Dichiarazioni del ministro in occasione della sua audizione alla Commissione cultura della Camera
14 June 2007
UNIVERSITA’

Mussi: "Basta
col numero chiuso"

Il ministro: "In Italia non c’è un eccesso di studenti rispetto ai docenti: si può reggere il peso didattico con il corpo docente se c’è. L’Europa limita i numeri chiusi, mentre da noi sono oltre mille"

 

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi Roma, 13 giugno 2007 - Tra poco arriverà una legge per impedire il dilagare del numero chiuso nelle università. Lo ha annunciato il ministro dell’Università, Fabio Mussi, a margine della sua audizione in commissione Cultura alla Camera, in risposta all’atteggiamento dei rettori, a cui il ministro aveva già mandato una lettera di indirizzo negli scorsi mesi, che, invece che ridurli, in molti casi hanno aumentato, per il prossimo anno, i corsi ad accesso sbarrato.

"In Italia - spiega Mussi- non c’è un eccesso di studenti rispetto ai docenti: si può reggere il peso didattico con il corpo docente se c’è". In più, continua il ministro, "l’Europa limita i campi in cui sono obbligatori numeri chiusi, mentre da noi, solo lo scorso anno, i posti a numero chiuso erano oltre mille".
 
Per questo, il ministro aveva inviato una lettera di orientamento ai rettori: "Ma, se questo orientamento non viene autonomamente condiviso- afferma il ministro - si farà una legge". Secondo il ministro c’è bisogno "di più studenti e più laureati, perchè ne abbiamo pochi rispetto alla media Ue e, quindi, non c’è alcun bisogno di ’disboscare’".

Fonte: http://qn.quotidiano.net

Bloccati i fondi per i progetti di base
In totale si tratta di 160 mln di euro

 

 

Roma, 13 giu. (Apcom) - Il bando per i fondi ai progetti di ricerca di interesse nazionale (Prin), potrebbe saltare. A lanciare l’allarme è direttamente il ministro dell’Università e Ricerca Fabio Mussi.
Durante un’audizione in commissione Cultura alla Camera questo pomeriggio il ministro spiega che il bando è pronto da tempo, ma i soldi per il Prin sono sostanzialmente bloccati per un vincolo contenuto nella Finanziaria all’articolo 738. Si tratta di 160milioni di euro.
Di tale urgenza Mussi ne ha già parlato "sia con il presidente Prodi che con il ministro Tommaso Padoa SChioppa". MA per ora nulla di fatto.
"I Prin - sottolinea il ministro - sono una delle principali fonti di alimentazione della ricerca pubblica di base universitaria e non". L’ultima Finanziaria di Berlusconi aveva portato a zero, nella previsione per il 2008, i fondi Prin. All’epoca di fondi ce n’erano tre sotto la vigilanza del ministero dell’Università. I Far, i Firb e i Prin. Sul bilancio erano rimasti solo 100mln euro per i Firb. Poi la Finanziaria del governo Prodi ha provveduto, spiega Mussi, ad "unificarli nel solo fondo First (Fondo Interno per la Ricerca Scientifica e Tecnologica), con un’aggiunta 960mln di euro in 3 anni. Nella manovra questa cifra c’è scritta - ricorda Mussi - e dentro questa somma c’e’ anche la parte dei vecchi Prin".

Fonte: Apcom

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