I ricercatori del Dipartimento "B. Brodie" a Monserrato con gli studenti delle superiori
23 March 2009

 

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RASSEGNA STAMPA SULL’EVENTO

 

ALCUNE IMMAGINI DELLA CONVERSAZIONE NELLA CITTADELLA DI MONSERRATO

 
  VIDEONOTIZIA
Il magnete di neuroscienze

  

 

 
21 marzo 2009 - Si è chiusa questa mattina con una conversazione con i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze la Settimana del Cervello, l’iniziativa annuale dedicata in tutto il mondo a sollecitare la pubblica consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello. Anche il centro di eccellenza dell’Ateneo cagliaritano, guidato da Maria Del Zompo, fa parte del network mondiale che ogni anno organizza iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei disturbi e delle malattie psichiatriche. Nei giorni scorsi, si è svolto nei locali dell’Ersu di via Trentino un interessante cineforum sul tema.
 
Sono stati quasi 600 gli studenti delle prime classi di alcune scuole superiori (soprattutto dei licei cittadini) arrivati nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato per una mattinata con gli studiosi del dipartimento cagliaritano, capaci di illustrare un universo ancora troppo poco noto al grande pubblico, e alcune delicate tematiche che riguardano una parte sempre più ampia della popolazione.
I ricercatori dell’Università di Cagliari si sono alternati al microfono spiegando nei dettagli – con slide e filmati, e un linguaggio colloquiale e immediatamente comprensibile – i complicati meccanismi di funzionamento del cervello: Paola Devoto ha spiegato la struttura delle cellule nervose, Marco Pistis ha parlato di sensazioni e comunicazione cerebrale, Antonio Argiolas – che insegna a Scienze della Formazione – di paure ed emozioni, il neuropsichiatra infantile Alessandro Zuddas dei meccanismi di comportamento collegati con la maturazione del cervello. Maria Rosaria Melis ha spiegato il funzionamento dei recettori sensoriali discutendo con gli studenti sul funzionamento dei cinque sensi.
 
Liana Fattore, ricercatrice del CNR in forza al Dipartimento di Neuroscienze fondato da Gianluigi Gessa, ha invece spiegato ai ragazzi che “come si ammalano cuore e fegato, può ammalarsi anche il cervello. Ma anch’esso, come gli altri organi, può essere curato”. La dr.ssa Fattore si è quindi intrattenuta sugli effetti delle droghe e la tossicodipendenza, mettendo in guardia i presenti sulle conseguenti alterazioni della vita sociale.
 
E sull’invito ad una maggiore consapevolezza ha insistito Maria Del Zompo, docente di farmacologia dell’Ateneo e attuale direttrice del dipartimento di Neuroscienze, che ha voluto intervenire nel dialogo con un messaggio rivolto a quei ragazzi che sempre più spesso rischiano di ammalarsi di depressione e disturbo bipolare: “E’ una malattia indipendente dalla famiglia, dagli amici, dal censo – ha chiarito la professoressa rispetto a tante semplificazioni – improvvisamente una mattina ci si sveglia tristi. E lo si rimane tutto il giorno, di una tristezza che non passa da sola. Se vi accorgete che qualcosa non va, chiedete aiuto, e se vedete un vostro amico, un vostro compagno con questo problema, non deridetelo, ma aiutatelo a chiedere aiuto. Dobbiamo dire chiaramente che la depressione è un disturbo non peggiore di altri, che si cura, ma che bisogna riconoscere”.

Nell’interessante dibattito con gli studenti sono infine emersi tantissimi spunti, con alcune domande sugli attacchi di panico e sulla “dipendenza dalle tecnologie”. Anche in questo caso i ricercatori sono stati chiari: un uso esagerato e non regolato dei giochi elettronici può provocare un disturbo ossessivo-compulsivo.

20 marzo 2009 - Si chiude domattina con una conversazione con i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Cagliari la Settimana del Cervello, l’iniziativa annuale dedicata in tutto il mondo a sollecitare la pubblica consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello.
 
Gli studiosi del Centro di eccellenza cagliaritano dialogheranno domattina con centinaia di studenti delle prime classi delle scuole superiori, nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato a partire dalle 9.30. Seguirà una visita guidata ai poster predisposti dai ricercatori.
 
Questa sera, intanto, si conclude il cineforum organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze. Alle 20, nel cineteatro Nanni Loy dell’Ersu, in via Trentino, sarà proiettato il film di Ken Loach “My name is Joe”. Seguirà il commento d’eccezione del neurofarmacologo di fama mondiale Gianluigi Gessa, professore emerito dell’Ateneo.
 
