Dai movimenti culturali e turistici a restauro del legno, valorizzazione e produzione di zafferano, miele, aglio, origano e genziana fino al sito ad hoc di e-commerce sul territorio e per il territorio. Il percorso di formazione e creazione d’impresa ha coinvolto dal 2019 sessanta partecipanti. Le idee finanziate vanno a neo imprenditori di Lunamatrona, Senis, Simala e Assolo
04 October 2021
Nemo, tra turismo e iniziative legate all'accoglienza e alla ricettività alberghiera con la fruizione dei luoghi nel rispetto di ambiente e natura

Sviluppo nuove imprese, tra Università e Marmilla: i frutti delle buone pratiche

Mario Frongia

Fondi per circa duecentomila euro dal Gal Marmilla alle start up guidate da Simone Caddeo (Lunamatrona), Maria Roberta Orrù e Viola Quida (Simala, cooperativa servizi culturali e turistici “Mariposas de Sardinia”), Jessica Contini (Senis) e Mauro Deias (Assolo). Le quattro start up a vocazione extra agricola e culturale sono nate al Crea (Centro servizi di ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità dell’Università di Cagliari). Il percorso di formazione e accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo Nemo “Nurturing Entrepreneurial Mindset&Organizations" è nato ne 2019 al Crea in collaborazione con il Gal Marmilla. Le neo imprese beneficeranno del finanziamento volto allo “Sviluppo di nuove attività imprenditoriali nelle produzioni extra-agricole” e “Sviluppo di nuove attività imprenditoriali per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali". L’idea imprenditoriale insiste sul territorio della Marmilla. Artigianato, turismo, trasformazione di prodotti e vendita online sono gli ambiti scelti dai partecipanti per investire nel rilancio del territorio.

L'agroalimentare, cuore di un sistema occupazionale ed economico di rilievo
L'agroalimentare, cuore di un sistema occupazionale ed economico di rilievo

Impresa e lavoro autonomo, tra formazione avanzata e una nuova forma mentis

Il Crea UniCa, dà supporto  giovani aspiranti imprenditori nel campo di Agrifood, Ict e Turismo dei beni culturali e ambientali. “Trasferiamo ai partecipanti le conoscenze indispensabili per costruire e sviluppare un’idea imprenditoriale, cercando di supportarli e venendo incontro alle loro esigenze” dice Maria Chiara Di Guardo, direttrice del Crea.  Il progetto, organizzato in presenza e online, in collaborazione con il GAL Marmillaha coinvolto oltre 60 partecipanti, oltre la metà di presenze femminili, con cento ore di formazione a distanza, 35 di consulenze di gruppo e 60 di consulenze individuali tese al poter compiere scelte consapevoli sulla propria forma giuridica, sui fonti di finanziamento e accesso al credito, definire strategie di marketing e comunicazione ed acquisire le competenze di public speaking. “La Marmilla cresce grazie alle iniziative imprenditoriali dei suoi giovani e al nostro supporto con bandi e formazione ad hoc. Azioni congiunte come il progetto Nemo - spiega Renzo Ibba, presidente Gal Marmilla - in collaborazione con l'Università di Cagliari, siano sempre più importanti per la nostra comunità e per la Sardegna in virtù del rapporto che si crea tra tradizione, cultura e innovazione”.

Il Crea dell'ateneo di Cagliari, best practice con pochi eguali
Il Crea dell'ateneo di Cagliari, best practice con pochi eguali

Le idee vincenti e innovatrici sono state applicate su alcuni dei settori economici tipici del territorio

Giovani, motivati, legati a doppia mandata alle tradizioni e ai luoghi in cui risiedono. Ma anche innovatori e precursori, con un occhio volto al domani. Le quattro start up finanziate dal Gal Marmilla e maturate al Crea di UNiCa fanno capo a: 1) Simone Caddeo punta a gestione e valorizzazione dei beni culturali con la creazione di un laboratorio di restauro e lavorazione artistica del legno. Da qui, la fusione tra tradizione e innovazione in un’azienda specializzata nel restauro, conservazione e disinfestazione di mobili antichi e manufatti lignei in genere, eseguiti nel pieno rispetto della patina e del valore del mobile, con tecniche e materiali tradizionali guardando avanti alle nuove tecnologie. Le innovazioni scientifiche e tecnologiche riguarderanno il campo della diagnostica: indagini di diagnostica macro-e microstrutturale, molecolare ed elementare per conoscere datazione e autenticazione. Le indagini strutturali delle tecniche realizzative, quelle della composizione dei materiali costitutivi sono volte alla ricostruzione delle vicende storiche dei beni storici e/o archeologici. 2) Maria Roberta Orrù e Viola Quida promuovono il diritto all’accesso alla cultura e alla libertà di movimento, incluso viaggiare, da esercitare in maniera responsabile, tutelando, valorizzando e promuovendo il benessere e la bellezza del patrimonio materiale ed immateriale del territorio e degli abitanti della Marmilla e della Sardegna, attraverso processi partecipativi e inclusivi di formazione e progettazione con le comunità locali al fine di creare un’offerta culturale e turistica integrata, sostenibile e accessibile. I servizi promuovono turismo e fruizione della cultura responsabile, con al centro la relazione tra viaggiatore e comunità ospitante. Al centro dell’esperienza di viaggio si pone la massima attenzione al rispetto di ambiente e cultura del paese visitato e al coinvolgimento diretto e attivo degli stakeholders locali. 3) Jessica Contini punta a trasformazione/produzione/vendita di prodotti provenienti dalla lavorazione di essenze erbacee/arbustive/arboree dell’Alta Marmilla. Per la Biodiversità, con piante officinali ricche di oli essenziali, l’area ha una grossa concentrazione di essenze erbacee/arbustive/arborea, importanti e di qualità. Le caratteristiche climatiche e i suoli, permettono alle piante spontanee e/o coltivate di produrre oli essenziali (profumi, sapori, etc) concentrati e di alta qualità. Le specie top - per qualità e ritorno economico - sono zafferano, cardo mariano, finocchio, matricaria camomilla, genziana, origano, valeriana, rosmarino, aglio, aloe, anice, meliloto, carciofo, lavanda, finocchio selvatico, eucalipto e ginepro. 4) Mauro Deias propone e cura un sito di e-commerce specializzato nella vendita di prodotti della Marmilla, con logo e packaging studiato e creato appositamente, riconosciuto come garanzia di qualità e di provenienza. Prevista una sezione con blog per presentare produttori, tecniche culturali adottate e loro peculiarità. Una pagina presenta il territorio e le sue bellezze, ci sarà la possibilità di adottare a distanza un arnia: l’iniziativa per la produzione del miele combatte lo spopolamento delle api dall’area.

 

Da sinistra, le startupper Jessica Contini e Viola Quida
Da sinistra, le startupper Jessica Contini e Viola Quida

Last news

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie