Il progetto &è; firmato dall’architetto brasiliano da Rocha
05 May 2007


Sabato 5 maggio 2007

La Regione dà il via libera al progetto per la realizzazione del campus universitario di viale La Playa, disegnato dall’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha e finanziato dall’Ersu. Lo stabilisce una delibera della giunta regionale approvata nella seduta del 24 aprile ma resa nota soltanto ieri. Il via libera è stato dato dopo le garanzie arrivate dal commissario straordinario dell’Ersu, Cristian Solinas, sulla copertura finanziaria del nuovo progetto che ha variato quello del ’99 (criticato e rigettato dal consiglio d’amministrazione rimasto in carica fino a qualche mese fa). Sono aumentate le cubature del campus (che avrà mille posti letto) con diversi spazi e servizi per la vita studentesca (mensa, auditorium, sale studio, polo direzionale e aree all’aperto). Per questo servivano nuovi fondi per realizzare l’intero progetto (più di 40 mila metri quadri, con 151 mila metri cubi a cui si aggiungono altre dieci mila metri quadri di parcheggi interrati): «L’Ersu di Cagliari - è specificato nella delibera - facendo ricorso a dismissioni del suo patrimonio immobiliare può garantire senza ulteriori trasferimenti da parte dell’amministrazione regionale alla copertura finanziaria della nuova operazione». Ora l’Ersu dovrà raggiungere le intese con le amministrazioni interessate, attraverso un accordo di programma o una conferenza di servizi che modifichi l’iniziale programma integrato approvando la variante e i progetti preliminari dell’architetto brasiliano. (m.v.)

Domenica 6 maggio 2007
Un Campus da 50 milioni
Sorgerà nell'ex semoleria di via La Playa
La firma è d'autore, il finanziamento da record. L'Ersu si prepara a voltare pagina con il nuovo campus universitario di viale La Playa: un progetto, ideato dall'architetto brasiliano Paulo Mandes da Rocha, da cinquanta milioni di euro. I fondi sono disponibili (trasferimenti regionali, risorse dell'Ersu e la dismissione di alcuni edifici dello stesso ente), la Regione ha dato il via libera: ora mancano le firme sull'accordo del comune di Cagliari e della Sovrintendenza. Poi i lavori potranno iniziare: dureranno ventiquattro mesi. difficoltà superateL'idea di realizzare un campus universitario risale al '99: furono trovate le risorse (circa 17 milioni di euro) per costruire, nell'ex area della semoleria, una casa studenti (da 220 posti letto) insieme al centro direzionale dell'Ersu, a un albergo e a dei parcheggi. Un progetto che non ha mai convinto. La svolta nel 2006: l'intera area avrebbe dovuto ospitare un campus universitario da mille posti letto e strutture al servizio degli studenti. Niente vista su auto parcheggiate e stanze d'hotel. il progettoDa un anno dunque l'Ersu, allora presieduto da Cristian Solinas attuale commissario straordinario dell'ente, ha lavorato per risolvere alcuni contenziosi per la proprietà delle aree e per trovare i finanziamenti per la costruzione non solo della casa dello studente ma di tutti i servizi. A disegnare il futuro campus, che sorgerà su un'area di quarantamila metri quadri (oltre a diecimila per i parcheggi interrati), è stato chiamato l'architetto brasiliano da Rocha, vincitore nel 2006 del premio Pritzker. Progettazione a carico dell'impresa (l'Edilia costruzioni che si era aggiudicata la gara). Lo scorso 20 marzo il commissario dell'Ersu ha trasmesso le tavole dei progetti alla presidenza della Regione che nella delibera del 24 aprile ha dato parere favorevole. le stanze«Si tratta di recuperare un'importante pezzo della città - spiega Solinas - perché il campus non sarà un dormitorio, ma farà parte del tessuto urbano con importanti servizi per studenti e non solo. Inoltre occupa una posizione strategica vicino alla stazione dei treni e degli autobus e a due passi da via Roma». Tre i blocchi disegnati dall'architetto brasiliano. Il primo, da otto piani, riservato alle camere per gli studenti: «Saranno rivoluzionarie rispetto alle attuali», anticipa il commissario. Corridoi spaziosi, un bagno per ogni stanza che avrà due letti e due ampie scrivanie: «Ogni studente potrà avere la sua privacy perché è prevista una porta scorrevole che chiuda la zona letto e quella riservata allo studio». Una chiave-badge permetterà di avere sotto controllo, grazie a un sistema telematico, i consumi energetici di ogni stanza: «Lo studente avrà a disposizione un massimo di energia da utilizzare. Quella che verrà consumata in più si pagherà». Il quarto piano (quello di mezzo, interamente a vetrate) della casa studenti sarà riservato a spazi collettivi e sale studio. Una struttura rialzata: al piano terra, sotto le arcate che riprodurranno quelle dei portici di via Roma, troveranno posto attività commerciali. la piazzaIl secondo blocco ospiterà l'auditorium, accanto a una grande piazza coperta di circa duemila metri quadri: grazie a una parete che si potrà alzare e abbassare i due spazi potranno essere uniti creando un'area imponente da utilizzare per mostre e spettacoli. Al primo piano ci sarà la mensa: seicento posti con vista panoramica grazie alla grande vetrata. Sotto verrà costruito un parcheggio interrato (per 700 auto). Accanto sorgerà un altro blocco per gli uffici direzionali che andranno a sostituire quelli del corso Vittorio Emanuele. Un progetto che nascerà dall'intesa tra Ersu, Università e soprattutto Comune e Regione. L'argomento è stato affrontato durante l'incontro di venerdì scorso, in Municipio, tra il sindaco Emilio Floris e Soru. Una partita più ampia perché abbraccerà in futuro anche le aree della ferrovia.
Matteo Vercelli


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