Ulteriori informazioni possono essere consultate su http://www.unica.it/neuroscienze/congressi.htm

14 marzo 2009
- Anche il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Cagliari partecipa alla Settimana del Cervello, la ricorrenza annuale dedicata a sollecitare la pubblica consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello. L’iniziativa è il frutto di un enorme coordinamento internazionale.
 
A Cagliari, il programma è particolarmente fitto e interessante: si comincia con un cineforum, in collaborazione con l’Ersu, in cui saranno proiettate tre opere cinematografiche legate ai temi delle neuroscienze, con il commento d’eccezione di studiosi ed esperti della materia che discuteranno con esperti di cinema e comunicazione. Si tratta di tre film incentrati su diversi aspetti patologici del cervello per stimolare riflessioni e far emergere opinioni e pensieri, ma anche pregiudizi più o meno consolidati a livello inconscio. Il primo appuntamento, lunedì 16 marzo alle 20 al Cine-Teatro Nanni Loy, vedrà impegnato a commentare “Qualcuno volò sul nido del cuculo” il neurofarmacologo di fama mondiale Gianluigi Gessa, professore emerito dell’Ateneo cagliaritano, affiancato dal giornalista Mauro Manunza e dal ricercatore di Scienze della formazione Antioco Floris.
 
Si prosegue il 18 marzo alle 20, stavolta nella Sala Cosseddu, con “Mr. Jones”, il film con Richard Gere e Lena Olin con il commento della docente di Farmacologia Maria Del Zompo, e la partecipazione di Manunza e Floris. Chiude il ciclo, venerdì 20 marzo, nella Sala Cosseddu (inizio alle 20), “My name is Joe”: la pellicola di Ken Loach sarà presentato dal prof. Gianluigi Gessa.
 
Sabato 21 marzo, infine, nell’Aula Magna “A. Boscolo” della Cittadella universitaria di Monserrato, a partire dalle 9.30 si svolgerà una conversazione dei ricercatori di neuroscienze con i ragazzi delle prime classi degli istituti superiori. Prevista una conferenza divulgativa sui diversi temi delle neuroscienze e una visita guidata a poster che approfondiranno i temi trattati. Inoltre, sarà effettuato un "tour virtuale" dei laboratori del Dipartimento di Neuroscienze.
 
Ogni marzo, in tutto il mondo centinaia di manifestazioni portano i risultati più interessanti della ricerca scientifica a conoscenza del grosso pubblico. Finora, la campagna della Settimana del Cervello ha messo insieme più di 1.870 organizzazioni, associazioni di malati, agenzie governative, gruppi di servizio e organizzazioni professionali in 62 Nazioni, tutti impegnati nel comunicare i progressi della ricerca sul cervello.
 
Siti web sull’iniziativa
 
Approfondimenti
Perché il cinema per parlare del cervello e delle malattie ad esso collegate? Forse perché la sua capacità di creare mondi molto simili a quelli della realtà ci permette di ragionare su situazioni e problemi che incontra chi professionalmente si occupa dello studio del cervello e delle sue patologie. I disturbi della mente hanno da sempre ispirato numerosissimi artisti e registi, e il linguaggio cinematografico sembra rappresentare benissimo i molteplici aspetti della nostra psiche cogliendo i suoi complessi meccanismi e le sue potenzialità, come anche le conseguenze, spesso così devastanti ed evidenti, di un suo malfunzionamento. 
 
I film proposti, realizzati tutti nell’ultimo trentennio, affrontano queste problematiche da ottiche diverse e secondo modelli stilistici differenti. Talvolta la dimensione dominante è quella sociale, talaltra quella sentimentale, in fondo però c’è sempre una prospettiva che va oltre il semplice tema trattato e permette di riflettere sul mondo in cui viviamo. Quasi che le storie legate al cervello si prestino a costruire delle straordinarie metafore della nostra società.
 
Profili sintetici dei relatori del cineforum
Gian Luigi Gessa, già docente di Neuropsicofarmacologia dell’Università di Cagliari, è stato Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, del Centro di Eccellenza "Neurobiologia delle Dipendenze", e della Sezione di Cagliari dell’Istituto CNR di Neuroscienze. Ricercatore di fama mondiale nel campo delle neuroscienze, ed in particolare delle tossicodipendenze e dell’alcolismo, è attualmente Professore Emerito dell’Università degli Studi di Cagliari.
 
Maria Del Zompo si è laureata in medicina nell’Università di Cagliari, dove ha percorso tutte le tappe fino a diventare Docente di Farmacologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia. Ha frequentato come borsista per alcuni anni il NIMH di Bethesda (USA) ed attualmente è Direttore del Dipartimento di Neuroscienze “B.B. Brodie” della nostra Università. Tra i vari riconoscimenti, citiamo la sua appartenenza al comitato direttivo dell’International Society of Psychiatric Genetics (ISPG). E’ stata Pro-Rettore dell’Ateneo cagliaritano per circa un anno e mezzo.
 
