Una lettera sul progetto Master and Back dedicata ai laureati in Giurisprudenza
12 June 2008

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera

Amici e Colleghi delle Facoltà di Giurisprudenza,
laureandi e laureati con un voto minimo di laurea di 100/110, disoccupati e occupati, residenti in Sardegna da almeno 3 anni o che hanno trasferito la propria residenza, per motivi di studio o lavoro da non più di 10 anni,
con queste poche righe, vorrei mettervi al corrente di qualcosa che potrebbe interessarvi personalmente, culturalmente, lavorativamente e quant’altro rientri nello sviluppo formativo e professionale delle vostre persone.
Da anni la regione Sardegna, attraverso il progetto Master and Back, permette ai giovani laureati sardi di svolgere percorsi di alta formazione e/o stage presso organismi di riconosciuto prestigio internazionale. L’esperienza formativa si conclude con i percorsi di rientro nelle imprese, nei centri di ricerca, nelle università, o nelle istituzioni pubbliche che operano in Sardegna.
Sono gli stessi studenti/candidati ad individuare il percorso di alta formazione o il tirocinio più congeniale alla loro esperienza, mentre spetterà alle imprese, agli enti, e alle Università proporre un programma di rientro che consenta ai giovani laureati sardi di tornare in Sardegna e mettere a disposizione le competenze e le esperienze professionali acquisite.
L’iniziativa può contare, nel triennio 2005-2008, su un ammontare complessivo di 53 milioni di euro che consentirà l’assegnazione di circa 3.000 voucher o borse di rientro. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto per sostenere i costi della partecipazione al programma.
L’obiettivo prioritario è investire sull’alta formazione e sul rientro in Sardegna dei giovani talenti per migliorare la competitività del sistema economico e favorire la coesione sociale.
Il Programma Master and Back è articolato in tre sezioni:
ALTA FORMAZIONE: Hanno una durata compresa tra i 6 mesi e i 3 anni e devono svolgersi fuori dal territorio regionale presso università e organismi di qualità e reputazione riconosciute a livello internazionale. I percorsi di alta formazione previsti vanno dai dottorati di ricerca ai master, dai corsi di specializzazione universitari ai diplomi accademici in campo artistico e musicale.
TIROCINI: Hanno una durata minima di sei mesi e massima di un anno e si svolgono presso enti come università, aziende, centri di ricerca o istituzioni pubbliche, che operano fuori dalla Sardegna, di riconosciuta qualità e reputazione a livello internazionale.
PERCORSI DI RIENTRO IN SARDEGNA: Hanno una durata annuale o biennale. Si svolgono presso aziende, università, o istituzioni pubbliche che operano in Sardegna ed intendono accogliere nella propria organizzazione le competenze specialistiche dei laureati.
Gli strumenti offerti da Master and Back per realizzare il proprio percorso sono le borse di studio per l’alta formazione e gli stage e le borse di rientro. Per far fronte a eventuali spese non coperte dai finanziamenti, è possibile anche ricorrere a prestiti integrativi a tasso agevolato.
Interessante no?
In pratica voi, che per anni avete studiato a spese dei vostri genitori, ed anche voi che in contemporanea avete dovuto lavorare o ricorrere ad altre borse di studio o prestiti vari per mantenervi agli studi, una volta faticosamente laureati con tanto di bel voto di laurea, (che costa tanti di quei sacrifici!! E non solo in termini economici...), potrete pensare sereni ad una specializzazione, fuori dalla Sardegna, che aumenti il vostro bagaglio culturale e quindi professionale, grazie alle borse di studio regionali che tramite il programma Master and back la Regione vi mette a disposizione.
Ed invece no!! Perché la Regione Autonoma della Sardegna, ha stabilito che la vostra (nostra) laurea in giurisprudenza, non è abbastanza strategica per la crescita sociale ed economica regionale!!
Per tali motivi, al termine del primo anno di attuazione del Programma Master and Back, l’anno 2005-2006, è stato individuato un contingentamento delle risorse rispetto agli ambiti disciplinari ritenuti prioritari per le strategie di sviluppo della Regione.
In pratica una laurea in Ingegneria, tecnologia, matematica, informatica, fisica, biomedicina, può essere utile all’incirca per un buon 30%; in Architettura, pianificazione urbana e regionale, un 15%; in Scienze naturali, agrarie e mediche, geografia e geologia 15%; in Studi ad indirizzo economico, management 20%; e, attenzione, una laurea in Diritto e scienze sociali un 10% scarso!!
Scusate, dimenticavo che una laurea in Arti e design, Scienze della comunicazione e dell’informazione, scienze umanistiche, lingue e filologia può valere un buon 5%!!
