04 April 2007

Progetto PON 13002: l’università di Cagliari in prima fila nelle attività
di ricerca coordinate con le imprese
Cinsa, Crs4 e Scilla srl presentano i risultati del progetto di ricerca e
di formazione nel campo delle bonifiche ambientali


4 aprile 2007 (unicapress) - Nella splendida cornice del THotel di
Cagliari, durante il workshop organizzato a conclusione del Progetto PON
13002, si è svolta oggi la conferenza stampa del prof. Giacomo Cao,
docente della facoltà di Ingegneria e coordinatore del progetto di ricerca
“Nuove tecnologie per la bonifica e il ripristino ambientale di siti
contaminati” e del progetto di formazione “Nuove professionalità a
sostegno dello sviluppo della ricerca nel settore ambientale”.

Per la realizzazione del Progetto Pon hanno collaborato l’Università di
Cagliari - in particolare il Centro interdipartimentale di ingegneria e
scienze ambientali (Cinsa), il Dipartimento di ingegneria chimica e
materiali e il Dipartimento di geoingegneria e tecnologie ambientali -
insieme al Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna
(CRS4) e all’impresa privata “Scilla srl”.


Nell’incontro con i giornalisti è emerso che ancora una volta l’ateneo
cagliaritano è in prima fila nelle attività di ricerca coordinate con le
imprese. “Per l’università è un duplice motivo di orgoglio” ha detto il
prof. Franco Nurzia, pro-rettore dell’ateneo delegato per i rapporti con
il territorio e le istituzioni. “L’approvazione di un progetto Pon - come
ha spiegato Nurzia - è già una prima vittoria, nella difficile
competizione per ottenere i finanziamenti comunitari. La soddisfazione è
poi maggiore quando un progetto viene realizzato con esiti positivi e
ricadute lavorative”. In effetti il Programma Operativo Nazionale per
ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e alta formazione, traccia delle
modalità che anticipano nel sud Italia il modo di lavorare del futuro. La
nuova strategia è quella di operare in totale sinergia con le imprese: la
stessa prospettiva con cui sono stati costituiti in Sardegna i Centri
regionali di competenza.

Dello stesso parere è anche Franco Meloni, vice presidente del Crs4:
“Quando arriva il momento delle verifiche i risultati non sono mai
scontati. Nell’ambito delle ricerche vi sono molti elementi di
imprevedibilità e non sempre i Progetti Pon riescono ad arrivare in
porto”. Per Meloni, appunto, “occorre uno sforzo per unire la ricerca
accademica con il mondo delle imprese”.


Nel terzo intervento Fabrizio Garau, responsabile della Scilla srl, ha
dichiarato: “la collaborazione con il Cinsa e il Crs4 ha portato la nostra
società a conoscere le migliori tecniche disponibili e ad incrementare le
possibilità occupazionali”. La ditta - che ha sede a Cagliari e uffici
anche a Cairo Montenotte, in provincia di Savona - ha contribuito al
progetto con l’esperienza maturata proprio in Liguria, nel settore della
depurazione di falde acquifere, delle bonifiche ambientali e dei servizi
logistici connessi.

Nella relazione generale il prof. Giacomo Cao ha reso noto che il costo
complessivo del progetto di ricerca, avviato a settembre 2002 e terminato
nello scorso mese di febbraio 2007, è stato di circa 2 milioni e 270mila
euro (2.272.410,36 €), mentre quello del progetto di formazione è stato di
circa 413mila euro (413.165,52 €).

Gli obiettivi generali del progetto erano il censimento delle tecniche e
delle metodologie di bonifica dei siti contaminati, la sperimentazione di
nuove tecnologie di bonifica e la valorizzazione del capitale umano nel
campo della ricerca per la tutela dell’ambiente.
Gli studi hanno dimostrato la potenziale validità di alcune delle tecniche
sperimentate in siti delle aree minerarie di Montevecchio (Iglesias) e
Barraxiutta (Domusnovas). Di particolare interesse scientifico e pratico
le tecniche per “degradare” gli inquinanti organici e quelle per il
“definitivo inglobamento” dei metalli pesanti.
In totale sono state prodotte nove pubblicazioni su riviste scientifiche
internazionali, una pubblicazione su rivista scientifica nazionale, due
libri e undici pubblicazioni su atti di convegni e capitoli di libri,
adottati anche quale materiale didattico in vari atenei italiani. “Questi
risultati - ha precisato infine il prof. Cao - rappresentano un lavoro
scientifico di valore assoluto con l’aggiunta di applicazioni reali:
esattamente quello che ci eravamo prefissi e che viene richiesto da ogni
sistema di valutazione. Pressoché tutti gli allievi formati nel corso di
questa esperienza, inoltre, sono già riusciti ad inserirsi nel mondo del
lavoro: un altro dato che aiuta a comprendere quanto proficuo sia stato
l’impegno nel Progetto Pon e come sia utile “fare sistema” con le
imprese”.

La chiusura della conferenza stampa è stata dedicata proprio alla consegna
degli attestati professionali a 12 “Responsabili di progetti di ricerca
sulla bonifica di siti contaminati” (a seguito di un corso durato 1.248
ore, tra dicembre 2004 e maggio 2006) e di 12 “Operatori tecnici per la
bonifica dei siti contaminati” (con un corso, nello stesso periodo, di
1.040 ore).

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