Mauro Manunza, cagliaritano, giornalista, ha lavorato per 40 anni nel quotidiano L’Unione Sarda, di cui è stato vicedirettore per un decennio. Ha svolto la professione anche al di fuori della stampa quotidiana, con esperienze televisive. Fa parte dell’Unione dei giornalisti sportivi e dell’Unione dei giornalisti cattolici. E’ stato delegato regionale nell’Unicef. Ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna per 15 anni consecutivi (fino al giugno 2006). Ha insegnato materie giornalistiche nelle Università di Cagliari e di Sassari, e dal 2003 è docente di Deontologia e scrittura giornalistica nel Master biennale di giornalismo nell’ateneo sassarese.
 
Antioco Floris è ricercatore del Settore Scientifico Disciplinare "Cinema, fotografia, televisione" e insegna queste discipline alla Facoltà di Scienze della formazione di Cagliari. I suoi interessi di ricerca attualmente sono rivolti all’opera della regista tedesca Leni Riefenstahl e al cinema di ambiente sardo. Ha pubblicato saggi e volumi su Daniele Segre, Nanni Moretti, Nanni Loy, il cinema in Sardegna, Leni Riefenstahl, Luis Buñuel, Sergej M. Ejzenstejn e su Fabrizio De André.

 


 

Nell’ambito della Settimana del Cervello, il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Cagliari in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici, Geografici e Artistici ha organizzato un Cineforum (gratuito).


I film hanno come argomento tematiche delle Neuroscienze e saranno introdotti e discussi da docenti.

Qualcuno volò sul nido del cuculo 

(16 marzo 2009,  teatro Nanni Loy - Casa dello studente - Via Trentino);


Mr Jones

(18 marzo 2009,  Sala Cosseddu - Casa dello studente - Via Trentino);


My name is Joe

(20 marzo 2009,  Sala Cosseddu - Casa dello studente - Via Trentino). 

 

scarica la locandina

 
Per ulteriori informazioni si prega di rivolgersi alla segreteria del Dipartimento di Neuroscienze - Cittadella Universitaria di Monserrato
Telefono 070.6754307

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GALLERIA FOTOGRAFICA DELL’EVENTO

 

 

 

 

 

 

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 RASSEGNA STAMPA SULL’EVENTO

 

L’Unione Sarda di domenica 15 marzo 2009
Pagina 56 - Cultura
Neuroscienze
L’iniziativa cagliaritana
Tre film celebri per la Settimana del cervello
   
La settimana prossima sarà dedicata al cervello, alla sua ricchezza, alle sue debolezze, agli studi scientifici che impegnano migliaia di specialisti, ricercatori, istituti pubblici e privati in tutto il mondo. E, così come in tutto il mondo, anche Cagliari propone tre giornate di informazione, divulgazione e riflessione incentrate. Domani, mercoledì e venerdì verranno proiettati tre film di successo che affrontano problematiche legate ai complessi meccanismi della mente e ai progressi della neuroscienza. Le proiezioni saranno precedute e seguite da spiegazioni di carattere scientifico e artistico, affidate a esperti. Organizzato dal dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Cagliari con il dipartimento di Studi storici, geografici e artistici, questo inedito tipo di cineforum - con ingresso gratuito - si svolgerà nel complesso della Casa dello studente (via Trentino), dietro il “corpo aggiunto” della facoltà di Lettere) sempre con inizio alle 20. Domani, cine-teatro "Nanni Loy" il film di Milos Forman Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) con Jack Nicholson; Gianluigi Gessa (scienziato di dimensione internazionale) si occuperà delle annotazioni di natura neuropsicofarmacologica, mentre degli aspetti filmografici parlerà Antioco Floris (esperto cinematografico, docente nella facoltà di Scienze della comunicazione). Mercoledì nella sala Cosseddu il film del regista Mike Figgis Mr Jones (1993) con Richard Gere; commenti di Maria Del Zompo (che dirige il dipartimento di Neuroscienze e fa parte del direttivo della Società internazionale di genetica psichiatrica) e di Antioco Floris. Venerdì 20 nella sala Cosseddu il film di Ken Loach My name is Joe (1998) con Peter Mullan; la parola ancora a Gianluigi Gessa e Antioco Floris. Coordinatore nelle tre serate sarà il giornalista Mauro Manunza.
I film affrontano tematiche delle neuroscienze attraverso ottiche diverse e secondo modelli stilistici differenti, rivelando prospettive al di là del semplice argomento trattato e del profilo sociale o sentimentale della vicenda. «Ci permettono di riflettere sul mondo in cui viviamo perché le storie collegate al cervello rappresentano straordinarie metafore della nostra società», osserva Maria Del Zompo, promotrice dell’iniziativa: «La capacità di creare mondi realistici permette di ragionare su situazioni e problemi che incontra chi professionalmente studia il cervello e le sue patologie». La Settimana del cervello sta diventando in tutto il mondo un appuntamento annuale. Il risultato di un grande forzo di coordinamento internazionale condotto dalla Dana Alliance for the Brain dell’Europa e da quella degli Usa. Secondo la Società italiana di Neuroscienze, fino ad ora la campagna della Settimana del cervello ha messo insieme quasi duemila organizzazioni di 62 nazioni, tutti impegnati nel comunicare i progressi della ricerca sul cervello. Per informazioni segreteria del Dipartimento di Neuroscienze, Cittadella universitaria di Monserrato (tel. 070 6092438).
L’Unione Sarda di domenica 22 marzo 2009
Pagina 15 - Cagliari
Settimana del cervello
Disturbi ossessivi provocati dai videogiochi
   
