Promosso dal Crea dell’Università di Cagliari con The Net Value, finanziato dalla Regione, coinvolge 80 tra disoccupati e inoccupati, per la metà donne. “I ragazzi possono interagire anche nell’Ict e nell’Agrifood con esperti in ambito mondiale” dice Maria Chiara Di Guardo
25 March 2021
Intuizioni, talento, competenze per un futuro competitivo

Neoimprenditori isolani su scenari internazionali: quando il domani si tinge di certezze

Mario Frongia

Nei giorni scorsi è partita la seconda fase del progetto Intraprendiamo. I neoimprenditori coinvolti nell’evento organizzato dal Crea Unica (Centro servizi d’ateneo per innovazione e imprenditorialità), in collaborazione con The Net Value e finanziato dalla Regione Sardegna, incontreranno nelle prossime settimane imprenditori internazionali per dibattere di impresa e innovazione. “Un’interessante occasione di spunto e stimolo per i partecipanti del percorso di accompagnamento alla creazione di impresa e lavoro autonomo che intendono avviare la propria attività nei settori dell’Ict e Agrifood. Diamo - dice il prorettore Innovazione e territorio, Maria Chiara Di Guardo - ai nostri ragazzi la possibilità di interagire con esperti professionisti a livello internazionale. Stiamo mettendo in campo opzioni tese a garantire maggiore sviluppo e innovazione sul territorio regionale. Il progetto Intraprendiamo prevedeva azioni di mobilità internazionale finalizzate alla conoscenza di realtà innovative, all’eventuale trasferimento/replicabilità delle stesse nel contesto locale, al confronto con altri imprenditori, allo scambio di buone prassi e alla creazione di contatti ed eventuali collaborazioni con operatori di un altro contesto geografico. Con la pandemia Covid-19, che da quasi un anno ci obbliga a rivedere ogni attività in presenza e ci impedisce di viaggiare, ci siamo attivati subito con la Regione al fine di trovare soluzioni innovative per i nostri ragazzi che allo stesso tempo garantissero la qualità e i risultati previsti dal progetto”.

Il direttore del Crea, Maria Chiara Di Guardo
Il direttore del Crea, Maria Chiara Di Guardo

Una scaletta dei lavori intensa e inclusiva per i neoimprenditori e le aziende isolane

Gli incontri si sono aperti il 22 marzo scorso, con la moderazione del giornalista Fabio Manca (L’Unione Sarda). L’agenda prevede fino al 7 aprile venti ore di interviste a dieci imprenditori provenienti da Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Stati Uniti e Russia che negli anni hanno sviluppato interessanti opportunità di business in Sardegna e all’estero. Tra le aziende coinvolte, Lebiu (produzione di tessuti simil pelle fatti con gli scarti del sughero), Trigu Italia (export di prodotti agroalimentari sardi in Usa), Clickio (piattaforma che supporta gli editori nella monetizzazione dei loro contenuti editoriali), SonicJobs (piattaforma che automatizza le job applications nel mercato del lavoro inglese), Herb Sardinia (produzione di essenze naturali bio), Noma Digitali (startup che organizza una rete di villaggi per nomadi digitali), Copernion (Venture capital internazionale con sede in Spagna), Pretziada (sistema di valorizzazione dell’artigianato artistico sardo in chiave moderna), Habacus (primo certificatore in Italia della performance accademica degli studenti di Università e scuole professionalizzanti) e Meigamma (azienda vitivinicola di vini naturali di pregio).

 

Il Crea conquista consensi grazie alla promozione l'imprenditorialità
Il Crea conquista consensi grazie alla promozione l'imprenditorialità

Ict e Agrifood con il Crea: oasi feconda d’incontro e dibattito per ottanta disoccupati e inoccupati, la metà donne

L’Università di Cagliari con il Centro servizi svolge il ruolo di polo d’attrazione tra finanziatori, stakeholders nazionali e internazionali, idee e progetti innovativi sviluppati in ateneo. “La mission? Incoraggiare le imprese e i giovani nello sviluppo di competenze adeguate ad affrontare con successo e intraprendenza il futuro in una prospettiva di innovazione. Con progetti come Intraprendiamo vogliamo essere il partner strategico di imprese, professionisti e decisori politici per promuovere nuovi approcci all’imprenditorialità e all’innovazione, con una formazione aperta e inclusiva, contribuendo allo sviluppo socio-economico della comunità locale” aggiunge la professoressa Di Guardo. Il progetto Intraprendiamo - finanziato dai fondi Por Sardegna Fse 2014-2020 ”Attività integrate per l’empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transnazionale negli ambiti della ”Green & Blue Economy” - ha coinvolto negli ultimi due anni quattro classi di aspiranti imprenditori nel settore Ict e AgriFood con circa 80 partecipanti disoccupati e inoccupati di cui la metà donne.

Crea di UniCa, officina d'apprendimento vincente
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