08 February 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna

 

1 - L’unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Nuoro
Università Nove laureati hanno ottenuto il Dottorato in risorse ambientali
Attivato nell’Anno Accademico 2002-2003 nell’Università cittadina, grazie ad un finanziamento della Provincia, il Dottorato di ricerca in "Monitoraggio e controllo degli ecosistemi forestali in ambiente mediterraneo" è giunto a conclusione. Lo hanno conseguito nove laureati che venerdì pomeriggio, alle 16,30, nella sede universitaria di Sa Terra Mala, potranno illustrare i risultati della loro ricerca in un incontro intitolato "La ricerca scientifica per la salvaguardia e lo sviluppo delle risorse forestali e ambientali". Dopo l’introduzione dei lavori a cura del coordinatore del Dottorato professor Pietro Luciano, ci sarà la prolusione del presidente del corso di laurea in scienze e tecnologie forestali e ambientali professor Pietrino Deiana. Quindi la parola passerà ai nove neodottori che sono: Giuseppe Brundu, Luisa Carta, Manuela Manca, Omar Cao, Arturo Cocco, Laura Loru, Raffaele Marongiu, Domenico Soru e Sara Maltoni. Ognuno esporrà i risultati dell’argomento trattato, sempre relativo all’ambiente della Sardegna. Si tratta di un contributo scientifico importante nel miglioramento della conoscenza della natura tipica della Sardegna che tornerà utile nell’approfondimento degli studi in corso.
 
2 - L’unione Sarda
Pagina 42 – Cultura
La sfida dell’Endas lunga vent’anni
L’Endas e una sfida
Poesia fa rima con malinconia? Sicuramente fa rima con Galleria, la Galleria comunale d’arte di Cagliari, che quest’anno ha ospitato, con la sua direttrice Anna Maria Montaldo, i "Territori della poesia" dell’Endas. E con la rassegna, ormai quasi ventennale, anche i poeti. Due, solo due, ma grandi: Bianca Maria Frabotta e Milo De Angelis. Dopo la musica, di casa da anni nel Museo dei Giardini Pubblici, ecco dunque un nuovo intreccio con un’altra forma d’arte, diversa da quella visiva, eppure così collegata. Non a caso la locandina dell’iniziativa riporta Il suonatore di fisarmonica di Mario Mafai, una delle opere più intense (e malinconiche) della Collezione Ingrao. Illustrata agli ospiti, con le altre individuate dalla Montaldo, da tre giovani storiche dell’arte (Francesca Ghirra, Pamela Ladogana e Marzia Marino). Poesia fa rima con malinconia? Se l’è chiesto nella presentazione Sandro Maxia, distinguendo tra il lutto e lo spleen, tra un sentimento che può trovare una sua elaborazione e un altro che non ha requie. Perché è irrisolto. Come irrisolta perché inesprimibile è forse la nostalgia del paradiso che tutti noi ci portiamo dentro. Di nostalgia del paradiso, di un’emozione inespressa e indicibile, ha parlato senza parlarne Rosabianca Cadeddu Rombi, quando, per presentare Milo De Angelis, ha scelto Orfeo ed Euridice, una lunga, commovente poesia di Ceslaw Milos, dedicata a tutti gli amanti che varcano il limite per richiamare in vita l’amore perduto. I "Territori" del resto non sono nuovi a queste emozioni. Dall’88 ad oggi, la Rombi, responsabile del settore cultura dell’Endas regionale (e per nove anni presidente della commissione nazionale) ha portato in Sardegna i poeti. Qualche nome? Giovanni Giudici, Franco Loi, Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Amelia Rosselli, Bianca Maria Frabotta, Elio Pecora, Luciano Erba. E dei sardi Cicito Masala e Benvenuto Lobina. Poeti che hanno raccontato se stessi a migliaia di studenti, e di cittadini, poeti (D’Annunzio, Leopardi, Caproni, Montale) che si sono fatti raccontare da attori come Tino Petilli e Achille Millo. La poesia è povera, ma farla conoscere costa. In questi anni l’Endas è riuscito in un’impresa benemerita. Prima utilizzando le aule della Facoltà di Lettere, poi passando a luoghi più raccolti e affascinanti come la Galleria comunale. Sempre con il sostegno dell’Università (a rappresentarla, con Sandro Maxia, Cristina Lavinio, direttrice del Dipartimento di filologie e letterature moderne) e il contributo di Regione, Provincia e Comune. Un piccolo miracolo, di questi tempi così poco poetici.
(mpm)
 
