Studentesse e studenti dell'Università di Cagliari protagonisti del prestigioso evento organizzato dall'AIIC
Cagliari, 16 febbraio 2022 - "Vi abbiamo reccato" è il titolo della sessione video con protagonisti gli studenti e le studentesse del corso di laurea in Lingue e culture per la mediazione linguistica e della laurea magistrale in Traduzione specialistica dei testi, indirizzo Interpretazione di Conferenza del nostro Ateneo, durante l'evento LaLinguaMadre, che si terrà al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia lunedì 21 febbraio dalle 15, trasmesso in diretta streaming nel canale dedicato.
La manifestazione è organizzata dall'AIIC - Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, la collaborazione dell'Università Ca' Foscari-Campus Treviso e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il patrocinio del Ministero della Cultura e dell'Università degli Studi di Cagliari.
Coordinati da Francesca Chessa, docente di Lingua francese e referente del corso di laurea in Interpretazione di conferenza, e da Grace Hason, docente e referente di AIIC, con le colleghe e i colleghi dell'Università Ca' Foscari, gli studenti e le studentesse di UniCa hanno realizzato delle interviste "alla sprovvista" sul tema dell'utilizzo degli anglicismi nella lingua italiana e sulla loro reale comprensione da parte della popolazione.
Per uno sforzo collegiale di riappropriazione moderna, creativa e spigliata della lingua italiana
LaLinguaMadre è un festival pop in formato digitale e fisico che alternerà momenti in diretta con contributi registrati. L'evento sarà condotto dallo scrittore Paolo di Paolo e dalla sociolinguista Vera Gheno. Tra gli ospiti il giornalista Corrado Augias, le scrittrici Dacia Maraini e Igiaba Scego, oltre a docenti, esperte ed esperti di vari settori legati all'utilizzo della lingua italiana.
Gli organizzatori intendono promuovere uno sforzo collegiale di riappropriazione moderna, creativa e spigliata della lingua italiana. Non un esercizio accademico, non di conservazione, non di restauro, ma un’operazione etica, estetica, democratica ed economica.