EUROPEAN UNIVERSITIES. L’ateneo di Cagliari nell'alleanza internazionale a sostegno dei valori europei, dell’inclusione e dell’innovazione nella didattica e nella ricerca
Ivo Cabiddu
Dopo sei mesi di impegnativa preparazione, EDUC, l’Università Europea di cui fa parte l’Ateneo di Cagliari, ha raggiunto un primo traguardo molto importante nell’ambito del Work Package 9 "Education meets Research", guidato proprio dall'università del capoluogo sardo. Si tratta della selezione dei temi prioritari e strategici sui quali i ricercatori dei sei atenei alleati rafforzeranno la loro cooperazione nei prossimi anni:
- Lifelong Health and Wellbeing;
- Cyber Security and Artificial Intelligence;
- European Union Studies;
- Sustainable Changes: climate and resources;
- Justice, inequality and inclusion;
- Mobility / smart cities;
- Culture and heritage.
“Questi argomenti – precisa Alessandra Carucci, prorettore all’Internazionalizzazione di UniCa – rappresentano un ottimo equilibrio tra le cosiddette “scienze dure” e quelle umane e sociali, con l'obiettivo di fornire a ricercatori di diversi settori la possibilità di cooperare con successo. Inoltre, la maggior parte dei temi si riferiscono alle sfide della società che implicano la necessità di contributi interdisciplinari e il coinvolgimento diretto degli ecosistemi locali e dei decisori politici”.
La decisione, che ha coinvolto i ricercatori del consorzio EDUC per l’analisi delle cooperazioni in essere, è stata presa ai massimi livelli, dai prorettori delegati per l’Internazionalizzazione e per la Ricerca, durante le riunioni dello scorso febbraio a Cagliari e in altri due incontri.
Le specifiche scelte del partenariato, che ha stabilito anche gli indicatori per valutare i risultati raggiunti, si sono infatti basate sull'analisi dei punti di forza delle singole università e della loro capacità di contribuire in maniera importante alle politiche europee (Horizon Europe) e regionali (S3). Chiaro lo scopo primario del processo decisionale, con l’obiettivo dichiarato di diventare attori di riferimento per la ricerca su scala europea, nelle sette aree identificate che coprono un ampio spettro di temi, in linea con le caratteristiche di multidisciplinarità dell’Alleanza EDUC:
Le rappresentative presenti a Cagliari nelle due giornate di riunioni EDUC dell’11 e 12 febbraio (vedi precedente notizia su Unica.it) erano formate da Florian Schweigert, Nadine Shovakar (University of Potsdam, Germania), Sonia Lehman-Frisch, Hélène Aji (via Skype), Ludovic Collin (University of Paris Nanterre, Francia), Jòzsef Betlehem (University of Pécs, Ungheria), Bretislav Dancák, Šárka Pospíšilová, Jan Pavlik, Lukáš Palko (University of Masaryk, Repubblica Ceca), Jean-François Carpentier (via Skype), Sébastien Le Picard (University of Rennes, Francia), Alessandra Carucci, Micaela Morelli, Daniela Ghiani, Luigi Raffo (Università di Cagliari, Italia).
“Il prossimo passo – spiega ancora la professoressa Carucci – sarà quello di organizzare seminari specifici su ogni tematica, per consentire a dottorandi e ricercatori senior delle università EDUC di incontrarsi personalmente, presentare le attività, discutere e possibilmente avviare nuove collaborazioni o rafforzare quelle esistenti, aumentando anche il numero di partner”.
I seminari si terranno nei 5 Paesi EDUC, a seconda dell’ateneo partner responsabile dell'ambito di ricerca e dell'organizzazione:
- Lifelong Health and Wellbeing - Pécs (Ungheria)
- Cyber Security and Artificial Intelligence - Masaryk (Brno, Repubblica Ceca)
- European Union Studies - Cagliari (Italia)
- Sustainable Changes: climate and resources - Potsdam (Germania)
- Justice, inequality and inclusion - Paris-Nanterre (Francia)
- Mobility / Smart cities - Rennes (Francia)
- Culture and heritage - Paris-Nanterre (Francia)
A causa dell’attuale emergenza Covid-19, i seminari potranno iniziare probabilmente in autunno. Il calendario dettagliato degli incontri, le modalità e le condizioni per la partecipazione saranno perciò disponibili nei prossimi mesi.
Grazie al progetto Erasmus+ “European Universities” (ciascuna alleanza del programma comunitario ha a disposizione un budget di cinque milioni di euro), e anche a risorse aggiuntive messe a disposizione dal governo francese, sarà pianificato il finanziamento di numerose mobilità, per favorire la partecipazione di dottorandi e ricercatori di ciascuna università EDUC al seminario a cui sono maggiormente interessati.
PROGETTO EDUC: sei università nazionali europee coalizzate e sinergiche per formare un unico grande ateneo internazionale e multidisciplinare
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