Gli orientamenti del governo nel "Protocollo su previdenza, lavoro e competitività"
24 July 2007

ROMA - Non solo scalone. Si chiama "Protocollo su previdenza, lavoro e competitività" e in sei capitoli (previdenza, ammortizzatori sociali, mercato del lavoro, competitività, giovani e donne) integra l’accordo sull’età pensionabile con interventi a 360 gradi: modifiche alla legge Biagi, aumento dei sussidi di disoccupazione, revisione dei rinnovi contrattuali e l’aumento delle pensioni più basse per oltre 7 milioni di persone. Tolto il nodo previdenziale, per gli altri capitoli si illustrano gli orientamenti del governo, tutti da trasformare in leggi e accordi con le parti sociali.

Ammortizzatori. Si punta a trasformare l’indennità di disoccupazione in "uno strumento unico indirizzato al sostegno del reddito e al reinserimento lavorativo delle persone disoccupate". Una riforma tutta da disegnare che porterà alla "progressiva estensione e unificazione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria". Immediato invece lo stanziamento di 700 milioni di euro per aumentare la durata e la platea delle indennità di disoccupazione.

Mercato del lavoro. S’interverrà sui contratti a termine: se con una successione di rapporti a tempo determinato si sono superati i 36 mesi, ogni nuovo contratto dovrà essere stipulato presso la direzione provinciale del lavoro con l’assistenza delle organizzazioni sindacali. Se non si rispetta questa procedura il contratto si considera a tempo indeterminato. Chi ha svolto mansioni per 6 mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni fatte da quella azienda per i 12 mesi successivi. Inoltre saranno "riordinati" il contratto di apprendistato e il part-time. Sulla legge Biagi certa l’abolizione del lavoro a chiamata, mentre per la tipologia dello staff leasing si aprirà un confronto con le parti sociali per una revisione.


Competitività. Per ridurre il costo del lavoro viene abolita la contribuzione aggiuntiva ora in vigore sugli straordinari, inoltre sarà istituito un fondo da 160 milioni di euro l’anno per tre anni con cui finanziare gli sgravi contributivi per aziende e lavoratori che stipulano contratti di secondo livello in cui si prevedono premi per aumenti della produttività e per i risultati dell’azienda. Il tetto dello sgravio sale dal 3% al 5% della retribuzione annua.

Giovani. Per il triennio 2008-10 un fondo da 150 milioni di euro sarà a disposizione di chi ha carriere discontinue. Fornirà prestiti a tasso zero in grado di compensare cadute di reddito e anticipare i futuri stipendi. Inoltre ci saranno risorse per il microcredito rafforzando il prestito d’onore. Facilitata la totalizzazione dei contributi e il riscatto degli anni di università.

Donne. Per aumentare la partecipazione delle donne al lavoro saranno potenziati incentivi al part time e i servizi per l’infanzia.

Fonte: http://finanza.repubblica.it


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