Al via un gruppo di lavoro Mae-Crui per l’internazionalizzazione del sistema
05 April 2009

(Italiannetwork) 4/4/09  - Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti ha aperto ieri alla Farnesina la Conferenza interistituzionale ''Strategie a sostegno dell'internazionalizzazione del sistema universitario italiano''. Un'iniziativa attraverso la quale si intende delineare una puntuale strategia a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle Universita'.

L'iniziativa indetta dal Ministero deglu Esteri, in coordinamento con il Ministero dell'Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori (CRUI), ha il compito di coinvolgere in un'azione di sistema tutte le Universita' e il Consiglio Universitario Nazionale, puntando alla sostenibilita' grazie al coinvolgimento del Ministero per lo Sviluppo Economico, l'ICE, l'ENIT, Confindustria, le Associazioni camerali, le Regioni ed i Comuni sedi di atenei.

Obiettivo dell'istituzione del ''Gruppo di Lavoro'' è monitorare le attivita' internazionali degli atenei anche attraverso ''una innovativa piattaforma interattiva'' che costituirà lo strumento informatico a vantaggio delle Universita' per rendere accessibili accordi e progetti interuniversitari all'estero.

Inoltre, il MAE ed il MIUR intendono sostenere, anche attraverso la rete diplomatico consolare all'estero, le attivita' delle universita', armonizzandole con le altre iniziative del Sistema Italia all'estero, in sinergia con il sistema produttivo e gli Enti locali.

In tale contesto verranno valorizzati e diffusi i modelli per l'attrazione di talenti stranieri in Italia (quali Invest Your Talent in Italy per il suo impatto sul sistema economico ed il progetto One Dream, One City del Comune di Milano, ambedue miranti a migliorare il ranking delle nostre Universita' a livello mondiale), ed incoraggiate le iniziative promosse da Enti locali e privati per accrescere la presenza di talenti stranieri, con innegabili vantaggi per le realta' territoriali del Paese anche in termini di indotto legato al settore del turismo.

L'’Università e la ricerca scientifica sono due protagonisti essenziali per uscire dalla crisi - secondo quanto affermato dal Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti - e cio' necessita di una sempre maggiore internazionalizzazione del sistema, che deve essere maggiormente competitivo." Il "che interpreta le esigenze del sistema produttivo italiano" ha condiviso il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, che ha ribadito la necessità di una ampia e concreta collaborazione fra le università, i centri di ricerca ed il mondo produttivo, sia in Italia che all'estero.

Gli Atenei italiani dunque, nonostante si trovino in un sistema di eccellenza e grande cultura, non ricoprono le prime posizioni nei rankings internazionali. "Catturiamo solamente il 2% degli stranieri contro, ad esempio, il 9% della Germania" ha evidenziato Stefania Giannini durante il suo intervento.

Ed alla internazionalizzazione delle università italiane, il mondo universitario da tempo guarda con estremo interesse. La responsabile per l'internazionalizzazione della CRUI, il rettore Stefania Giannini ha sottolineato come sino ad oggi siano stati stipulati oltre 310 accordi interuniversitari per il riconoscimento delle doppie lauree e presto con Erasmus Mundus si arriverà all'introduzione dei dottorati congiunti.

"Non siamo nuovi a queste forme di collaborazione che hanno caratterizzato sino ad oggi i rapporti tra MAE, MIUR CRUI nei processi di internazionalizzazione e globalizzazione" ha affermato il Sottosegretario Giuseppe Pinza. "Rapporti che si sono sviluppati in tavoli congiunti di confronto". E Pinza ha ricordato alcune di queste iniziative messe in campo negli anni più recenti: gli Atenei bi-nazionali quali l'Università italo-cinese, l'italo-turca e l'italo-egiziana; il Tavolo interistituzionale per la Cina, che ha dato vita su impulso della CRUI al Programma Marco Polo e per iniziativa MAE al Progetto Uni-Italia della Fondazione Italia-Cina; il tavolo per la facilitazione del rilascio dei visti per giovani ricercatori e studenti del Programma Comunitario Erasmus Mundus". Aggiungendo "Per quest'ultima iniziativa abbiamo ottenuto il riconoscimento di "migliore esperienza" dall'Unione Europea".

Inoltre "Le politiche sull'Istruzione Superiore, a livello nazionale, hanno, ormai in modo consolidato, previsto l'incentivazione delle collaborazioni internazionali, sia in ambito formativo che di ricerca, indirizzando il sostegno economico alla mobilità internazionale di studenti, professori e ricercatori universitari, mobilità finalizzata a preparare i principali attori a vivere in una società globale, basata sulla conoscenza."

Oltre a " nuovi strumenti di finanziamento per gli Atenei... sperimentando modelli di internazionalizzazione in contesti bi-nazionali con Paesi Terzi rispetto all'Area Europea e del Processo di Bologna." In ultimo "Proficue relazioni sono state stabilite tra il sistema universitario italiano e quelli dell'Argentina, dell'India, dell'area adriatico ionica, dell'area del Mediterraneo e dell'area dell'America Latina."

Pinza ha, poi chiarito "L'obiettivo che ora si vuole perseguire è quello di creare le condizioni istituzionali ed operative che, nel rispetto delle singole competenze, prerogative e disponibilità, contribuiscano ad un effettivo rinforzamento del nostro Sistema Paese. ...Ma c'è un secondo aspetto da sottolineare: le politiche riguardanti l'istruzione superiore devono essere elaborate basandosi su dati comprovati. Se si vogliono costruire insieme delle politiche per il rilancio del sistema universitario italiano a livello internazionale, in uno sforzo che vede insieme Istituzioni, portatori d'interesse e parti sociali, bisogna partire da che cosa fare, e il "che cosa fare" può essere efficacemente deciso solo in quanto i dati sullo stato dell'arte sono già chiari e condivisi da tutti.....Negli ultimi anni si sono registrati nel nostro Paese molti progressi nella produzione di dati statistici. Tale lavoro va continuato e sviluppato, in modo che la basi di dati possano essere sempre di sostegno all'elaborazione di politiche coordinate e informate....va in questo senso la creazione di una piattaforma interattiva (da parte del MIUR) che raccoglie dati sugli accordi internazionali attivati dalle Istituzioni universitarie con le omologhe Istituzioni di altri Paesi.... La stessa base di dati potrebbe, poi, essere utilizzata per la verifica di indicatori, sul livello di internazionalizzazione degli Atenei...

La novità di tale iniziativa è che le Università saranno decisamente motivate ad introdurre costantemente e metodicamente i dati inerenti progetti di ricerca in corso con Università straniere di tutte le aree del mondo, considerati i ritorni e i notevoli vantaggi dell'operazione....A livello istituzionale, saranno possibili un forte coordinamento ed una linea mirata di indirizzo delle politiche di investimento e di sviluppo. A livello privato, saranno possibili più forti sinergie tra il mondo produttivo ed il mondo accademico. Con una base di dati costantemente aggiornata sarà possibile dare completa visibilità a quella massa critica di collaborazioni universitarie con i Paesi esteri, che c'è ma è a tutt'oggi "invisibile", che permetterà politiche molto più proattive ed efficaci a favore del Sistema Paese". (04/04/2009-ITL/ITNET)

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