Proposta di Padoa Schioppa e Mussi per superare difficoltà
03 August 2007

Roma, 2 ago. (Apcom) - Un "Patto" tra governo e atenei per rilanciare l’università italiana, dopo alcuni anni di difficoltà del sistema per i tagli alla spesa pubblica. È l’idea lanciata a dai ministri Tommaso Padoa-Schioppa (Economia) e Fabio Mussi (Università), che auspicano l’avvio di un "grande confronto" con il mondo universitario per arrivare a proposte concrete da inserire in un ’Patto per l’università e la ricerca’. Un’idea presentata a palazzo Chigi, con il premier Romano Prodi, con un documento accompagnato dalla relazione della Commissione tecnica per la finanza pubblica sulle "misure per il risanamento finanziario e l’incentivazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema universitario".

"Sembra arrivato il momento - affermano Mussi e Padoa-Schioppa - di avviare una serie di interventi che renda possibile superare le difficoltà che le università hanno incontrato negli ultimi anni a causa dei vincoli introdotti per ragioni di bilancio, usando allo stesso tempo ogni spazio disponibile per migliorare la qualità dell’offerta didattica e della ricerca scientifica".

"Anche per il comparto dell’università - continuano i ministri - si impone ormai una prospettiva temporale di raggio più ampio, che consenta una programmazione pluriennale dello sviluppo di ogni ateneo. È giunto quindi il momento - sottolineano - di proporre un ’Patto per l’università’ che consenta una programmazione di medio periodo delle dotazioni finanziarie, in un quadro in cui siano chiari gli obiettivi da perseguire e gli incentivi per elevare la qualità della didattica e l’efficacia della ricerca".

"Sarà la valutazione dell’Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca, ndr) - precisano Mussi e Padoa-Schioppa - a determinare se e quanto la qualità scientifica e didattica dell’ateneo, e dei diversi settori di ogni ateneo, risulterà accresciuta in virtù di queste e altre politiche realizzate dall’ateneo. E qui potrà intervenire lo strumento dell’incentivazione finanziaria di provenienza statale, legata alla programmazione e ai risultati ottenuti".

"Le formule indicate nel documento - evidenziano i ministri - sono ispirate al principio della gradualità, nel senso che indicano alcuni obiettivi da perseguire in via progressiva partendo dall’esistente, così da non creare traumi che sarebbero controproducenti rispetto allo scopo. Ma, in pari tempo, sono proposti strumenti sufficientemente precisi ed efficaci per far sì che l’erogazione delle risorse a breve, in grado di far fronte alle criticità lamentate in questi ultimi anni, non impediscano ma anzi promuovano le riforme di più ampio respiro. Oltre al finanziamento pubblico, anche il finanziamento privato alla ricerca, molto carente nel nostro Paese, potrà essere aumentato con opportuni interventi di natura fiscale".

"Questo documento - concludono Padoa-Schioppa e Mussi - non vuole essere un testo chiuso. Perciò, nella convinzione che il futuro del Paese si gioca in larga misura sulla ricerca scientifica e sulla qualità dell’offerta universitaria, auspichiamo che le linee accennate siano condivise dal Parlamento. E chiamiamo tutto il mondo dell’univesrità a un grande confronto e a un serrato lavoro di analisi e proposta, che possa tradursi rapidamente in provvedimenti concreti e comportamenti innovativi da inserire in un Patto per l’università".



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- http://www.miur.it/DefaultDesktop.aspx?doc=603

 

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