“L’uso dei big data nella sanità digitale” è la cornice, attuale e dibattuta, del webinar curato dal Dipartimento di giurisprudenza. Ai lavori di martedì 10 novembre prendono parte Daria de Petris, Pietro Ciarlo, Gianmario Demuro, Gianni Fenu, Giuseppe Broccia, Francesco Pigliaru e Alessia Palladino
08 November 2020
Cagliari. Uno scorcio della sede del Dipartimento di giurisprudenza

Le scienze giuridiche tra innovazioni tecnologiche, istanze sociali, tutele, equilibri e contrappesi amministrativi

Mario Frongia

Martedì 10 novembre, dalle 15.30 alle 17.30 si tiene il seminario-webinar “L’uso dei big data nella sanità digitale: Immuni, tra partecipazione civica e tutela della riservatezza”. Tema dibattuto e di prepotente attualità,l'evento è  organizzato nell’ambito della ricerca “Governance dei Big Data e politiche pubbliche”, finanziata dalla Regione Sardegna (Progetti di ricerca fondamentale o di base – 2018, L.R. 7/2007; Fondo sociale di coesione). I lavori sono curati dal Dipartimento di giurisprudenza e dal dottorato di Scienze giuridiche dell’Università di Cagliari.

Al webinar prende parte anche Daria de Pretis. Già rettrice dell'Università di Trento, nel 2014 è stata nominata giudice costituzionale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Al webinar prende parte anche Daria de Pretis. Già rettrice dell'Università di Trento, nel 2014 è stata nominata giudice costituzionale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

Tecnologia e decisori pubblici. Sfide contrapposte ai tempi del Coronavirus

“L’epidemia mondiale da Covid-19 ha messo in luce le molteplici potenzialità della tecnologia, confermandone la centralità anche nel campo della tutela della salute. Essa - spiega Pietro Ciarlo, , costituzionalista e prorettore Semplificazione e innovazione amministrativa - si propone come versatile strumento, utile per addivenire a più rapide e precise diagnosi, per consentire celeri attività di monitoraggio e di prevenzione del contagio. Il fenomeno, al contempo, offre interessanti spunti di riflessione sull’attuale morfologia del decisore pubblico. Le politiche pubbliche si integrano infatti in misura sempre più frequente con iniziative a forte vocazione tecnologica: si pensi, in particolare, al ricorso ad applicazioni di m-health (come nel caso dell’App Immuni), all’analisi predittiva basata sui Big Data e alla condivisione pubblica di datasets in ambito europeo ed internazionale. Simili dinamiche aprono innumerevoli nuovi scenari per la tutela della salute e prospettive per l’implementazione di più moderne politiche pubbliche, volte a garantire i diritti fondamentali” .

Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale e autore della revisione dello Statuto dell'Università di Cagliari
Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale e autore della revisione dello Statuto dell'Università di Cagliari

Decreti della presidenza del Consiglio e design delle politiche pubbliche

“Nell’attuale panorama nazionale, l’App Immuni - aggiunge Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale - costituisce la sintesi dei più recenti approdi della sanità digitale. L’iniziativa si propone come caso prototipico per la realizzazione di nuove politiche pubbliche, integrate dalla tecnologia e dalla partecipazione civica per assicurare la tutela collettiva e individuale della salute. Al contempo, l’analisi della decretazione ministeriale e, in particolare, del Dpcm del 24 ottobre scorso, offre numerosi spunti per il design delle politiche pubbliche a stretta vocazione tecnologica, e, più in particolare, delle nuove frontiere del mobile health. Per accrescere la fiducia e la partecipazione dei cittadini, evitando fenomeni di delegittimazione, occorre riflettere sulla genesi e sull’evoluzione di tale App e sulle implicazioni giuridiche più rilevanti, connesse al riparto di competenze tra Stato e Regioni, alle iniziative per la realizzazione di App di natura squisitamente regionale e all’assenza di coordinamento tra le molteplici aziende del servizio sanitario. Il caso in esame, peraltro, offre ulteriori spunti e prospettive di analisi, se confrontato con le più recenti iniziative promosse nel contesto europeo, ove si assiste al consolidamento di politiche integrate per la sanità digitale transfrontaliera, che si basano sull’interoperabilità dei sistemi nazionali per la tutela della salute del cittadino europeo”.

Gianmario Demuro, costituzionalista dell'ateneo di Cagliari
Gianmario Demuro, costituzionalista dell'ateneo di Cagliari

Interventi, struttura del webinar e link per accedere ai lavori

L’introduzione dei lavori è affidata a Daria de Pretis (giudice costituzionale, ordinaria Diritto amministrativo, Università Trento). A seguire, con “Immuni: profili tecnici”, relazioni di Gianni Fenu (ordinario Informatica, UniCa), “Immuni: l’unica scelta possibile?” Giuseppe Broccia (cofondatore e Android engineer di Longwave studio), “E se immuni non funzionasse?” Francesco Pigliaru (ordinario Economia politica, UniCa), “Immuni: Big Data e Politiche Pubbliche” Gianmario Demuro, “App di tracciamento: verso una prospettiva europea?” e Alessia Palladino (assegnista di ricerca, UniCa). Le conclusioni sono affidate a Pietro Ciarlo.

Piattaforma Microsoft Teams. https://eur05.safelinks.protection.outlook.com/ap/t-59584e83/?url=https%3A%2F%2Fteams.microsoft.com%2Fl%2Fmeetup-join%2F19%253a1839eb94db1b43078baaf3932133fcbc%2540thread.tacv2%2F1604504532463%3Fcontext%3D%257b%2522Tid%2522%253a%25226bfa74cc-fe34-4d57-97d3-97fd6e0edee1%2522%252c%2522Oid%2522%253a%2522df16d92d-5615-442e-aefd-20b3d1272d86%2522%257d&data=04%7C01%7C%7C56b7e0958dfd4958235508d880d8628f%7C84df9e7fe9f640afb435aaaaaaaaaaaa%7C1%7C0%7C637401014132369734%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C1000&sdata=gbNacRIcPXFAcokZU%2BZZaQ0nxbShiP9q9g4TuPsdOJo%3D&reserved=0

 

Francesco Pigliaru, è ordinario di Economia politica
Francesco Pigliaru, è ordinario di Economia politica

Last news

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie