Una candidatura, e un consenso, costruita con misura, attenzione e rispetto per la comunità universitaria
Mario Frongia
“Professore, chi è Francesco Mola?” chiede Valerio Vargiu, ideatore e conduttore di Panorama Sardo. Pietro Ciarlo, costituzionalista, già preside di Giurisprudenza e prorettore per la Semplificazione e l’innovazione amministrativa nel sessennio di Maria Del Zompo, sistema gli occhiali e spiega: “Francesco Mola è persona notevole. È stato il vicario della professoressa Del Zompo e con questo incarico si è occupato più di tutti noi della gestione dell’ateneo. È entrato in contatto con tutti, ha approfondito tematiche e criticità, ha ascoltato e sentito i pareri e colto i suggerimenti dell’intera comunità universitaria. La sua candidatura è apparsa a tutti naturale, tanto naturale che non si è presentato nessun competitore”. Un percorso e una cifra accademica, professionale e umana che coglie l'attimo nei 400 anni di vita dell'ateneo del capoluogo.
Dal 92 per cento delle preferenze ottenute dai docenti al confronto aperto e trasparente: l'asset per il futuro.
Il professor Ciarlo ha poi argomentato sulla competizione elettorale con cinque docenti in gara a Sassari, con Gavino Mariotti che è salito sullo scranno che è stato di Massimo Carpinelli. Ma anche delle preferenze che hanno superato il 90 per cento ottenute dal neorettore dell’Università di Cagliari: “C’è stato un solo candidato non perché altri non avessero desiderio e motivazioni. Ma perché tutti hanno riconosciuto le qualità e le capacità del professor Mola. Il futuro? Su Francesco c’è grande attesa. Sa di avere importanti responsabilità. Ma dico che nell’incontrare i colleghi nei dipartimenti non è stato sul tono di chi ha ascoltato e detto vedremo, faremo, fatemi capire. Ma ha risposto puntuale, preciso, sul pezzo. E ha anticipato quel che farà”. Il blocco tv che chiude stasera l'ultima trasmissione del 2020 di Panorama Sardo, mette in luce un ateneo che vuole correre, essere sempre più competitivo, pronto a rafforzare credibilità e reputazione su scala nazionale e internazionale. Il professor Ciarlo ha anche commentato l’ultimo Dpcm e l’analisi di Sabino Cassese. In chiusura, un auspicio: “Mi auguro che il 2021 possa farci ritrovare quanto prima in presenza, per la didattica, la ricerca, la terza missione, i rapporti con il territorio e le istituzioni: l’Università è il luogo fisico perfetto per far maturare al meglio e sviluppare conoscenze, saperi, amicizie, relazioni interpersonali. Ovvero, il modo per essere noi stessi, reali, dinamici con emozioni e sentimenti”.
Foto e riprese: archivio unica.it e Antonio Carta