 



4 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
Nuoro. Università
Organizzato dal dipartimento di protezione delle piante dell’Università di Sassari, è in programma per venerdì 10 febbraio, alle ore 16,30, nell’aula magna di “Sa terra mala”, un incontro illustrativo su “La ricerca scientifica per la salvaguardia e lo sviluppo delle risorse forestali e ambientali”.
 



5 - Il Giornale di Sardegna
Pagina 25 – Grande Cagliari
Cercasi ingegneri e scienziati i laureati diminuiscono del 20%
Università. Il trend più negativo nelle facoltà scientifiche: dal 2004 il calo medio è del l ’ 8 -10 %
I nuovi corsi triennali non facilitano i dottori Scienze della formazione è l’unica isola felice
Cercasi dottori disperatamente. Nell’Ateneo cagliaritano, il 2005 è stato un anno nero per la formazione universitaria: gli studenti che hanno raggiunto la meta sono stati quasi 400 in meno, passando da 4.778 del 2004 a 4.389. Un calo drastico che si aggira sull’8%.
Ma la percentuale cresce vertiginosamente nel caso delle facoltà più spinose, come quelle scientifiche: Medicina e chirurgia, Farmacia, Scienze matematiche fisiche e naturali, Economia e Ingegneria. In queste aule si attesta sul 10%, con un’eccezione negativa: la facoltà di Ingegneria evidenzia una riduzione che sfiora il 20%, passando da 971 laureati nel 2004 ai 798 del 2005. Anche tra le facoltà ad indirizzo umanistico si registrano flessioni, seppur di più lieve entità. Lo dimostrano i dati relativi a Scienze politiche, Lettere e filosofia, Lingue e letterature straniere che registrano una diminuzione del 5%. Ma tra scientifiche e letterarie, spicca una sola perla rara: la laurea in Scienze della formazione, che fa schizzare il numero dei neodottori dai 829 del 2004 agli 840 del 2005. I dati si riferiscono ad un calcolo complessivo dei laureati di ogni facoltà, ognuna delle quali nel corso degli ultimi 5 anni ha istituito un elevato numero di corsi per il conseguimento delle lauree triennali. Da quando, cioè, sono state istituite le cosiddette lauree brevi, riformate dal decreto ministeriale del 4 agosto del 2000. In Scienze politiche, ad esempio, sono sette i corsi di laurea triennale di primo livello: dal Scienza del servizio sociale a Scienze sociali per lo sviluppo, passando per Scienza dell’amministrazione e dello sviluppo locale. Lettere e filosofia ha attivato numerosi corsi complementari che sfornano operatori culturali per il turismo, esperti di beni archeologici, culturali e storico artistici. A cinque anni dalla sua attuazione, la riforma dell’is truzione universitaria non sembra aver prodotto gli obiettivi prefigurati. Primo dei quali, aumentare il numero dei laureati per avvicinare il dato nazionale a quello europeo. Ma il numero dei laureati triennali, delle varie facoltà, anche in città, incide in misura decisamente minima rispetto al totale. Insomma, più corsi di laurea non significa più laureati.
Cinzia Isola

I dati
Quattrocento in meno solo ad Ingegneria Calo drastico I dati dell’Ateneo cagliaritano fanno registrare circa 400 neodottori in meno rispetto al 2004. Si è passati da 4.778 a 4.389: 8,5% in meno. Ingegneria registra il trend più negativo. In crescita solo i laureati in Scienze della formazione. Giurisprudenza e Scienze politiche Le triennali In Giurisprudenza su 391 lauree del 2005, solo 56 sono triennali. Meno netto il divario in Scienze politiche: contro le 250 lauree del vecchio ordinamento ci sono 221 lauree di primo livello.

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