Giovedì 19 Giugno 2008, alle ore 18, conferenza in collaborazione tra le Facoltà di Medicina e Lettere
19 June 2008

Nell’ambito del ciclo di seminari “I Linguaggi della Medicina”  giovedì19 Giugno 2008, alle ore 18,  si terrà presso l’aula Virgilio Costa dell’Ospedale San Giovanni di Dio una conferenza dal titolo “La salute nella pluralità delle medicine” in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia.
La conferenza verrà introdotta dal Preside della Facoltà di Medicina, Preof. Gavino Faa, quindi interverranno: il Prof. Giuseppe Dodero, igienista già docente di statistica sanitaria, il Prof. Alessandro Riva, docente di anatomia umana e storia della medicina, il Prof. Giulio Angioni, docente di antropologia culturale.

Nonostante il considerevole progresso tecnologico, culturale ed economico, in Sardegna molti riti terapeutici dell’antica tradizione medica popolare, restano ancora oggi molto diffusi, infatti da alcune ricerche condotte nei paesi della Sardegna, risulta che i guaritori tradizionali ancora in attività sono sicuramente oltre il migliaio; e che accanto alle terapie empiriche sono ancora molto diffusi i riti magico-terapeutici.
La Sardegna, terra di tradizioni e culture popolari millenarie, è da sempre oggetto di studio scientifico, forse perché più di ogni altra regione italiana, vuoi per conformazione geografica, vuoi per retaggio culturale derivante dalle numerose colonizzazioni, vuoi ancora per il carattere della popolazione sarda, definito da molti studiosi come “sardità”, che favorisce la conservazione delle tradizioni degli usi e dei costumi, offre sicuramente notevoli opportunità per poter analizzare ,come, pur senza una connotazione puramente scientifica sia da parte dell’atto terapeutico praticato, che dell’operatore “medico” praticante, sia comunque possibile “guarire” molte affezioni patologiche, partendo da conoscenze puramente empiriche che solo l’osservazione della natura può fornire.
In Sardegna, le persone che ancora ricorrono in qualche circostanza, a terapie della tradizione popolare e operatori che esercitano ancora la pratica medica empirica sono circa 100.000. A questo punto sarebbe troppo facile definire “primitivi” i sistemi di cura adottati nel mondo agro-pastorale, ma a questa conclusione si può arrivare solo se non si coglie la sostanza, le ragioni di fondo di quei sistemi, ragioni che non sono solo economiche ma anche, per buona parte, culturali, perciò storiche e perché no anche filosofiche.

Scarica la locandina (pdf)


Last news

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie