Un confronto di alto profilo sulla conoscenza e sulle opzioni da cogliere per le nuove generazioni
Mario Frongia
La ricerca, tra innovazione e sviluppo. Ma anche le scelte della politica, la disseminazione e la formazione delle nuove generazioni. Con un'ampia riflessione sulle condizioni economiche delle dottorande e dei dottorandi su scala europea. L'aula magna "Alberto Boscolo" - Cittadella universitaria di Monserrato - ha ospitato il convegno "Innovare investendo in ricerca tra opportunità, conoscenza e merito". I lavori, moderati dalle professoresse Micaela Morelli e Maria Del Zompo, hanno trattato di temi attuali e fortemente dibattuti su scala nazionale. Tra i relatori, la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo (Università Statale, Milano) e gli specialisti Michele Simonato e Marco Tamietto, docenti nelle Università di Ferrara e Torino. La professoressa Cattaneo ha relazionato su "Il diritto di studiare, l'opportunità di capire, l'importanza di conoscere". I professori Simonato (ricercatore anche all'Istituto San Raffaele) e Tamietto, sono intervenuti con le relazioni "Lavorare alla frontiera: cosa insegna la ricerca su staminali e terapia genica per le malattie del cervello" e "Difendere il diritto alla ricerca: il prezzo da pagare e le ragioni per non sottrarsi". La moderazione è stata curata alle professoresse Del Zompo (già rettrice dell'Università di Cagliari e attuale componente del board dell'Istituto superiore di sanità) e Morelli (già prorettrice alla Ricerca scientifica dell'ateneo del capoluogo regionale). A seguire si è tenuto l'incontro con i relatori. "Bisgona scommettere sul capitale umano e sulla possibilità dei giovani ricercatori di tornare nell'isola" ha rilanciato la professoressa Morelli.
La ricerca come motore di sviluppo. Dalla Cittadella universitaria alla Fondazione di Sardegna
"La ripresa dopo l'emergenza: il ruolo delle politiche per la ricerca" è stata la cornice della seconda parte dei lavori. Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19, la Fondazione di Sardegna - via San Salvatore da Horta, n. 2, Cagliari - ha avuto per relatori la professoressa Cattaneo, intervenuta su "C’è una scienza dell’investire in scienza?", i professori Antonio Musarò (Università Sapienza, Roma) e Marco Onorati (Università di Pisa) con "La ricerca scientifica in Italia tra barriere politiche, pregiudizi e opportunità" e "Tornare in Italia: si, ma come?".
Riequilibrare gli stipendi dei dottorandi è in cima alla lista delle priorità
L'evento si è concluso nella sala conferenze della Fondazione con "Scommettere sul capitale umano" a cura della professoressa Elisabetta Cerbai (Università di Firenze). Hanno moderato Antonello Cabras (già presidente del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna) e Micaela Morelli. "Formiamo tanti giovani, si investono risorse importanti, poi questi ragazzi vanno fuori a spendere le loro competenze e noi non riusciamo a trattenerle. In altre nazioni - ha aggiunto la professoressa - c'è equilibrio tra quanti partono e quanti rimangono. Le ragioni? Tante ma penso agli stipendi: qui da noi un dottorando guadgana la metà di un suo parigrado in Francia". Ma non è tutto. La farmacologa ha puntualizzato un aspetto: "Nel Pnrr sono previsti investimenti per la ricerca e per i giovani. C'è il desiderio, c'è la volontà politica. Ma non sempre le cose funzionano nel modo giusto, Ad esempio, su questo fronte la Regione fa decisamente poco. In Fondazione abbiamo deciso di sottoporre i progetti da finanziare a valutazioni internazionali. Questo criterio dà garanzia sul merito e la bontà degli stessi".
Ha collaborato Ivo Cabiddu
Foto di Maksim Krylenko