Docente della Sapienza nominato dal ministro Gelmini a capo della Segreteria tecnica per l’Università e la Ricerca
12 September 2008

Docente della Sapienza nominato dal ministro Gelmini a capo della Segreteria tecnica per l’Università e la Ricerca
 
12 settembre 2008 (unicaweb) - Alessandro Schiesaro, professore ordinario di Letteratura latina, ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, a Berkeley e Oxford. Dal 1989 al 1996 ha insegnato negli Stati Uniti, da ultimo come ordinario a Princeton. Nel 1995 è stato chiamato alla cattedra di Letteratura latina nell’Università di Londra, di cui per quattro anni ha diretto il Department of Classics del King’s College. Dal 2003 è docente della facoltà di Scienze umanistiche della Sapienza.
 
Per la rassegna web di Unica.it qui di seguito l’articolo di Elena Romanato pubblicato oggi sul SecoloXIX.it.
 


 

Il Secolo XIX .it

«ATENEI, LE MIE PRIORITA’»


Alessandro Schiesaro (immagine: IlSecoloXIX.it)Savona, 12 settembre 2008 - Sarà il savonese Alessandro Schiesaro (nella foto) uno degli uomini che fanno parte della squadra del ministro Maria Stella Gelmini. Schiesaro è stato nominato a capo della Segreteria Tecnica per l’Università e la Ricerca del ministero dell’Istruzione Università e Ricerca.

Un incarico importante e di prestigio e allo stesso tempo molto delicato, Se lo aspettava?
«Mi ha fatto molto piacere, sicuramente è una grossa responsabilità ma credo che allo stesso tempo sia anche una buona opportunità».
Ha già incontrato il Ministro Gelmini?
«Ci siamo incontrati per l’assegnazione dell’incarico, il nostro è un lavoro di team che richiede una stretta e costante collaborazione»
Questo è un momento difficile per la scuola e l’Università in particolare. Come lo affronterà?
«In realtà l’Università e la Ricerca vivono da tempo un momento difficile adesso ci sono scelte importanti da fare ed alcune priorità da analizzare. Anche se credo che non si riusciranno realizzare tutti quegli interventi di cui avrebbe bisogno l’Università».
Secondo lei quali sono queste priorità ?
«Credo che ci sia molto da fare su più livelli. I temi prioritari sono il governo degli Atenei, i dottorati di incarico e il nuovo modello di finanziamento e di reclutamento dei docenti. Credo che su questo il Ministro abbia ragione».
Lei è attualmente presidente Spes, il consorzio di promozione dell’Università di Savona. Un incarico che manterrà?
«A meno che non ci siano incompatibilità vorrei farlo. Sarebbe un’opportunità per dare un contributo».
Il modello delle sedi universitarie come Savona funziona o ha delle lacune?
«Credo che sia un modello che può funzionare e ritengo che quella savonese sia un’esperienza positiva. Un polo di diversa struttura complementare a Genova».
Ha insegnato in prestigiose Università come quella di Londra o all’Università di Princeton negli Stati Uniti. Crede che siano modelli ai quali ispirarsi per l’Università italiana?
«È bene partire sapendo che ogni paese ha una propria storia. Un ricetta preconfezionata che funziona bene in un paese ed esportata in un altro non è detto che funzioni anche in questo secondo paese. La Gran Bretagna insegna come in un sistema pubblico si possa valorizzare il merito degli studenti e avere una struttura universitaria che funziona e che è in grado di amministrare bene i soldi. Un’università che funziona e che dedica spazio ai giovani c’è anche in Italia ma non è ancora la norma. Le priorità che si è dato il Ministro dovrebbero portare verso un sistema universitario che segue questa strada».
 
Sulle questioni politiche relative al ministro Gelmini e alle critiche che sono state mosse da Umberto Bossi, Alesandro Schiesaro non si pronuncia. Le definisce «politica» delle quali è giusto che siano i politici di professione ad occuparsi e non i tecnici.

Elena Romanato
 


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