Si &è; concluso il primo corso di diritto del lavoro in sardo
27 April 2009
Si sono svolti i primi esami di Deretu de su traballu, il corso di diritto del lavoro in sardo della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Cagliari cominciato il 2 marzo scorso.
 
Il titolare del corso  – il primo corso ufficiale in limba dell’ateneo cagliaritano - è il professor Gianni Loy; le lezioni, frequentate da una trentina di studenti, sono state tenute anche dai docenti Piera Loi ed Enrico Mastinu. La presenza di docenti originari di differenti zone dell’Isola ha permesso l’utilizzo di più varianti linguistiche, apprezzate dai partecipanti che hanno potuto rivolgere domande e richieste di chiarimenti ciascuno nel proprio dialetto.
 
Dal punto di vista didattico il corso ha avuto una durata complessiva di 30 ore suddivise in 15 lezioni di due ore ciascuna.
 
Il corso di Deretu de su traballu dà diritto a 5 crediti formativi per gli studenti della Facoltà di Scienze politiche e delle altre facoltà che hanno chiesto di seguirlo.
 
Gli studenti che hanno seguito il corso e superato l’esame potranno preparare la propria tesi di laurea nella disciplina di diritto del lavoro.
 
Informazioni più dettagliate sul corso, con i riferimenti alle lezioni tenute in questi mesi, sui seguenti siti web:
 
 

RASSEGNA STAMPA SULL’INIZIATIVA
1 – L’Unione Sarda di martedì 28 aprile 2009 (SCARICA IL PDF)
Prima pagina
Cagliari
Esami universitari in sardo
 
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Università. Epilogo positivo dopo il primo corso in limba organizzato in una facoltà
 “Deretu de su traballu”, passano tutti
Ieri in 30 hanno superato brillantemente l’esame in sardo
 
 Il docente: «Una proposta come la mia non può bastare, ma da qualche parte si deve pur cominciare a valorizzare la lingua». Nel corso degli anni, a diversi studenti è capitato di frequentare delle lezioni o quantomeno dei seminari in lingua sarda. Ad alcuni, particolarmente coraggiosi, è perfino riuscito di utilizzare la limba per discutere la propria tesi di laurea. A nessuno, però, finora era accaduto di seguire un intero corso universitario di diritto in campidanese, esami compresi.
Nessuno, eccetto i trenta volenterosi che più di un mese fa hanno accettato la proposta di Gianni Loy, ordinario di diritto del lavoro nella facoltà di Scienze politiche a Cagliari, e ieri, dopo cinque settimane di lezioni, hanno superato brillantemente l’orale in Deretu de su traballu .
GLI ARGOMENTI Come? Rispondendo (in sardo) a precise domande sui diritti e doveri de su meri e de su traballadori , sulle caratteristiche de su cuntratu de traballu , su sa cassa integratzioni e su licentziamentu collettivu . Gli stessi argomenti studiati dai colleghi che hanno seguito il corso in italiano, ma con un tocco di sardità in più.
IL METODO Dei trenta volenterosi che hanno seguito l’azzardo di Loy, molti avevano di mira l’esame finale, per il quale si sono preparati attraverso lo studio di un manuale (in italiano) e di un nutrito mazzo di dispense (comprendenti una traduzione in sardo dello Statuto dei lavoratori). Alcuni, invece, hanno seguito le trenta ore di lezione per puro piacere personale, senza l’assillo del voto e della media.
I PROTAGONISTI Alessio Asuni, ad esempio, avendo già la sua bella laurea in giurisprudenza, ha deciso di frequentare il corso per semplice curiosità. E così ha fatto anche Ernest Riva che, essendo iscritto in Ingegneria, dei crediti dell’esame di diritto del lavoro non avrebbe saputo che farsene. «Mi piaceva l’idea di sentire un professore che fa lezione in sardo», conferma il futuro ingegnere, «altrimenti non mi sarebbe mai venuto in mente di provare».
SARDO È BELLO Chi per una firma sul libretto, chi per un fatto culturale, tutti i frequentanti hanno comunque dimostrato un amore verso la limba davvero encomiabile. E soprattutto hanno messo in chiaro che per loro il sardo non è folklore o una cosa di cui vergognarsi. Anche se è evidente a tutti che il futuro della loro lingua non può essere salvato da un corso universitario.
IL DOCENTE «Ovviamente una proposta come la mia non può bastare», ammette Loy, «ma da qualche parte si deve pur cominciare. Io faccio il mio e spero che anche gli altri, nel loro piccolo, diano il loro contributo per una causa sacrosanta».
LORENZO MANUNZA
 
