ARCHEOLOGIA. A settembre la campagna diretta da Riccardo Cicilloni, docente di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali in collaborazione con la professoressa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente. Il 31 agosto conferenza stampa di presentazione
28 August 2019
Nuxis - Grotta di Acquacadda: nell'immagine un suggestivo scorcio della grotta

Il 2 settembre, nella grotta di Acquacadda, a Nuxis, prenderà avvio la prima campagna di scavo archeologico diretta da Riccardo Cicilloni, ricercatore e docente di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell’Università di Cagliari in collaborazione con la professoressa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre.

(IC)

GLI ATTORI DELL'INIZIATIVA. Le attività di scavo e ricerca sono possibili grazie alla concessione di scavo del Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibac) e ai contributi della Regione Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano.

PREMESSE E TEMI SCIENTIFICI. L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta professoressa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari. Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.
La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

La possibilità di riprendere le indagini archeologiche nella Grotta di Acquacadda ha da subito entusiasmato me ed il mio team di collaboratori. L’unione di intenti tra noi, l’amministrazione e lo speleo club è stata da subito importante per impostare un lavoro scientifico all’avanguardia e soprattutto duraturo” afferma Riccardo Cicilloni, direttore scientifico dello scavo.

RICERCATORI INTERNAZIONALI. Alla ricerca archeologica sul campo si alterneranno una serie di attività di tipo divulgativo, a cui prenderanno parte studiosi provenienti da più parti d’Europa, tra cui: Annaluisa Pedrotti dell’Università di Trento (31 agosto), di Fernando Molina Gonzalez, Juan Antonio Cámara Serrano e Liliana Spanedda dell’Universidad de Granada (4 settembre), di Valentina Matta dell’Università di Aarhus in Danimarca (11 settembre), di Sabrina Cisci, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano (25 settembre).

Alle attività in programma prenderà parte un team di circa 30 studenti provenienti da diversi atenei europei e internazionali, oltre quello cagliaritano, le università di Bologna, Granada, Barcellona e Melbourne, coordinati sul campo dagli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda.

OBIETTIVI. Tutto il progetto sarà caratterizzato dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, lingue e beni culturali e quello di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in progetto una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. L’obiettivo è quello di ricavare dati sul DNA e sulla dieta delle popolazioni dell’età del Rame sardo, sulle cause di morte degli individui sepolti nella grotta di Acquacadda. Tramite le analisi polliniche si proverà inoltre a ricostruire l’ambiente antico di questa zona del Sulcis. Sui reperti che verranno rinvenuti saranno immediatamente portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici, malacologici e metallici ma anche dei resti osteologici.
 
STUDIO E DIVULGAZIONE. Grande importanza verrà data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca infatti ne saranno affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale.
 
Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

 

Conferenza stampa ed inaugurazione delle attività

31 AGOSTO DALLE ORE 10:30
sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa» Ex miniera Sa Marchesa – Acquacadda – Nuxis (SU) – incrocio: S.P. 78 km 0,2/S.S. 293 km 50,4

Plus code: 5QJ2+3F Acquacadda, Nuxis CI
 

INTERVENTI:

Saluti delle autorità regionali e provinciali;
- Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis;
- Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna;
- Sabrina Cisci, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano;
- Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda;
- Elisabetta Marini, Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente;
- Salvatore Buschettu, presidente Federazione Speleologica Sarda;
- Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis;
- Marco Cabras, archeologo;
- Federico Porcedda, archeologo.

DALLE ORE 18:00 Conferenza a tema archeologico

- Annaluisa Pedrotti (professore associato - Università degli Studi di Trento), Ötzi, l’uomo venuto dai ghiacci: le novità della ricerca scientifica. La conferenza costituisce il primo evento del Ciclo di Conferenze «Incontri di archeologia alla Grotta di Acquacadda. Cinquant’anni di ricerche nel Sulcis-Iglesiente» organizzato dall’associazione speleo club Nuxis.

A seguire intervento dal titolo Archeologia e viticoltura, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier. Per finire degustazione di vini della Cantina di Santadi e dell’Agricola Punica.

Previsto intrattenimento per bambini nel giardino del sito di Sa Marchesa.

 

 

(IC)

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