Lo ha annunciato Federico Rossi all’inaugurazione della sede messinese Ipcf
13 February 2008
Roma, 13 feb. (Apcom) - Inaugurata oggi la sede messinese dell’Istituto per i Processi Chimico Fisici (Ipcf-Cnr) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un nuovo polo di ricerca, la cui nascita si deve all’accordo tra il Cnr e il Ministero Università e Ricerca e finanziato con i fondi dell’Intesa di programma ex Cnr-Mism (l’allora Ministero per lo Sviluppo del Mezzogiorno) poi diventata intesa Cnr- Mur. L’Intesa conclusasi nel 2007, prevede anche un investimento infrastrutturale della sedi di Messina dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (Iamc-Cnr).
"Una voce dell’accordo - ha annunciato Federico Rossi , Vicepresidente con funzioni di Presidente del Cnr nel discorso di apertura per la presentazione della nuova sede messinese dell’ Ipcf-Cnr - riguarda una quota di finanziamento per i giovani. All’inizio del 2008 sono stati immessi in ruolo i vincitori dei concorsi banditi per il Mezzogiorno e, recentemente il CdA ha approvato un piano quinquennale che programma le assunzioni di giovani, le stabilizzazioni e le progressioni di carriera".
Il Piano, come ha ricordato Rossi, prevede 1200 assunzioni di nuovi ricercatori e la possibilità, da parte degli Istituti, attraverso un apposito fondo di incentivazione, di trasformare i co.co.co. e gli assegni di ricerca in contratti a tempo determinato. Prevista, inoltre la stabilizzazione di oltre mille unità di personale nei prossimi cinque anni. Un grosso impegno finanziario, che, secondo Rossi, deve essere ulteriormente "aiutato" e perché questo avvenga è "necessario - ha detto - che la politica assuma la capacità di investire nel futuro".
Nella nuova sede dell’IPCF, appena inaugurata, si porteranno avanti ricerche per lo sviluppo di sensori per il monitoraggio ambientale e per l’industria agroalimentare, ed anche per il controllo del particolato inquinante nelle acque industriali e negli aerosol atmosferici. "La chiusura dell’accordo - ha detto Federico Rossi- prevede 12 milioni di euro per investimenti in attrezzature che, per il momento, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno non ripartire, riservandosi la possibilità di una loro utilizzazione per cofinanziare eventualmente interventi previsti nei programmi (Pon e Por) finanziati dai fondi strutturali".
L’auspicio è che la chiusura dell’accordo porti, nel lungo termine e attraverso una gestione ottimale dei fondi, ad un effettivo sviluppo dei territori. In proposito Rossi ha ricordato l’accordo quadro con la Regione Sicilia.
 
 

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