il linguista
«È necessario usarlo anche a casa»
   
«Ben vengano tutte le iniziative che puntano a diffondere l’uso del sardo e a superare quel senso di vergogna che certi giovani provano nell’utilizzarlo. Se però non ricominciamo a parlarlo nelle case, all’interno delle famiglie, il suo futuro resta comunque in bilico. Perché ciò che conta, per la vitalità di una lingua, è l’uso quotidiano che se ne fa».
Commentando l’idea del primo corso di diritto del lavoro in sardo, Giulio Paulis, glottologo e linguista, non spegne gli entusiasmi ma neppure si esalta. Mentre parla ha sotto mano ricerche recenti che mostrano come in campo linguistico, in Sardegna, nelle ultime generazioni si stia verificando «un’italianizzazione rapida e preoccupante, un predominio dell’italiano sulla limba così clamoroso da vanificare qualsiasi sforzo per arginarlo». E per questo giudica importante ma non decisivo l’utilizzo del sardo nel sistema dell’istruzione. «Se usato solo a scuola, il sardo si trasforma in una lingua straniera, non imparata dai genitori ma dai docenti - avverte Paulis - e così lo sforzo per la sua diffusione oltre che insufficiente rischia di diventare inutile. Senza l’uso domestico il futuro è grigio». (l. m.)
 
2 – La Nuova Sardegna di martedì 28 aprile 2009 (SCARICA IL PDF)
Pagina 1 - Cagliari
«Su traballu», esami di diritto in sardo 
In Scienze politiche terminato il primo corso universitario svolto interamente in limba 
di Roberto Paracchini 
 
