Ivo Cabiddu
Alta formazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico per lo sviluppo della conoscenza e la crescita socio-economica e culturale del territorio. Questi sono alcuni dei punti in comune tra le università internazionalmente definite “locali” e quindi strategiche per la propria regione e nazione ma anche per l’intera Europa.
È appunto in questa marcata dimensione territoriale che l’ateneo cagliaritano fonda la sua missione ed è attivo in campo europeo, ma non solo, per un continuo confronto e la creazione di reti internazionali di scambio e di collaborazioni tra università, enti di ricerca e istituzioni comunitarie. Da qui la partecipazione di UniCa a Strasburgo, martedì 18 e mercoledì 19 giugno, all’European Conference on the Local Mission of Higher Education, in cui la professoressa Alessandra Carucci, prorettore all’internazionalizzazione è tra i relatori appositamente invitati dal Consiglio d’Europa per un meeting che verte sui temi della cooperazione europea, con particolare riferimento alla missione locale dell'istruzione superiore e al ruolo degli atenei.
CONTENUTI DELLA RELAZIONE
L’intervento della professoressa Carucci, così anticipa il prorettore, “Si baserà sul ruolo dell’Università di Cagliari in Sardegna, sul rapporto con il territorio e le sue connessioni con imprese, pubbliche amministrazioni e tutti i possibili soggetti partner”. La docente della Facoltà di Ingegneria e Architettura spiega poi che “L’invito alla Conferenza Europea non giunge inaspettato, bensì arriva a seguito del lavoro da noi già svolto in campo internazionale ed in particolare con il progetto dell'European Qualification Passport for Refugees. Sarà l’occasione per puntualizzare nel dettaglio e in termini generali le problematiche dell’insularità e dell’operare in un territorio caratterizzato, tra l’altro, da indici di spopolamento, basso livello industriale e abbandono scolastico. Le risposte e le azioni messe in campo dal nostro ateneo, soprattutto con i positivi interventi e risultati degli ultimi anni, potranno essere confrontate con le pratiche delle altre istituzioni universitarie presenti e dei rappresentanti del Consiglio d’Europa e dell’AITF, che hanno promosso la conferenza”.
Quest’ultima, la Anchor Institutions Task Force, favorisce la nascita di partenariati reciprocamente vantaggiosi tra istituzioni e organizzazioni per incoraggiare le comunità locali a sfruttare le proprie risorse e affrontare con ampie sinergie le questioni critiche legate all'istruzione, alle opportunità economiche e alla salute dei cittadini. “Certo è difficile immaginare come fragili economie locali possano sostenere il gap delle disparità sociali senza poter contare sul sostegno di collaborazioni e istituzioni stabili, ecco il concetto di "ancore", come punti fermi, soprattutto in periodi di declino delle risorse governative”.
TEMI DELLA CONFERENZA
A Strasburgo si discuterà su questi argomenti per arrivare ad una Cooperazione europea sulla missione locale dell'istruzione superiore (è questo il titolo del simposio finale) ed è all’ordine del giorno dei lavori la definizione e realizzazione di un quadro europeo di riferimento, dando seguito alla conferenza di Dublino (che ha originato i descrittori dei risultati formativi per i titoli di studio, definendo gli obiettivi dell’apprendimento necessariamente comuni a tutti i laureati di un corso di studio, espressi non solo in termini di conoscenze attese ma anche in termini di competenze e reali capacità e abilità). Tra gli aspetti da dibattere anche le particolarità delle città universitarie, l’esigenza di reti interculturali tra gli atenei locali europei e lo specifico impegno dell’UE nell'istruzione superiore.
ALTRI RELATORI
Alla conferenza sono inoltre attesi gli interventi e le relazioni di Sjur Bergan, capo del Dipartimento educazione del Consiglio d'Europa; David Maurrasse, direttore Anchor Institutions Task Force; Ronnie Munck e Joanna Olzarowska della Dublin City University; Irena Guidikova, responsabile Divisione UE programmi di inclusione e anti-discriminazione; Ninoslav Šcukanec Schmidt, direttore esecutivo Istituto per lo sviluppo dell'istruzione di Zagabria; Thomas Farnell, esperto di politica dell'istruzione superiore internazionale; José Luis Arco Tirado, docente dell’Università di Granada; Miquel Nicolau, rettore dell’Università di Andorra; John Smith, European University Association.