L'appuntamento è per martedì 27 settembre dalle 9 nell'Aula magna del Polo di via Marengo: si tratta del progetto finanziato dalla Commissione Europea con oltre tre milioni di euro, guidato dall'Università di Cagliari, che punta a promuovere il riutilizzo degli scarti della vinificazione per ottenere creme di bellezza, integratori e prodotti farmaceutici, creando al contempo nuove opportunità commerciali per giovani imprenditori
27 September 2022
Il coordinatore del progetto, Gianluigi Bacchetta (al centro), con alcuni partner del progetto

Al termine del processo di trasferimento tecnologico e creazione di impresa, infatti, sono state avviate numerose idee innovative e high-tech

Sergio Nuvoli

Cagliari, 23 settembre 2022 - Promuovere il riutilizzo degli scarti della vinificazione per ottenere creme di bellezza, integratori e prodotti farmaceutici, creando al contempo nuove opportunità commerciali per giovani imprenditori: è questo l’obiettivo di BESTMEDGRAPE, il progetto dal valore di oltre 3 milioni di euro finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma ENI CBC MED e guidato dall’Università di Cagliari.

Martedì 27 settembre si terrà in città – a partire dalle 10 nell’Aula Magna del Polo di Ingegneria, ingresso da via Marengo - la conferenza internazionale del progetto, che vede protagonisti i team di ricerca dell’Ateneo cagliaritano e dei partner, di numerosi altri centri di ricerca europei e di area mediterranea e giovani imprenditori.

L’iniziativa si è sviluppata grazie all’intesa con partner provenienti da Francia, Giordania, Libano e Tunisia, ed è nata per favorire il trasferimento tecnologico verso gli imprenditori dei Paesi coinvolti, supportare la creazione di impresa, integrare e rafforzare la filiera della produzione vitivinicola.

Al termine del processo di trasferimento tecnologico e creazione di impresa, infatti, sono state avviate numerose idee innovative e high-tech: i potenziali imprenditori beneficiari di questo percorso formativo si sono raggruppati in team che mettono insieme competenze ed esperienze professionali diverse, dal mondo agricolo a quello economico e scientifico. Questa contaminazione ha rappresentato il punto di forza che ha permesso la nascita di idee, che rappresentano altrettante future aziende che riceveranno una sovvenzione attraverso il progetto, e opereranno secondo i principi dell'economia circolare, a partire dai sottoprodotti della lavorazione della vite.

Oltre alle università e ai centri di ricerca coinvolti, è stato fondamentale il supporto dei partner associati: in Sardegna, il progetto ha potuto contare sul supporto delle Cantine Argiolas e di Icnoderm, eccellenze del mondo imprenditoriale.

Una fase dei lavori in laboratorio
Una fase dei lavori in laboratorio

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