Un corso per 20 laureati aspiranti imprenditori e tre borse di studio
19 May 2008
Un corso di formazione imprenditoriale per 20 giovani, il sostegno e l’assistenza nello start-up delle imprese, e tre borse di studio per sviluppare i migliori progetti presentati: sono gli elementi della nuova iniziativa nata all’interno di “Destinazione UniCa”, finanziato dal PON 2000/06 Orientamento, creata per promuovere l’imprenditorialità nei settori produttivi in espansione e a carattere innovativo, con particolare riferimento a quelli strategicamente rilevanti per lo sviluppo regionale e locale: obiettivo su tutela e valorizzazione dell’ambiente, sul turismo, i beni culturali, l’agroindustria e le iniziative high-tech.
 
Per partecipare serve la laurea di primo livello, specialistica, oppure del vecchio ordinamento, la residenza in una delle regioni dell’Obiettivo 1, un’età non superiore ai 35 anni, e – soprattutto – buone idee.
 
E che l’iniziativa piaccia lo testimonia il fatto che, ad assistere alla presentazione della iniziativa, in un venerdì pomeriggio caldo come pochi, c’erano più di un centinaio di laureati, provenienti da tutte le facoltà dell’Ateneo. “Le borse di studio sono solo la ciliegina sulla torta – ha spiegato Aldo Pavan, preside della facoltà di Economia e presidente della commissione che valuterà i progetti – ma è chiaro che si tratta di un progetto impegnativo che vuole offrire ai ragazzi le prime basi serie, professionali, su cui costruire il proprio futuro”.
 
C’è tempo fino al 30 maggio per presentare le domande, ma fin d’ora la Direzione Orientamento dell’Ateneo offre assistenza per la compilazione dei moduli. “Il 12 giugno è prevista la pubblicazione delle migliori 20 idee imprenditoriali – ha dettagliato Gabriele Pazzola, della Direzione Orientamento e comunicazione che cura l’iniziativa per conto dell’Ateneo – che verranno anche presentate all’albo e sul sito web. Siamo a disposizione per qualunque chiarimento sul bando”.
 
Quattro giorni più tardi prenderà il via un corso di formazione imprenditoriale, finalizzato a tradurre l’idea in un vero progetto di business, con una full-immersion di 60 ore. Previsto l’apporto in questa fase di consulenti esperti, che affiancheranno i ragazzi. “Si tratta di un progetto interessante – ha spiegato Paolo Cherchi, vice-direttore del Bic Sardegna, struttura che affianca l’ateneo in questa iniziativa – che permetterà di verificare quanta cultura d’impresa c’è nei laureati di diverse discipline, e di offrire un servizio davvero importante a chi vuole rischiare”.
 
A cavallo dell’estate, e fino al mese di ottobre si elaboreranno i business plan, attraverso un’attenta verifica della fattibilità tecnologica, economica e finanziaria. “Dovete convincerci che la vostra idea può funzionare – ha suggerito Pavan – Non è importante saper fin d’ora stendere un business plan, adesso è essenziale avere delle buone idee, innovative e convincenti”.
 
A ottobre ci sarà quindi l’assegnazione di tre borse di studio, ciascuna da 4500 euro, ma la strada sarà imboccata per i 20 migliori aspiranti imprenditori. Il mese successivo ci sarà la fase più delicata, cioè l’assistenza nello start-up delle imprese: sarà costituito uno speciale gruppo di lavoro per trasferire il know-how manageriale e approfondire la conoscenza del mercato, aspetti decisivi nella fase di avvio. Pronto un pacchetto di servizi di tutoraggio economico, aziendale, finanziario, tecnologico e logistico.
 
Immagini della manifestazione di presentazione
 
 
 
 
 

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