Una lezione appassionata e affascinante di Gian Luigi Gessa sulle neuroscienze ha concluso il primo degli appuntamenti organizzati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia per l'importante anniversario dell'Università di Cagliari. L'incontro è stato aperto dai saluti del Rettore Maria Del Zompo, del Presidente della Facoltà Gabriele Finco, dei docenti Francesco Marongiu e Carlo Carcassi. La prima parte dell'evento è stata dedicata alla presentazione dell'importante volume “Anatomia Clavis et Clavum Medicinae”, curato da Alessandro Riva, Marina Quartu e Marcello Trucas, introdotta dalla relazione di Paolo Mazzarello. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE dell'incontro
18 February 2021
Gian Luigi Gessa e il Rettore Maria Del Zompo

Una "cavalcata" nelle neuroscienze condotta da Gian Luigi Gessa conclude la prima giornata di celebrazioni organizzata dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia per i 400 anni dell'Ateneo

Roberto Ibba

Cagliari, 18 febbraio 2021 - "Una bellissima cavalcata nelle neuroscienze. Il mio maestro ha fatto una lezione bellissima, stimolante, semplice nel portare avanti concetti di una grande complessità che lui racconta in modo affascinante e fa capire a tutti": è stato questo, il commento del Rettore Maria Del Zompo riferendosi alla lezione di Gian Luigi Gessa, Professore Emerito di Farmacologia, a conclusione del primo appuntamento organizzato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia per i 400 anni di UniCa, che si è svolto questo pomeriggio. L'evento è stato trasmesso sui canali social dell'Ateneo.

"Lei mi ha fatto conoscere le neuroscienze quando ero giovane e pensavo ad altro - ha aggiunto il Magnifico, rivolta al professore - Abbiamo avuto anche grandi discussioni, ma devo a lei la mia crescita personale, come altri devono a lei quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo anche grazie ai suoi insegnamenti di vita”.

Il neurofarmacologo - Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica conferita nel 2016 da Sergio Mattarella - ha proposto una relazione sui fondamenti scientifici della disciplina: "Le neuroscienze sono una Santa Alleanza tra tante discipline che vogliono studiare il cervello - ha esordito - Come farmacologo utilizzo le sostanze per capire come funziona il sistema nervoso".

Dalle prime scoperte sul funzionamento del cervello fino alle ricerche condotte dai più importanti scienziati e scienziate contemporanei, Gessa ha spiegato con termini accessibili al grande pubblico il lavoro dei ricercatori: "Le neuroscienze, dal punto di vista dei neurofarmacologi, servono a scoprire come il nostro cervello produca delle sostanze che servono alle nostre emozioni, ai nostri movimenti, agli effetti cognitivi". Partendo dalle sostanze presenti in natura e utilizzate dall'uomo fin dall'antichità, il professore ha illustrato il meccanismo che porta alla scoperta dei loro effetti sui recettori del nostro sistema nervoso.

"I farmaci sono delle chiavi così belle - ha proseguito - ma così forti e selettive che imitano le chiavi che il neurone costruisce con grande fatica aprendo o chiudendo dei recettori. Nel nostro cervello c'è più che una farmacia".

Una diapositiva dell'intervento di Gian Luigi Gessa
Una diapositiva dell'intervento di Gian Luigi Gessa
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La storia dell'Anatomia a Cagliari e i risultati raggiunti dalla Facoltà hanno aperto la giornata di celebrazioni, con gli interventi di vari docenti

L'iniziativa si è aperta con i saluti del Rettore e del Presidente della Facoltà Gabriele Finco, che ha evidenziato come il Covid-19 abbia posto importanti sfide sulla didattica, affrontate con determinazione ed efficacia, senza trascurare la ricerca: "L'attività di ricerca ha sempre avuto un grande rilievo: molti nostri docenti hanno incarichi importanti nelle diverse associazioni mediche. Solo nel 2020 abbiamo aumentato del 25% la produzione scientifica. Siamo una facoltà viva e inserita nel contesto sociale del territorio". Dopo Finco hanno preso la parola Francesco Marongiu, già Prorettore alle attività sanitarie, e Carlo Carcassi, docente di Genetica Medica.

La prima parte dei lavori si è concentrata sulla presentazione del libro “Anatomia Clavis et Clavum Medicinae”, curato da Alessandro Riva, Marina Quartu e Marcello Trucas, edito dalla casa editrice dell'ateneo Unicapress.

I contenuti del volume sono stati illustrati da Paolo Mazzarello, docente di Storia della Medicina all'Università di Pavia, che ha elogiato il grande lavoro di ricostruzione storica portato avanti dagli autori e ricordato che la grande scuola cagliaritana di anatomia poggia sulle basi di due grandi maestri della disciplina come Camillo Golgi e Luigi Cattaneo.

Marina Quartu ha proposto alcune delle importanti biografie scientifiche inserite nel volume, tra cui quella di Giovanni Tommaso Porcell, medico cagliaritano del '500 tra i fondatori dell'anatomia moderna e impegnato nella lotta alla peste di Saragozza. Ai teatri anatomici e alle sale deputate alla didattica anatomica si è rivolto l'intervento di Marcello Trucas, che ha esplorato alcuni dei luoghi maggiormente carichi di storia del nostro Ateneo . 

Alessandro Riva, Professore Emerito di Anatomia e studioso di Storia della medicina, ha ricordato il suo arrivo a Cagliari da giovane docente e la scoperta della meravigliosa collezione delle cere anatomiche Susini, realizzate nel primo Ottocento grazie all'opera di Francesco Boi.

"Tra i relatori si questa sera - aveva commentato all'inizio la prof.ssa Del Zompo - ci sono figure che sono dei maestri, hanno creato delle scuole, sono stati a loro volta la continuazione dei tanti docenti della facoltà che nei 400 anni hanno portato avanti gli studi. La nostra facoltà nel tempo è stata il fondamento di quella che è stata la sanità sarda. E' una delle prime facoltà fondate ma oggi è giovane e moderna, perchè mette insieme la ricerca di base con quella che è la ricerca contro il male che ci sta affliggendo. Ma è una sfida che vinceremo. Nel percorso che ho fatto ho imparato a combattere la mediocrità, seguire il meglio deve essere la normalità, non l'eccezione. Sono sicura che la facoltà di Medicina sarà sempre un esempio per tutti. Siamo convinti dell'importanza di fare bene, sia per le nostre studentesse e i nostri studenti, sia per la nostra terra. Tutto l'Ateneo ha bisogno di risorse certe, perchè crediamo nel diritto allo studio e alla possibilità che tutti e tutte possano iscriversi all'Università per migliorare la propria condizione sociale".

Alessandro Riva, Marina Quartu e Marcello Trucas
Alessandro Riva, Marina Quartu e Marcello Trucas

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