specializzazione tecnica e manageriale dei profili in uscita dagli studi universitari attraverso lo sviluppo di percorsi di alta formazione), e l’offerta formativa universitaria, l’orientamento e l’inserimento lavorativo, sia attraverso una maggiore coerenza tra profili in uscita e fabbisogni del sistema produttivo, sia attraverso attività di orientamento.
Nel Protocollo, prevista la possibilità di istituire corsi di alta formazione: “Si tratta di attività rivolte ai Paesi del Nord-Africa – ha spiegato il rettore – i quadri di quella zona possono diventare, opportunamente formati, punti di riferimento per le nostre imprese”.
 
Già attive forme di collaborazione attraverso il Forgea: “Da tempo si tengono nelle sedi di Iglesias corsi intensivi – ha sottolineato il pro-rettore per l’innovazione e le attività produttive, prof. Raimondo Ciccu – rivolti al personale delle imprese e delle Pubbliche amministrazioni di quei Paesi. Si tratta ora di ampliare la nostra offerta formativa”. In programma un Master in Egitto su tematiche ambientali, in corso di definizione un accordo con la Giordania sul problema della desertificazione.
 
Tra le finalità dell’accordo c’è anche il rafforzamento dell’Industrial Liaison Office dell’Università e il comune impegno nelle attività finanziate dai fondi europei, con riferimento al progetto “Innova.re”. Sullo sfondo il protocollo d’intesa tra la Conferenza dei Rettori (CRUI) e Confindustria nazionale, siglato nel 1993 e aggiornato nel 2001 per favorire la collaborazione tra mondo della formazione e della ricerca e sistema delle imprese, e la legge regionale n.7, “Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna”. Ma l’accordo siglato ha le sue basi anche nell’Intesa del maggio 2008 tra Stato, Regione e Atenei Sardi per lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca, e – non ultimo - nei documenti della Commissione Europea sulla futura strategia “UE 2020”, che   prevedono una più stretta cooperazione tra università e mondo imprenditoriale, maggiore apertura al cambiamento e la diffusione di una cultura imprenditoriale ispirata da un atteggiamento più positivo verso il rischio e dalla capacità di innovare.
 
Sull’attuazione del Protocollo vigilerà un Comitato di indirizzo, composto dai vertici delle due istituzioni assistiti dai rispettivi staff tecnici.
 
(Ufficio stampa e redazione web - le fotografie sono di Francesco Cogotti)
 
Per la gestione tecnica del Protocollo d’intesa siglato con Confindustria, gli interessati possono rivolgersi alle Direzioni interessate e ai Prorettori competenti.
Per gli aspetti politici, i responsabili dell’intesa sono i vertici delle due amministrazioni.
 

 
LA NOTIZIA SULLA STAMPA

 
ATENEO CAGLIARI:INTESA CON CONFINDUSTRIA SU FORMAZIONE E SVILUPPO
(AGI) - Cagliari, 9 feb. - Implementera’ la nascita di nuove imprese attraverso procedure di spin-off a partire dalla ricerca universitaria e aprira’ la strada a una scuola di alta formazione di livello internazionale il protocollo d’intesa fra universita’ di Cagliari e Confindustria della Sardegna meridionale firmato stamane dal rettore Giovanni Melis e dal presidente dell’organizzazione degli industriali Alberto Scanu.
   I due enti gia’ collaborano da tempo, ma con l’accordo triennale valido fino al 31 dicembre 2010 (rinnovabile) si propongono di strutturare le attivita’ comuni, anche attraverso un comitato d’indirizzo composto dal rettore e dal presidente dell’Associazione degli industriali del Sud Sardegna e dai rispettivi staff tecnici. L’organismo dovra’ riunirsi almeno una volta a trimestre e alla fine di ogni anno redigera’ un sintetico rapporto sulle iniziative avviate e sui risultati raggiunti.
   Sono una trentina le idee per imprese innovative scaturite dalle ricerche dell’universita’ di Cagliari. Quelle avviate in spin-off sono una quindicina, di cui una dozzina gia’ operative, in particolare nei settori dell’Ict, biomedicina e biotecnologie, gli stessi che potranno costituire il perno della scuola di alta specializzazione destinata ad attrarre neolaureati in particolare dei Paesi del Nordafrica. L’iniziativa punta a formare quadri che possano diventare riferimento delle industrie italiane nel bacino del Mediterraneo anche in amministrazione di imprese e attivita’ minerarie. Un’esperienza simile e’ gia’ stata avviata nella sede universitaria di Iglesias con Forgea (Formazione geoambientale), corsi intensivi di una decina di giorni a invito, finanziati anche con fondi Unesco, per una trentina di studenti e ricercatori provenienti dal Nord Africa che si tengono tre volte l’anno su temi specifici. (AGI) Rob (Segue)
 