 CAGLIARI. «No, non esti aitci su fundamentu legislativu de su licenziamentu collettivu...», Gianni Loy, professore ordinario di Diritto del lavoro nella facoltà di Scienze poliiche di Cagliari, è seduto nell’aula numero sei del palazzo univesitario di viale Fra Ignazio. Di fronte a lui c’è una studentessa che si corregge e poi risponde adeguatamente, sempre in sardo variante campidanese, a tutte le altre domande. Alla fine Giuliana Pillolla vedrà segnare un trenta sul suo libretto. Ieri mattina si sono svolti gli esami del primo corso ufficiale in lingua sarda di un insegnamento universitario.
 «Anche altre volte - ha spiegato poco prima Loy - ci sono stati esami che lo studente ha potuto sostenere in limba ma questo è il primo corso interamente svolto in sardo». Il docente di Diritto del lavoro, la mattina faceva le lezioni in italiano e, la sera, in campidanese: «Prima, naturalmente, l’ho comunicato al consiglio di facoltà».
 In Sardegna esiste una legge che «permette di rivolgersi alla pubblica amministrazione in sardo» e vi sono stati casi «di concorsi in cui si è dovuto chiamare un traduttore perchè uno dei commissari non conosceva la lingua locale». Loy, nella sua attività di docente, si rifà alla «Carta internaziionale per le lingue minoritarie».
 «Su sindacu», così il professore di Diritto appellava il primo cittadino nella scorsa consiliatura comunale di Cagliari, quando dai banchi dell’opposizione si rivolgeva al capo dell’esecutivo Emilio Floris. Stimato docente sia in campo nazionale che internazionale, Loy è coerente anche in famiglia: al figlio, che ha tre anni, parla in campidanese. «Credo - ha affermato - che quello che la lingua che abbiamo imparato da piccoli sia un qualcosa di importante e che la si debba trasmettere anche ai figli». E così il bimbo ora capisce e si esprime in sardo, in italiano e in spagnolo (la lingua della madre).
 Anche diverse altre volte Loy ha fatto entrare nell’ateneo l’uso della limba, «ma ho preferito non renderlo pubblico perchè non volevo sembrasse un qualcosa di folclorico». L’occasione di ieri, però, conclude l’iter di un atto ufficiale con una trentina di studenti che hanno seguito il corso e ascoltato le lezioni, oltre che in sardo campidanese, in arburense e in nuorese: le ultime due varienti da parte di Piera Loi ed Enrico Mastino, docenti della stessa matria in Giurisprudenza (e che hanno supportato Loy).
 Alla fine delle lezioni, gli studenti hanno risposto a una serie di domande, tra cui la comprensione delle altre varianti (con risposte affermative). «Deretu de traballu» è stato inoltre seguito sia da ragazze che ragazzi. Alcuni, come Alessio Asuni, già laureato in Giurisprudenza, hanno partecipato al corso perchè è bello «sentire questi argomenti in limba»; altre, come Denise Pisano, perchè «è molto interessante, inoltre gli stessi problemi di diritto mi sembra che si spieghino meglio in sardo»; oppure, come per Pierino Dessì, «perchè il campidanese è importante, anche per motivi di comunciazione durante il lavoro». Poi c’è anche lo studente di Ingegneria, come Ermes Riva che ha seguito le lezioni «in quanto si tratta di un fatto culturale interessante e insolito: un arricchimento»; e l’universitario di Lettere come Gian Carlo Secci, che rivela di voler fare «la prima tesi in sardo della mia facoltà: così ho fatto un po’ di esercizio».
 Intanto gli esami «de su traballu» continuano: «Cali tutela po’ sa discriminazioni e coment’esti discriminada sa femmina?». Al lato del professor Loy c’è Franco Meloni, dirigente amministrativo dell’ateneo cagliaritano e responsabile dello sportello per la lingua sarda dell’università, che ha appoggiato l’iniziativa di Scienze politiche «perchè è importnate che si chistionidi in limba».
1 – L’Unione Sarda di lunedì 27 aprile 2009
Cronaca di Cagliari Pagina 14
Esami in sardo a Scienze politiche
 
Con i primi esami interamente in sardo, che cominceranno alle 9 nell’aula 6 dell’ex Istituto Sordomuti di viale Sant’Ignazio 70, si conclude oggi il corso di Diritto del lavoro in limba della Facoltà di Scienze politiche (Sièntzias polìticas) cominciato il 2 marzo scorso. Titolare del corso - il primo svolto completamente in limba in un corso ufficiale dell’ateneo cagliaritano - è il professor Gianni Loy, ma le lezioni sono state tenute anche dai docenti Piera Loi ed Enrico Mastinu. Dal punto di vista didattico il corso ha avuto una durata complessiva di 30 ore suddivise in 15 lezioni di due ore ciascuna. Il corso di Deretu de su traballu dava diritto a 5 crediti formativi per gli studenti della Facoltà di Scienze politiche e delle altre facoltà che hanno chiesto di seguirlo. Informazioni sui siti web: http://people.unica.it/cursu/, o http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=7413&iso=19&is=7.
 
2  - Il Sardegna di lunedì 27 aprile 2009
Grande Cagliari – pagina 23
Diritto del lavoro
Primi esami in sardo in Scienze politiche
 
Si conclude oggi con i primi esami interamente in sardo che cominceranno alle 9 nell’Aula 6 dell’ex Istituto Sordomuti di viale Sant’Ignazio, il corso di diritto del lavoro in sardo della facoltà di Scienze politiche. Il titolare del corso – primo completamente in limba in un corso ufficiale dell’Ateneo cagliaritano – è il professor Gianni Loy.

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