L’intervento di Maurizio Murroni, docente di Telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, al webinar sul 5G organizzato dal CORECOM Sardegna. “Al settore servono le competenze che forniamo ai nuovi ingegneri: possono nascere nuove opportunità, un nuovo indotto e nuove aziende”. Il ruolo dell'Università per la gestione del cambiamento in atto
19 March 2021
Maurizio Murroni durante il webinar del CORECOM Sardegna

“Integrazione col nuovo mondo e creazione di nuove figure professionali sono punti fondamentali – ha dettagliato il docente del Dipartimento diretto da Fabrizio Pilo - Le emittenti possono ad esempio diversificare moltissimo l’offerta pubblicitaria"

Sergio Nuvoli

Cagliari, 19 marzo 2021 - “Con la banda larga e con il nuovo assetto del sistema, per effetto del quale verranno rottamati anche i televisori, le aziende del settore televisivo dovrebbero puntare a sfruttare nuove competenze, come quelle che formiamo all’Università con i nuovi ingegneri, per creare nuove opportunità, un nuovo indotto e nuove aziende. Si può creare anche a livello di televisione una maggiore attenzione ad un nuovo approccio che sta crescendo in casa nostra”. Così Maurizio Murroni, docente di Telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, intervenendo questa mattina al webinar organizzato da Corecom Sardegna: il riferimento è al corso di laurea magistrale in Ingegneria delle tecnologie per Internet, attivo nel nostro Ateneo.

“Integrazione col nuovo mondo e creazione di nuove figure professionali sono punti fondamentali – ha dettagliato il docente del Dipartimento diretto da Fabrizio Pilo - Le emittenti possono ad esempio diversificare moltissimo l’offerta pubblicitaria, arrivando all’utenza in modo maggiormente personalizzata attraverso le nuove tecnologie. Posso utilizzare schemi differenti, come il data casting con spot pubblicitari ad hoc e un prezzo più contenuto”.

La locandina dell'incontro
La locandina dell'incontro

Un ricco parterre di relatori ha discusso per l'intera mattinata gli aspetti più delicati della transizione digitale già in atto, con un taglio informativo assolutamente accessibile a tutti

All’iniziativa – aperta e conclusa dalla Presidente del CORECOM Sardegna Susi Ronchi - sono intervenuti numerosi relatori, in rappresentanza di una vasta parte del settore più direttamente coinvolto nella trasformazione in atto. Dal Presidente delle Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Giacomo Lasorella, al Coordinatore Nazionale del Corecom Alessandro De Cillis, dal Presidente Confindustria Radio Televisioni Francesco Siddi alla Direttrice generale della Direzione Generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica del MISE Eva Spina, al Vicepresidente dell’Associazione nazionale emittenti locali e Presidente di Videolina Carlo Ignazio Fantola, solo per citare alcuni dei protagonisti di un confronto di altissimo livello.

“Storicamente la televisione si è dovuta adattare ai cambiamenti, alla sfida tecnologica – ha aggiunto Murroni - e si è dimostrata capace di portare tutto il comparto verso un miglioramento”.

“Quello che sta accadendo adesso era ben noto a chi lavorava nel settore – ha dettagliato - Si è determinato un riassetto del comparto della televisione, facendo vedere alle aziende come ci si poteva riorganizzare per dare maggiori servizi e quindi migliorare. Ora la televisione sta capendo che l’obiettivo da raggiungere è l’integrazione con quello che accade intorno: noi parliamo di 5G, ma stiamo già studiando il 6G che va sulla sostenibilità e sull’integrazione di varie reti”.

“Per questo – ha avvertito in conclusione il docente di Telecomunicazioni - l’approccio deve essere globale, e in questo senso la televisione deve essere protagonista. Nella nostra regione Sardegna Uno e Videolina si sono mosse bene finora sullo sviluppo di applicazioni per consentire agli utenti di avere flussi di informazioni su supporti differenti, ma il futuro è la tv 4.0 che si basa su un contesto orizzontale e offrirà agli utenti una certa attività”.

Maurizio Murroni, docente al Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, durante il suo intervento
Maurizio Murroni, docente al Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, durante il suo intervento

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