ATENEO CAGLIARI:INTESA CON CONFINDUSTRIA SU FORMAZIONE E SVILUPPO (2)
(AGI) - Cagliari, 9 feb. - La cultura dell’innovazione e il trasferimento tecnologico saranno incentivati anche con il rafforzamento dell’Industrial Liaison Office dell’ateneo, un ufficio operativo dal 2008 che promuove attivita’ innovative finanziato con fondi regionali e del Miur.
   Attraverso la collaborazione con Confindustria, l’universita’ punta anche a facilitare l’ingresso di laureati e ricercatori nel mondo del lavoro, segnalando alle imprese gli studenti piu’ meritevoli inseriti in una "golden list". Potrebbe essere piu’ facile, inoltre, per gli universitari accedere a stage e tirocini formativi in azienda, oltre che assistere a lezioni tenuti da professori esterni (docenze extraccademiche). Nel protocollo, infine, si fa riferimento a iniziative di formazione permanente per rispondere alle richieste di nuove professionalita’ e aggiornare quelle esistenti, assecondando l’evoluzione del mercato anche in termini di progresso tecnologico.(AGI) Rob
 
ATENEO CAGLIARI: RETTORE, PIANO COMUNE TENGA CONTO DEI PENDOLARI
(AGI) - Cagliari, 9 feb. - "Ogni giorno su Cagliari orbitano almeno 19.000 studenti universitari pendolari. Mi auguro che il piano strategico di sviluppo del comune di Cagliari tenga conto delle loro esigenze". E’ l’auspicio espresso dal rettore dell’ateneo di Cagliari, Giovanni Melis, stamane durante la presentazione del protocollo d’intesa su formazione e sviluppo siglato con l’Associazione degli industriali delle Province meridionali della Sardegna.
   I servizi di accoglienza (alloggi, mense, spazi di studio) sono cruciali anche per sviluppare rapporti di collaborazione con altre universita’ - e’ stato sottolineato stamane da Melis e dal presidente dell’Associazione industriali, Alberto Scanu - e ospitare studenti e ricercatori stranieri, ampliando l’attrattivita’ di Cagliari anche come citta’ universitaria. (AGI) Rob

 
L’Unione Sarda di mercoledì 10 febbraio 2010
Cagliari – pagina 22
Università, accordo con le imprese
Il rettore: nuova sinergia per la formazione e lo sviluppo
Con la firma del protocollo d’intesa parte la collaborazione con il mondo di Confindustria
 
Sempre più stretta la collaborazione tra l’Ateneo cagliaritano e le imprese per lo sviluppo del territorio.
Da una parte i laureati, dall’altra il mercato del lavoro. In mezzo una distanza siderale, motivo per cui domanda e offerta non sempre si incrociano. Per colmare il vuoto è importante rafforzare il legame tra imprese e Università, attivando occasioni di confronto sui percorsi formativi, di ricerca e di trasferimento tecnologico nel segno di una reciproca collaborazione.
INTESA Così con il protocollo d’intesa firmato ieri dal rettore Giovanni Melis e dal presidente di Confindustria Sardegna meridionale, Alberto Scanu, si fanno più strette le sinergie tra il mondo accademico e imprenditoriale per favorire l’orientamento e l’avviamento al lavoro di studenti, laureandi e laureati. Un nuovo tassello all’interno di un percorso che già nel passato ha portato le due istituzioni a collaborare per lo sviluppo del territorio, aumentando le opportunità di lavoro per chi esce dall’Università, accrescendo il numero di stage nelle aziende e rispondendo ai bisogni che emergono dal mondo delle imprese isolane. «In un momento di crisi - ha sottolineato il presidente degli industriali cagliaritani durante la sigla dell’accordo nella sede di viale Colombo - l’intesa assume un significato particolarmente rilevante per diffondere la cultura del dialogo tra il mondo universitario e le imprese soprattutto nei settori della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo». È il secondo protocollo per l’Ateneo cagliaritano impegnato a portare avanti quella che chiama “terza missione”. «L’accordo segue di pochi giorni quello raggiunto con la Provincia - ha detto il rettore di Cagliari - e insieme si inseriscono nella strategia dell’Ateneo che vuol mettere le sue competenze al servizio del territorio, consentendo al sistema regionale di superare l’attuale fase di crisi e realizzare condizioni infrastrutturali stabili».
ALTA FORMAZIONE Tanti gli obiettivi del protocollo che punta in alto, anche a una scuola di specializzazione internazionale nel Mediterraneo per studenti sardi e stranieri, soprattutto del Nord Africa, gestita assieme da Università e imprenditori isolani. «Se vogliamo rafforzare le condizioni dello sviluppo - ha spiegato Melis - dobbiamo investire e formare “quadri” che un domani possano diventare punti di riferimento per le imprese». D’altra parte, ha aggiunto Scanu, «una scuola di questo tipo manca nel nostro mercato del lavoro dove si sente la necessità di un continuo aggiornamento. Cagliari può essere una delle antenne nel bacino del Mediterraneo». Altre forme di collaborazione sono attive attraverso il Forgea (consorzio partecipato dall’Università): «A Iglesias si tengono già corsi-full immersion - ha ricordato il prorettore per l’Innovazione Raimondo Ciccu - per il personale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di quei Paesi. L’offerta formativa deve essere ampliata: abbiamo in programma un master in Egitto sull’ambiente e un accordo con la Giordania per combattere la desertificazione». (c.ra.)