Si è chiusa questa mattina con una conversazione con i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze, la Settimana del Cervello, iniziativa annuale dedicata a sollecitare la pubblica consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello.
Anche il centro di eccellenza dell’Ateneo cagliaritano, guidato da Maria Del Zompo, fa parte del network mondiale che ogni anno organizza iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei disturbi e delle malattie psichiatriche. Sono stati quasi 600 gli studenti delle prime classi di alcune scuole superiori (soprattutto dei licei cittadini) arrivati nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato per una mattinata con gli studiosi del dipartimento.
I ricercatori dell’Università di Cagliari hanno spiegato nei dettagli i complicati meccanismi di funzionamento del cervello. Nel dibattito con gli studenti sono emersi tanti spunti, con alcune domande sugli attacchi di panico e sulla «dipendenza dalle tecnologie». Anche in questo caso i ricercatori sono stati chiari: un uso esagerato e non regolato dei giochi elettronici può provocare un disturbo ossessivo-compulsivo.
 
La Nuova Sardegna di domenica 22 marzo 2009
Pagina 1 - Cagliari
«Attenti al computer, crea dipendenza» 
Terminata ieri alla Cittadella universitaria la «Settimana del cervello» 
Oltre seicento studenti hanno partecipato alla manifestazione 
 
CAGLIARI. Attenti alle tecnologie: un uso esagerato e non regolato dei giochi elettronici può provocare un disturbo ossessivo-compulsivo. Sono stati quasi seicento gli studenti delle prime classi delle scuole superiori che ieri hanno trascorso la mattinata a curiosare nei misteri del cervello nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato. Docenti e studiosi del dipartimento di neuroscinze, diretto da Maria Del Zompo (allieva dello scienziato Gian Luigi Gessa), hanno illustrato un universo ancora troppo poco noto al grande pubblico ma affascinante e complesso come il cosmo: il nostro cervello. Si è chiusa ieri la Settimana del Cervello, iniziativa annuale dedicata a sollecitare la pubblica consapevolezza verso questo organo così importante.
 Liana Fattore, ricercatrice del Cnr in forza al dipartimento di Neuroscienze, ha spiegato ai ragazzi che «come si ammalano cuore e fegato, può ammalarsi anche il cervello. Ma anch’esso, come gli altri organi, può essere curato». Fattore si è poi intrattenuta sugli effetti delle droghe e la tossicodipendenza, mettendo in guardia dagli effetti prodotti da queste sostanze.
 Sull’invito ad una maggiore consapevolezza ha insistito Del Zompo, che è intervenuta nel dialogo con gli studenti tramite un messaggio rivolto a quei ragazzi che sempre più spesso rischiano di ammalarsi di depressione e disturbo bipolare: «È una malattia indipendente dalla famiglia, dagli amici, dal censo - ha chiarito la professoressa - improvvisamente una mattina ci si sveglia tristi. E lo si rimane tutto il giorno. Se vi accorgete che qualcosa non va, chiedete aiuto. E se vedete un vostro amico, un vostro compagno con questo problema, non deridetelo, ma aiutatelo a chiedere aiuto. Dobbiamo dire chiaramente che la depressione è un disturbo non peggiore di altri, che si cura, ma che bisogna riconoscere». I ricercatori dell’università di Cagliari si sono alternati al microfono spiegando nei dettagli, con slide e filmati, e un linguaggio discorsivo, i complicati meccanismi di funzionamento del cervello. Paola Devoto ha spiegato la struttura delle cellule nervose, Marco Pistis ha parlato di sensazioni e comunicazione cerebrale, Antonio Argiolas (che insegna a Scienze della Formazione) ha raccontato di paure ed emozioni e il neuropsichiatra infantile Alessandro Zuddas dei meccanismi del comportamento collegati con la maturazione del cervello. Mentre Maria Rosaria Melis ha spiegato il funzionamento dei recettori sensoriali discutendo con gli studenti sul funzionamento dei cinque sensi.

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