06 July 2009
COMUNICATO STAMPA di LUNEDI' 6 LUGLIO 2009
 
Giovedì 9 luglio, alle ore 11, presso l’aula del Centro CINSA, ex Clinica Medica - Via San Giorgio 12, avra’ luogo la Conferenza stampa di presentazione della società Dense Nanonostructured Materials nata da ricerche dell’Università di Cagliari nel campo dei materiali densi nanostrutturati per settori dell’aeronautica, dell’aerospazio, dei trasporti, dell’energia e delle infrastrutture o per altri settori ad alta tecnologia.
 
Saremo grati della vostra presenza.
 
 

  
NOTA
 
Il 2 Luglio 2009 e’ stato costituito lo spin-off  accademico DNM (Dense Nanostructured Materials) Srl.
 
L’azienda, la cui composizione societaria è attualmente così suddivisa, 25% Prof. G. Cao, 10% Prof. R. Orrù, 10% Ing. A. Cincotti, 10% Ing. A.M. Locci, 15% COREM Srl, 20% SFIRS SpA, 10% Università di Cagliari, è stata costituita con un capitale sociale di Euro 10000,00  con lo scopo di svolgere attività di ricerca, di sperimentazione, ideazione, sintesi, produzione, realizzazione, trasformazione, impiego, e commercializzazione, nel settore pubblico e in quello privato, di materiali densi nanostrutturati di qualunque tipo e dimensione a carattere innovativo per settori dell’aeronautica, dell’aerospazio, dei trasporti, dell’energia e delle infrastrutture o per altri settori ad alta tecnologia.
 
L’azienda, che ha sede a Sestu in Viale Monastir al km 7.3,  produrrà principalmente materiali densi nanocristallini le cui proprietà meccaniche siano significativamente superiori a quelle degli omologhi materiali microcristallini.
 
L’impresa potrà godere nei primi tre annni del finanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a seguito dell’approvazione del progetto "Sviluppo ed ottimizzazione della tecnologia SPS (Spark Plasma Sintering) per la produzione di materiali nanostrutturati densi" dell’importo di Euro 698800,00 a valere sui fondi FAR.
 
L’azienda intende aggredire il mercato dei materiali densi nanocristallini stimato in 15 miliardi di euro, attraverso lo sfruttamento di tecnologie proprietarie o di brevetti in fase di sottomissione e facendo ricorso a manodopera qualificata le cui competenze sono state acquisite per lo più in Sardegna nell’ambito delle strutture di alta formazione che in tal modo permettono il raggiungimento di adeguati sbocchi occupazionali.

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