"Un sistema piu semplice, che rende tutto piu trasparente"
01 October 2008

Roma, 1 ott. (Apcom) - Il sistema di erogazione dei fondi per la ricerca negli Stati uniti "non è particolarmente diverso da quello italiano, è solo più semplice". Lo spiega Toni Scarpa, direttore del National Institute of Health (Nih), l'organismo Usa responsabile dell'erogazione dei fondi pubblici per la ricerca. La differenza, spiega, sta nel fatto che "noi paghiamo la ricerca, non il ricercatore".

Il Nih non finanzia infatti le università, né gli stipendi dei professori, come avviene in Italia, ma esclusivamente i progetti. Gli atenei rappresentano semplicemente un tramite. Col risultato che è facile spostare un progetto da una università all'altra. Complessivamente il Nih dispone di 22 miliardi di dollari. In percentuale sul Pil, dice Scarpa, "non è più di quello che c'è a disposizione in Italia". Solo che in Italia è meno evidente, dice, perché le risorse sono distribuite in mille rivoli tra enti locali e nazionali e soprattutto finanziano anche docenti e università.

Un'altra differenza, poi, sta nel fatto che l'analisi del valore scientifico di un progetto ha la precedenza su tutto. Solo dopo, una volta inserita la domanda in una graduatoria generale, intervengono altre considerazioni. Per esempio, il 25% del budget a disposizione del Nih è destinato a finanziare progetti di ricercatori che non abbiano ancora mai ottenuto un sostegno e che non siano a più di 10 anni di distanza dalla laurea (i cosiddetti "early stage investigator"). La misura si è resa necessaria, spiega Scarpa, perché l'età media dei ricercatori Usa sta aumentando, anche a causa del fatto che non esiste un'età di pensionamento obbligatoria, perciò sono molti quelli che non abbandonano il laboratorio. Introdurre questa corsia preferenziale a favore dei giovani, sottolinea, è stato particolarmente facile: é bastato scorrere la lista generale selezionando le domande con i requisiti necessari. Insomma niente bandi separati o gestioni amministrative complesse. Questo, aggiunge, rende il sistema particolarmente trasparente. Proprio su questo modello é stato elaborato il nuovo meccanismo di assegnazione dei fondi presentato questa mattina dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio.

Gli Stati uniti destinano risorse considerevoli alla ricerca. Ma con la crisi finanziaria anche questo settore potrebbe risultare penalizzato. Non sarà così, dice Scarpa. La crisi non porterà a una compressione dei fondi a disposizione del Nih. "Il Congresso è sempre stato generoso con noi, perché si rende conto dell'importanza della ricerca. Attualmente per esempio - spiega - ogni anno vengono salvati un milione di americani affetti da patologie cardiovascolari. E questo costa solo 3,70 dollari all'anno per ogni cittadino. Questo è reso possibile dalla ricerca. Qualche decennio fa non sarebbe stato possibile. Investire in ricerca rappresenta un risparmio e il Congresso lo sa".


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