Sandro Demuro: "Ad ogni spiaggia serve una sorta di direttore dei lavori, perchè ciascuna è diversa dalle altre, per caratteristiche e problemi. Formiamo ottimi laureati in Scienze naturali che potrebbero essere coinvolti nella corretta gestione"
Sergio Nuvoli
Cagliari, 13 giugno 2019 – Questa mattina è andata in onda su Rai3 una puntata davvero speciale di “Buongiorno Regione”, la striscia quotidiana informativa curata dalla redazione giornalistica del TgR Rai Sardegna.
La trasmissione, condotta oggi in studio da Chiara Zammitti, è stata dedicata quasi integralmente al mare, e ad alcuni fenomeni che lo riguardano molto vicino. Si tratta di situazioni che i ricercatori dell’Università di Cagliari conoscono benissimo e studiano da anni. Anche questo è un modo per mettere a disposizione della società le conoscenze e le competenze acquisite in tanti anni di ricerche e approfondimenti sul campo, specie da parte di alcuni.
Di Posidonia ha parlato Sandro Demuro, docente di Morfologia e conservazione dei litorali: il professore era in collegamento dalla spiaggia di Santa Margherita di Pula, dove è stato intervistato da Mauro Scanu mentre mostrava in diretta i cascami sull’arenile indicando tra l’altro le regole per la corretta gestione. “Le spiagge sono come le persone – ha spiegato – Ciascuna deve essere tratta secondo le proprie caratteristiche, perché è diversa da tutte le altre”. Concetti ripresi più volte da Demuro, che con l’Osservatorio Coste e Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS) è spesso impegnato in ogni punto della Sardegna nella divulgazione delle migliori pratiche di tutela delle nostre risorse più importanti.
“Ad ogni spiaggia serve una sorta di direttore dei lavori – ha aggiunto questa mattina – Penso ai nostri laureati in Scienze naturali, che conoscono davvero bene la biosfera: potrebbero essere impegnati in questo settore così delicato”.
Giovanni De Giudici: "Dagli anni ’70 sono aumentate le concentrazioni delle molecole sintetiche negli oceani. Parlare di epidemia o di conseguenze certe sulla salute dell’uomo è complesso”
Subito dopo è andato in onda un servizio di Carlo Manca sulle “microplastiche nella catena alimentare”, durante il quale è stato intervistato Giovanni De Giudici, docente di Mineralogia, che ha spiegato la situazione delle acque intorno alla nostra Isola, e non solo, illustrando anche le finalità del progetto TESTARE, che analizza particolari organismi unicellulari – i foraminiferi – che incorporano molecole inquinanti.
L’inquinamento chimico del mare, ha fatto notare il giornalista, è un fenomeno meno conosciuto e studiato rispetto per esempio al cambiamento climatico. Non all’Università di Cagliari, dove i ricercatori guidati da De Giudici portano avanti ricerche specifiche in questo campo e in altri affini. “Bisogna dire basta alla plastica – ha detto il professore – Dagli anni ’70 sono aumentate le concentrazioni delle molecole sintetiche negli oceani. Parlare di epidemia o di conseguenze certe sulla salute dell’uomo è complesso”.