Esteso il beneficio anche a chi frequenta fuori dall’Isola un corso presente negli atenei sardi
19 July 2007
 
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore ad interim alla Pubblica istruzione, Carlo Mannoni, ha deliberato un consistente stanziamento destinato al rimborso delle spese di affitto - pari all'80% e per il solo periodo di studio – per gli studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna, nella Penisola e all'estero.
 
La cifra stanziata, pari a un milione e mezzo di euro, è di gran lunga superiore a quella prevista fino allo scorso anno. Ai fuori sede delle università sarde andrà un milione di euro, con il solito meccanismo che passa attraverso gli Ersu: 65% per l'Ersu di Cagliari e 35% per quello di Sassari. Ai nuovi beneficiari fuori Sardegna sono destinati 359mila euro, mentre 141mila euro serviranno per rinnovare i contributi già assegnati negli anni accademici precedenti.
 
Due le novità di quest’anno: la Giunta ha eliminato il tetto massimo di spesa ammissibile, pur mantenendo l'obbligo di certificare il costo del canone d'affitto, e ha reso i contributi accessibili anche a chi studia fuori dall’Isola in un corso pur presente negli atenei sardi. Fino allo scorso anno, infatti, la condizione per chi fosse iscritto ad un corso di laurea fuori dalla Sardegna, era che quel corso non fosse attivo né a Cagliari né a Sassari.
 
Per gli iscritti ai corsi delle Università della Sardegna che risultano fuori sede sarà – come al solito - stilata una graduatoria sulla base del merito, del reddito e della durata legale del corso prescelto. Sono esclusi dal contributo gli studenti con reddito del nucleo familiare superiore alla soglia di 24mila euro e coloro che gia' beneficiano di borse di studio o posti alloggio erogati dagli Ersu.
 

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