Di che esserne soddisfatti no? Orgogliosi della propria sudatissima laurea!!
Di fronte all’articolo 34 della Costituzione, secondo il quale “i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi e la Repubblica (ed in effetti... non la Regione.... che quindi se ne può fregare!! sarà questo il perno su cui ruota tutto?..) rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze”, la nostra Regione furbescamente cosa dice? Io vi aiuto per carità, ma almeno sceglietevi un tipo di laurea che mi possa servire! Nessuno fa niente per niente! Chi bada a stupidaggini come la solidarietà sociale ed economica, l’uguaglianza, la meritocrazia!!! Parole veramente da studiosi di diritto!!
Ed ecco quindi, cari studenti di Giurisprudenza, che non solo sarete gli ultimi ad esser presi in considerazione in caso di selezione per l’attribuzione di borse di studio per master, dottorati, stage e tirocini vari, ma per quanto riguarda l’alta formazione si è deciso pure di eliminare completamente le Scuole per le professioni legali!!
Non dimenticate che scopo del programma è esser utili alla Regione, le altre parole di contorno, “l’obiettivo prioritario è investire sull’alta formazione e sul rientro in Sardegna dei giovani talenti (la Regione tiene molto a voi!) per migliorare la competitività del sistema economico e favorire la coesione sociale (si ma coesione qualificata chiaramente!!)” servono solo per non essere tacciati di Nazismo!! Era quello che selezionava le razze se non erro, vero?
Ma non ho studiato Storia, non posso saperlo! Fa nulla, se non ricordo male una laurea in storia vale quanto quella in diritto!!
Ciò che tuttavia mi sorprende e meraviglia maggiormente, e dovrebbe sorprendere anche voi, non è tanto che la Regione, foggiandosi della sua indiscutibile AUTONOMIA faccia quello che le pare, infischiandosene di voi/noi, dei vostri/nostri studi, di diritti costituzionalmente e universalmente riconosciuti, ma che i Presidi, i nostri Presidi delle facoltà di giurisprudenza non alzino un dito, una cornetta, una penna, per protestare contro tutto questo, per foraggiare la nostra laurea, i nostri studi, i nostri sforzi, che devono esser riconosciuti quanto quelli di tutti gli altri studenti delle altre facoltà!! Son chiamate “Facoltà” infatti, perchè seppur facenti parte della più generale ed unica accezione di Università, sono delle libere scelte che devono esser fatte in base ad attitudini personali, intellettuali e quant’altro rientri nell’universale concetto di libertà individuale (ancora una volta, lo sottolineo, diritto sancito COSTITUZIONALMENTE!!!!!!!), non in base a meri e miseri ricatti economici!!
Questo articolo altro non vuole essere che una spinta a muoversi per tutti coloro che da circa metà articolo in poi si son fermati e hanno detto mestamente “peccato”, ma hanno alle spalle tanto studio e tanto lavoro, hanno aspirazioni e voglia di crescere e affermarsi nel mondo del lavoro.
Questo articolo vuol essere un grido, per far sentire che ci siamo anche noi studenti, laureandi e laureati in giurisprudenza, non fra gli ultimi ma fra i primi della classe!! Qualora qualcuno se ne fosse dimenticato!
Ma vuol essere anche un avvertimento per chi pensa che bastino le norme ingiuste di un bando a giustificare ogni azione di questa autonomia regionale, perché in quanto studiosi di diritto, sappiamo bene, invece, che l’unico che può giustificarla è il TAR!!!
Se non si fanno sentire i nostri presidi dunque, facciamoci sentire noi, facciamo valere i nostri diritti e i nostri sacrifici, nonché quelli che fino ad oggi hanno fatto le nostre famiglie!!!
Il bando 2008 scade il 30 giugno, verrà diffuso questo articolo, con ogni mezzo possibile, compreso l’inoltro reciproco di mail, cercheremo di organizzare una raccolta di firme e, se non verremo ancora presi in considerazione da questa Regione sempre più Autonoma e Sovrana, vedremo anche di organizzare un ricorso al TAR.
C’è un indirizzo e-mail intanto al quale ci si può rivolgere se interessati, se d’accordo o no, se avete ulteriori proposte, domande, o anche solo per dare il vostro appoggio all’iniziativa, ed è : cambiamoilmasterandback@gmail.com, vi si risponderà al più presto.
Se poi volete approfondire da soli il discorso “master and back”, potete andare sul sito della Regione Sardegna alla voce suddetta.
Vi si spiegherà, meglio di quanto ho fatto io probabilmente, perché, chi ha studiato giurisprudenza, è considerato dalla Regione Sardegna uno studente di serie B!!



Una dottoressa, ahimè, in giurisprudenza cum laude!!
 


 

Dott.ssa Paola Puddu,
responsabile di cambiamoilmasterandback@gmail.com

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