La Nuova Sardegna di mercoledì 10 febbraio 2010
Pagina 2 - Cagliari
Formazione e ricerca: la grande sfida 
Università e Confindustria hanno firmato un accordo strategico 
 
CAGLIARI. Nei progetti di sviluppo locale la formazione e la ricerca devono assumere un ruolo realmente primario, per assegnare alla conoscenza e al capitale umano un effettivo e concreto valore strategico. Per questo comune obiettivo università e imprese devono attivare subito percorsi di confronto su formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. È questa la vinzione dell’Associazione industriali e dell’università, che ieri mattina, con il presidente Alberto Scanu e il rettore Giovanni Melis, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. Oltre a ricerca, innovazione e alte tecnologie, le altre linee guida messe nero su bianco nell’accordo riguardano la formazione e il sostegno all’auto imprenditorialità, puntando sulla specializzazione tecnica e manageriale dei laureandi.
Un altro aspetto importante dell’intesa è incentrato su offerta universitaria, orientamento e inserimento lavorativo, attraverso una maggiore coerenza tra studi e fabbisogno del sistema produttivo.
 Nel capitolo dedicato a ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, l’accordo appena sottoscritto servirà a ‹‹promuovere l’incontro tra domanda e offerta universitaria di base - si legge nel documento - favorire la nascita di nuove imprese anche attraverso la procedura di spin off a partire dalla ricerca universitaria. E ancora: valorizzare i centri di competenza tecnologica e rafforzare l’azione di rapporto diretto università-impresa».
Sul versante della formazione tecnica e manageriale e sull’auto impiego, l’Assoindustriali e l’università intendono inoltre ‹‹attiveranno una scuola di alta formazione di livello internazionale finalizzata a garantire ai giovani neolaureati un efficace inserimento nel mondo del lavoro - recita l’accordo - e un centro di eccellenza tematico in grado di attrarre studenti, ricercatori, professionisti e imprenditori di altri paesi, con particolare riferimento all’area mediterranea››.
 Infine, per rafforzare il rapporto tra impresa e università, insieme punteranno sull’adeguamento dell’offerta formativa e elaboreranno ricerche e indagini sul territorio sui fabbisogni educativi e di competenza del sistema delle imprese nel breve, medio e lungo termine.
Un ruolo preminente avranno inoltre l’e-learning, le attività di orientamento e la formazione permanente.
 Questo è stato il primo passo, adesso l’accordo dovrà incidere davvero sulla voglia di ripresa economica non solo degli imprenditori, ma anche dell’università. (ps)
 
Pagina 2 - Cagliari
L’APPELLO 
Più attenzione e servizi per gli studenti pendolari 
 
CAGLIARI. ‹‹Ogni giorno sulla città orbitano almeno 19 mila studenti universitari pendolari. Mi auguro che il piano strategico di sviluppo del Comune tenga conto delle loro esigenze››. È l’auspicio espresso dal rettore Giovanni Melis durante la presentazione del protocollo d’intesa con l’Assoindustriali. ‹‹I servizi di accoglienza sono cruciali anche per sviluppare rapporti di collaborazione con altre università - ha sottolineato - e ospitare studenti e ricercatori stranieri, incrementando il richiamo di Cagliari anche come città universitaria››. È il problema dell’accoglienza degli studenti le varie amministrazioni non sono riuscite ancora ad affrontarlo come avrebbero dovuto. (ps)

 
Il Sardegna di mercoledì 10 febbraio 2010
Grande Cagliari – pagina 17
Formare i dirigenti del Mediterraneo
Ateneo. Nell’accordo tra Università e Confindustria anche il supporto a imprese creative di ICT e biotecnologie
 
Implementerà la nascita di nuove imprese attraverso procedure di spin-off a partire dalla ricerca universitaria e aprirà la strada a una scuola di alta formazione di livello internazionale il protocollo d’intesa fra università e Confindustria firmato ieri dal rettore Giovanni Giovanni Melis Melis e dal presidente degli industriali Alberto Scanu. Con L’accordo triennale valido fino al 31 dicembre 2013 si propongono di strutturare le attività comuni, guidate da un comitato d’indirizzo composto dal rettore e dal presidente dell’associazione. Sono una trentina le idee per imprese innovative scaturite dalle ricerche dell’università. Quelle avviate in spin-off sono una quindicina, di cui una dozzina già operative, in particolare nei settori dell’Ict, biomedicina e biotecnologie, gli stessi che potranno costituire il perno della scuola di alta specializzazione destinata ad attrarre neolaureati in particolare dei Paesi del Nordafrica. L’iniziativa punta a formare quadri che possano diventare riferimento delle industrie italiane nel bacino del Mediterraneo anche in amministrazione di imprese e attività minerarie. Un’esperienza simile è già stata avviata nella sede universitaria di Iglesias con Forgea (Formazione geoambientale). ■  
 

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