VIDEONOTIZIA - A Cagliari il punto sulla Riforma Brunetta
26 June 2009

  A Cagliari si parla della riforma Brunetta 

Videonotizia realizzata dal centro di produzione UnicaTV



“Dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato”: nelle parole del professor Alessandro Spano, docente di Economia aziendale, per la Pubblica amministrazione c’è la sfida della quale si è discusso durante un seminario che ha offerto un’approfondita analisi di coerenza degli strumenti manageriali con le finalità della legge delega 15/2009 e dello schema di decreto legislativo approvato dal Governo nel maggio scorso, i due provvedimenti meglio noti come “Riforma Brunetta”. L’iniziativa è stata curata dai docenti dell’area pubblica amministrazione del Dipartimento di Ricerche aziendali.


il prof. Marco VillaniDopo i saluti del rettore, prof. Pasquale Mistretta, e del preside di Economia, prof. Aldo Pavan, ha preso la parola il prof. Marco Villani (nella foto), direttore generale del Formez e uno tra gli autori della riforma: “Vogliamo che la Pubblica amministrazione – ha spiegato chiarendo che si tratta della prima riforma della legislatura – sia vista come una vela che deve aprirsi per prendere il vento della ripresa, perché bisogna permettere alla società italiana di rilanciarsi in questo momento di crisi”.


Per far questo, secondo il direttore del Formez “occorre sfruttare tutti i cantieri riformisti aperti in Italia, come quello federalista. L’innovazione deve riguardare tutti i livelli della pubblica amministrazione e ha i suoi cardini nella valorizzazione del merito e nell’incentivazione della produttività. La scommessa dell’innovazione amministrativa passa attraverso la valorizzazione del personale, premiando i meritevoli e punendo i cosiddetti fannulloni”. Villani ha poi ricostruito i passaggi parlamentari che, in un clima di condivisione e di ascolto, specie al Senato, hanno permesso tempi celeri per l’approvazione dei primi provvedimenti. “Il merito dei lavoratori – ha sottolineato – va premiato in base a criteri oggettivi, ed in tempi rapidi è necessario arrivare a parlare di ‘lavoro pubblico’, non più di pubblico impiego”.


dott. Sandro MameliSandro Mameli (nella foto), componente dello staff del Ministro per l’Innovazione e la Pubblica amministrazione, ha spiegato in che modo saranno strutturati i nuovi processi di valutazione delle performance dei dipendenti dello Stato. Il dottor Mameli, funzionario comunitario attualmente distaccato presso il Governo, ha illustrato i punti di contatto tra le norme introdotte in Italia e le legislazioni di altri Paesi membri dell’Unione, tra cui Spagna e Francia. Sul modello di questi due Paesi, è stata ad esempio prevista un’Autorità di accompagnamento che emana le linee-guida e accredita gli organismi indipendenti di valutazione (che sostituiranno gli attuali nuclei interni ai vari enti pubblici).


“Sappiamo bene – ha chiarito Mameli – che non bastano i soldi a risolvere il problema della motivazione dei dipendenti pubblici: la Pubblica amministrazione, dopo aver fatto partecipare gli stakeholder alla definizione degli obiettivi, con le nuove norme dovrà render conto dei risultati raggiunti”.


I principi base del nuovo sistema di premialità, e della meritocrazia che il Ministro vuole introdurre, sono i bonus, le progressioni e l’accesso a percorsi di formazione culturale e miglioramento professionale. Previsto anche, come strumento essenziale, il Piano per la trasparenza e l’integrità, proposto durante i lavori parlamentari dal professor Pietro Ichino, oggi senatore del Partito democratico. “C’è il rischio – ha avvertito Mameli richiamando il ruolo decisivo della dirigenza nell’attuazione delle nuove norme – che senza una forte leadership politica a governare il cambiamento, tutto diventi adempimento burocratico”.


Il professor Alessandro Spano ha quindi spiegato come gli obiettivi della Riforma si presentino coerenti con i sistemi di controllo manageriale: “Di recente sempre più spesso nelle norme troviamo clausole valutative – ha detto il docente della facoltà di Economia – si fa sempre più spazio alla cultura del risultato, e non solo dell’adempimento: per avere la speranza che provvedimenti di questo tipo si traducano in realtà, occorre che un sottile ‘filo dorato’ unisca le fasi del processo ed i protagonisti del cambiamento”.


E di riforme ha parlato anche l’assessore regionale alla Programmazione, Giorgio La Spisa: “Entro settembre – ha detto – presenteremo il Programma regionale di sviluppo, ma siamo alle prese con i limiti del Patto di stabilità: il vero problema è spendere le risorse. Lo sviluppo economico non può essere pianificato, ma il compito delle istituzioni è sostenerlo verso obiettivi condivisi”.


“Il Programma regionale di sviluppo – ha anticipato l’esponente della Giunta regionale – sarà accompagnato da una serie di disegni di legge, con l’obiettivo di snellire le procedure, eliminare la duplicazione di funzioni attualmente esistente all’interno dell’amministrazione, riformare le competenze di Giunta e Consiglio regionale e cancellare i doppioni. Serve una vera razionalizzazione e una revisione della contabilità regionale, ferma a modelli degli anni ’70. Sarà rivisto anche il sistema degli incentivi alle imprese, che troppo spesso ha creato problemi”. All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore regionale agli Affari Generali e Riforma, Maria Paola Corona.


Nella seconda parte della mattinata, gli interventi del professor Gianni Loy, ordinario di Diritto del Lavoro, e di Luigi Ziccheddu, dirigente Inps, hanno ruotato intorno all’organizzazione, mentre di misurazione e di valutazione dei risultati hanno parlato rispettivamente il ricercatore di Economia aziendale, Alberto Asquer e il presidente del Nucleo di Valutazione dell’Asl 8, Luigi Minerba; e il prof. Armando Buccellato, ordinario di Programmazione e controllo, ed Enrico Rinaldi, dell’Ufficio regionale del controllo di gestione (SN).

 

Alcune immagini dell’evento

Il saluto del professor Pavan

Il saluto del professor Pavan

Sandro Mameli

Il dr. Sandro Mameli, componente staff Ministro Brunetta

tavolo dei relatori

Il tavolo della presidenza dei lavori

Maria Paola Corona, Giorgio La Spisa, Marco Villani

Gli assessori Corona e La Spisa e il prof. Marco Villani

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