Il contributo di Cecilia Novelli, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Scienze politiche e sociali, all'interno del volume edito da Marsilio Arte sulla storia dei Cavalieri del lavoro, gli imprenditori ai quali il Capo dello Stato attribuisce annualmente la speciale onorificenza prevista dalla Costituzione
01 August 2022
La copertina del volume che contiene il saggio di Cecilia Novelli

Si tratta del primo volume della collana “Storie di Imprese e di Cavalieri del Lavoro” edita da Marsilio Arte e promossa dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro

Sergio Nuvoli

Cagliari, 1 agosto 2022 – “Questa storia continuerà con successo”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’ultima cerimonia di consegna delle medaglie ai nuovi Cavalieri del Lavoro, imprenditori di “specchiata condotta civile e sociale”, provata in via continuativa in un settore che li abbia visti protagonisti con “autonoma responsabilità per almeno vent’anni”.

Ed è questa storia che Cecilia Novelli, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Scienze politiche e sociali guidato da Mariano Porcu, racconta nel saggio su “Le imprese di famiglia dei Cavalieri del Lavoro nella storia dello sviluppo industriale del Paese”, pubblicato all’interno di “Famiglia e impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro”. Si tratta di un volume di quasi 360 pagine, il primo della collana “Storie di Imprese e di Cavalieri del Lavoro” edita da Marsilio Arte e promossa dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.

Cecilia Novelli, docente di Storia contemporanea
Cecilia Novelli, docente di Storia contemporanea

Una squadra particolarissima, quella dei Cavalieri del Lavoro, costruita attraverso le scelte dei vari Capi dello Stato che si sono succeduti in base all’art. 87 della Costituzione

Nel suo contributo, la professoressa racconta l’attività di questo particolare “club” – che definisce “una delle trame più forti e resistenti di tutta la storia italiana” – e le attribuisce in qualche modo la trasformazione di una nazione povera e analfabeta nel Paese che noi tutti oggi conosciamo.

Una squadra particolarissima, quella dei Cavalieri del Lavoro, costruita attraverso le scelte dei vari Capi dello Stato che si sono succeduti in base all’art. 87 della Costituzione. E mentre Vittorio Emanuele III poteva nominare 80 Cavalieri all’anno, la saggezza di Sergio Mattarella ha potuto selezionarne appena 25, scelti peraltro in una rosa di 40 sottopostagli dal Ministero dello Sviluppo economico.

Al libro è dedicato anche un articolo di Raffaele Oriani su “Il venerdì” di Repubblica di venerdì scorso.

L'articolo su "Il venerdì" di Repubblica
L'articolo su "Il venerdì" di Repubblica

Last news

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie