Google si lancia nel mondo della ricerca scientifica tentando di creare un enorme archivio dove riunire progetti e ricerche scientifiche, così da permetterne una piu facile consultazione, ricerca e condivisione dei documenti.
05 February 2008

Ennesimo tentativo di monopolizzare il Web: dopo il grande successo del motore di ricerca, dopo le numerose feature aggiunte a Google, dopo i riusciti tentativi di Google Code, le alleanze strette e le società acquisite, BigG si lancia nel mondo della ricerca scientifica. L'idea è semplice quanto geniale: tentare di creare un enorme archivio dove riunire progetti e ricerche scientifiche, così da permetterne una più facile consultazione, ricerca e condivisione dei documenti.

Il progetto - che in verità è quasi ultimato - prende il nome dal più famoso e antico manoscritto di matematica: Palimpsest; è destinato a raccogliere e gestire grandi numeri: un centinaio, o forse più, di terabyte di dati in svariati formati. Chiunque potrà fruire del materiale pubblicato, in modo trasparente e gratuito. Con questa premessa l'azienda di Mountain View ha deciso di inserire nell'opera soltanto materiale distribuito secondo modalità open source e dunque troveranno spazio documenti rilasciati sotto licenza Creative Commons o materiale di pubblico dominio.

Già da un po’ di tempo, Google ha iniziato un sondaggio tra le più importanti università e centri di ricerca del mondo, allo scopo di raccogliere consensi, ma soprattutto materiale. E' infatti evidente che ogni cosa presente e consultabile su Palimpsest debba essere conforme alla libera circolazione del sapere. Ogni autore che voglia contribuire deve quindi adeguare il proprio documento ad una delle licenze proposte da Google. E il materiale già raccolto pare essere di livello di sicuro interesse e valore.

Le prime indiscrezioni parlano di qualcosa come 100 TB di dati provenienti da laboratori NASA, in particolare quelli provenienti dallo Hubble Space Telescope. Se confermato per Google si tratterebbe di un colpo vincente: dopo la NASA con molta probabilità altre grandi agenzie potrebbero contribuire attivamente al progetto, e ciò a tutto vantaggio dei possibili utenti.

A proposito di questi ultimi: l'idea di Google è richiamare l'attenzione di ricercatori e scienziati nel tentativo di costruire una sorta di Wikipedia della Scienza. Il materiale offerto potrebbe essere davvero il punto di origine per molti lavori importanti, sopratutto universitari e i principali beneficiari potrebbero essere proprio i dottorandi. Terminiamo con due curiosità. La modalità di raccolta del materiale è molto particolare: numerosi scatoloni, contenenti dischi fissi ad alta capacità, sono pervenuti alle aziende e ai centri di ricerca, che hanno offerto il loro contributo.

Secondo Wired, Palimpsest sarà la palestra più importante nella quale vedere all'opera la nuova acquisizione di casa Google, ossia Trendalyzer, un software in grado di mostrare i dati statistici in modo diretto ed innovativo.

Francesco Corsentino

Fonte: http://programmazione.it

 

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