Da La Repubblica: irregolare una certificazione su dieci per avere una borsa di studio
25 July 2007

Sono 110 (e questa volta non è voto di laurea) le false dichiarazioni accertate dagli uffici dell´Università: uno su dieci ha cercato di pagare meno tasse o anche di ottenere una ricca borsa di studio, senza avere alcun titolo, «Troppi, considerando che per l´anno accademico 2005-2006 abbiamo fatto finora 2100 accertamenti» ha commentato ieri Natalina Bolognesi, dirigente della divisione didattica e studenti. E 30 studenti sono stati sanzionati con multe che vanno dai 1000 ai 3000 euro, oltre che ‘ricondotti´ nella fascia più alta di contribuzione. Ma per il futuro, si assicura, ci saranno maggiori controlli e verifiche per evitare queste situazioni. Ma resta il problema degli accertamenti che l´Ateneo è in grado di garantire per evitare queste situazioni che penalizzano alla fine chi ha realmente bisogno degli aiuti economici da parte dell´Università.

E´ possibile che in seguito si individuino nuovi strumenti per consentire una rapida verifica. Ma a in base all´appello che è stato lanciato ieri, in occasione, dell´apertura del nuovo centro per le immatricolazioni di corso Massimo d´Azeglio 15 non resta che fare affidamento sulla buona volontà dei singoli: «Invitiamo gli studenti a non dire bugie; in quanto, prima o poi, le irregolarità verranno scoperte».

Insieme alla Bolognesi, a guidare la folta schiera degli aspiranti corsisti nel nuovo centro (in mancanza del rettore Pelizzetti, del prorettore Roda e di Anna Maria Poggi, delegata del rettore per i servizi agli studenti) c´era Olimpia Gambino, docente e per tantissimi anni referente del rettore (per molti rettori, anzi) per i problemi degli studenti, e da due direttore dell´Edisu in via Madama Cristina. In effetti pochi conoscono l´Università come la Bolognesi e la Gambino. Quest´anno l´anno accademico si apre ad ottobre con 201 corsi di laurea di cui 92 triennali a cui ci si iscrive, da ieri, on line collegandosi, da qualsiasi pc, dal sito di www. unito. it Per i corsi ad accesso libero, le pre-immatricolazioni vanno invece dal 1 agosto al 5 ottobre.

Per Olimpia Gambino si tratta, in questi giorni, di condurre una non facile trattativa a favore degli studenti Erasmus: «I nostri studenti pagano molto di più degli stranieri - ha affermato il direttore dell´Edisu - e si tratta di spese non indifferenti per le famiglie, che spesso rinunciano proprio per motivi economici a una valida opportunità di formazione per i figli». Se all´arrivo nelle residenze torinesi gli stranieri pagano 145 euro per una stanza doppia, e 190 per una singola, gli universitari piemontesi pagano, in Francia, da 260 a 335 euro per camera singola, e da 183 a 236 per camera doppia; in Spagna, tra i 300 e i 721 euro a seconda della città e del quartiere; in Germania, da un minimo di 155 fino a 410 euro spese escluse.

«Stiamo preparando - ha aggiunto Gambino - un´interrogazione all´Unione Europea insieme alla proposta di effettuare degli scambi: io ne accolgo 100 dalla Francia, ad esempio, la Francia ospita 100 studenti italiani». Ma all´Edisu si registrano quest´anno molte altre iniziative: cene etniche organizzate una volta al mese dalle associazioni studentesche nei diversi ristoranti universitari; un servizio di 30 biciclette, in via Verdi e al Politecnico. Inoltre aprirà a settembre il ‘RistoPub Taverna´, serale, nella residenza Villa Claretta, e un campetto da calcio in quella di Lungodora. Una nuova residenza per 30 studenti nascerà a Cuneo e un´altra ancora a Vercelli, con l´auditorium.
(t. c.)

Fonte: http://espresso.repubblica.it

 

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