Mario Frongia

Il Cus Cagliari ha ideato e curato la Settimana della donazione del sangue in collaborazione con l’Avis. Apertasi al Centro provinciale di Via Talete, da lunedì 12 a mercoledì 14 aprile con le donazioni aperte all’intera famiglia del Cus dell’Università del capoluogo, l’iniziativa “Insieme per la vita” si è chiusa con l’appuntamento al campus di Sa Duchessa. Oggi, venerdì 16, dalle 16 alle 19, è stata la sede del Cus a ospitare l'autoemoteca Avis. In breve, un bel colpo che testimonia solidarietà, attenzione ai bisogni e alle necessità della collettività, con in prima fila il popoloso quartiere di Is Mirrionis. Lo sport universitario e la condivisione, tra inclusione, cultura e formazione sono tra i capitoli chiave di un’integrazione profonda e solida. Ovvero, ieri, oggi e domani una delle principali chiavi di lettura dello sviluppo e del cammino del Cus Cagliari.

L’evento cussino ha colto nel segno. Con la convinta partecipazione degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti. “La Settimana ha catturato - dice Manuela Caddeo, vicepresidente del Cus Cagliari - anche genitori, familiari e accompagnatori dei ragazzini impegnati nelle nostre scuole di formazione sportiva. Negli ultimi anni, il Cus è stato promotore di tante iniziative nell'ambito del sociale. La donazione del sangue è di estrema importanza: donare è un atto di grande generosità per chi riceve e per chi dona. Il mondo sportivo è popolato di persone dal grande cuore ed è per questo che abbiamo scelto di organizzare la Settimana della donazione”.L

La replica di un evento che merita supporto e sostegno. Una mission di alto profilo civile. Da sostenere e proporre con continuità. Ricca di valori sociali e assistenziali, amplificati in tempi complessi come quelli attuali. “La Settimana della donazione è stata una ulteriore conferma della sinergia tra mondo della donazione e il mondo sportivo: due mondi che portano avanti stili di vita sani e importanti per la collettività. La presenza dell'autoemoteca a “Sa Duchessa - ha aggiunto Antonello Carta, presidente di Avis Sardegna - è un segno concreto della collaborazione con il Cus Cagliari che ci auguriamo possa ripetersi nel tempo. La nostra è una regione carente e ha necessità di sangue maggiore rispetto alle altre regioni. Ringrazio gli atleti, i tecnici, i dirigenti del Cus e i donatori che in questo periodo difficile hanno continuato a donare”. In breve, un'intesa destinata a proseguire.