
Nessuna colossale diretta per Extracampus?. «Questo no - risponde Caprettini - ma una copertura attenta sì, per raccontare il grande appuntamento con una visione dello sport fatta dal mondo universitario, sensibile agli aspetti culturali. I nostri reportage, dai linguaggi innovativi, saranno circuitati in un network di tv universitarie, facendo il giro del mondo senza costi aggiuntivi e permettendoci di accreditarci in Europa». Le Uni-tv di Magonza (Germania), Strasburgo (Francia), Göteborg (Svezia), Warwick (Gran Bretagna) hanno, infatti, da poco siglato un accordo per la messa in rete via web di programmi prodotti dalle università. E la prima applicazione concreta è proprio quella delle Universiadi, che vedono Extracampus, televisione sul digitale terrestre e su internet, con al suo attivo 7mila ore di trasmissioni, 12 format e 20 neolaureati che vi lavorano a contratto, in primissima linea. Pronta a fare la cronaca delle notti bianche, dei grandi concerti rock, dei fatti di sport, costume, cultura, che fanno l’atmosfera di questo grande evento. Con i suoi videogiornalisti in erba, cronisti perfetti in una Casa Universiade, aperta non stop, che ospita La Carpenteria, lo show room dei progetti culturali giovanili, e "Studyinpiemonte", la vetrina degli atenei piemontesi. «Tutte realtà alle quali, sia la radio web, sia la tv universitaria potranno dare visibilità, valorizzandone l’eccellenza» - sottolineano all’assessorato all’Innovazione della Regione Piemonte che, insieme all’Università di Torino, nel 2007 ha finanziato con 350mila euro la tv dell’ateneo. Il messaggio è chiaro: dal 17 gennaio Extracampus, nata come canale dell’Università torinese, ha una nuova mission, diventare la tv dell’intero sistema universitario piemontese e quindi di tutti e quattro gli atenei subalpini.
Laura Carcano
Sole 24 Ore - Sport del 15/01/07